Adamo di cosa parliamo?
Di una
canzone di Alan Sorrenti pubblicata il 1º giugno
1979 su 45 giri su etichetta EMI Italiana. È un
brano di musica leggera ed è stato un vero
tormentone nell’estate di quell’anno.
Come vendite di dischi?
Il disco
entrò per la prima volta nella "Top Ten" italiana il
16 giugno, piazzandosi al 5º posto, ma già la
settimana successiva, balzò al primo posto della hit
parade, davanti a Knock on Wood di Amii Stewart e a
Il carrozzone di Renato Zero. Alla fine dell’anno
risultò il singolo più venduto e rimase in vetta
alla classifica praticamente per tutta la durata
della stagione (14 settimane) e nella "Top Ten" per
ben 22 settimane.
Chi l’ha scritta?
Lo stesso Alan Sorrenti con la quale vinse
il Festivalbar del ’79 e poi inserì la canzone
nell’album L.A. & N.Y.
Cover?
Oltre all'incisione originale di Alan
Sorrenti, il brano ha avuto numerose cover, tra cui
quella del 2009 di Gianni Morandi, di Umberto Tozzi
e una versione inglese cantata dallo stesso
cantautore napoletano.
Di cosa parla?
Il testo è una dichiarazione d'amore di un
uomo per la sua donna: dice che lei è l'unica sua
ragione di vita e non le chiede nient'altro che
essere ricambiato. Cosa per altro che avviene perché
lei ogni mattina non vorrebbe mai che lui andasse
via.
Chi è Alan Sorrenti?
Alan Sorrenti è nato a Napoli nel 1950 da
padre napoletano e madre gallese. Divenne famoso
soprattutto per questa canzone e per l’altro brano
“Figli delle stelle” pubblicato due anni prima. Agli
esordi si avvicinò al rock progressivo (famoso il
suo album Aria) con testi ermetici e di non facile
comprensione. Poi lentamente si dedicò alla canzone
melodica portando al successo un vecchio brano
napoletano: Dicitencello vuje, fino a quando esplose
con la disco music.