|
HOME
CERCA NEL SITO
CONTATTI
COOKIE POLICY
RACCONTI
Adamo Bencivenga
Colette e i due fratelli
È
domenica pomeriggio, Adrien e sua moglie Colette sono in
partenza. Lei è in casa e sta mettendo le ultime cose in
valigia mentre suo marito Adrien è seduto nel giardino
di casa dei genitori insieme a Gabriel, suo fratello.
Gabriel:
“Ci hai scopato questa notte, vero?”
Adrien:
“No, ma che dici Gabriel?”
Gabriel:
“Vi ho sentito, non mentire ti prego!”
Adrien: “Colette è stata male, aveva mangiato
pesante. Avremo solo fatto un po’ di rumore,
nient’altro.”
Gabriel: “Non mi
prendere per il culo fratellone, te la stavi
scopando…”
Adrien: “Gabriel non ti
sto prendendo in giro…”
Gabriel ha una
smorfia di rassegnazione.
Gabriel:
“Hai ragione scusa sono proprio un cretino. In fin dei
conti siete sposati ed io non c’entro un cazzo tra
voi… È assurda questa situazione!”
Adrien:
“Se è per questo io e Colette abbiamo anche un figlio
insieme…”
Gabriel: “Già il figlio
della colpa! Non me lo ricordare ti prego. Comunque
non sono pazzo, vi ho sentito! La gelosia mi rode
dentro… non ci posso fare niente!
Adrien:
“Dai calmati ora…”
Gabriel: Quello
che desidero, e te lo chiedo per favore, è che non
facciate l’amore quando venite qui nei weekend a casa
di mamma. Chiedo troppo?”
Adrien si
avvicina e gli stringe il braccio. Gabriel infastidito
si allontana.
Gabriel: “Non
mi toccare! Stammi lontano!”
Adrien:
“Ma perché fai così?”
Gabriel:
“Non ho mai capito perché con tutte le donne che
esistevano al mondo ci sei dovuto andare a letto
proprio tu e poi ti sei messo con lei sapendo
benissimo che l’amavo. Io ti raccontavo tutto!”
Adrien: “Gabriel dai, ne abbiamo
parlato tante volte. Purtroppo è successo, Colette è
rimasta incinta e mi sono dovuto sposare, non avevo
altra scelta.”
Gabriel: “Sapendo
la situazione potevi sempre dire che non era tuo
figlio.”
Adrien: “Sai che non sono
stato il solo a decidere… avevamo fatto il guaio e
anche lei voleva rimediare…”
Gabriel:
“Cazzo, ma era la mia ragazza! L’avevo conosciuta due
anni prima di te all’università. Tra noi andava tutto
bene, ci amavamo e tu lo sai che pensavamo ad andare a
vivere insieme… io non sapevo niente, avete agito alle
mie spalle. Se lo avessi saputo forse mi sarei anche
accollato tuo figlio per stare insieme a lei.”
Adrien sbuffa.
Adrien:
“Sono passati dieci anni Gabriel, mi dispiace che
ancora ti faccia male, ma sai bene che non è andata
proprio così!”
Gabriel: “Ah no?
Dici che sono diventato matto nel frattempo e mi
invento le cose?”
Adrien: “Forse
le stai solo romanzando, non credo che ti avrebbe
fatto piacere sapere che era incinta di me e poi se ti
avesse davvero amato come tu dici, quella sera non
sarebbe venuta con me.”
Gabriel:
“Lo sai bene che era ubriaca, me lo ha ripetuto tante
volte e tu non hai avuto scrupoli a portartela a letto
e allargarle le cosce. Ti è piaciuto farti la ragazza
di tuo fratello, vero?”
Adrien:
“Dai Gabriel smettila, mi stai dando dello stupratore
seriale, ma sai che non è andata così, anche lei ci ha
messo del suo.”
Gabriel: “Hai un
modo migliore per definire quello che hai fatto? La
sostanza è questa! Mi hai rubato la donna della mia
vita e non sono state le circostanze a decidere!”
Adrien rimane un attimo in silenzio poi decide
di parlare.
Adrien: “Ah già
certo, hai detto bene, la donna della tua vita! Credi
che dorma da piedi e non ne sia al corrente?”
Gabriel: “Perché? Ora hai anche
qualcosa da rimproverarmi?”
Adrien:
“Non ti ho mai rimproverato nulla, sto zitto da dieci
anni, sei mio fratello più piccolo ed ho cercato
sempre di proteggerti in questi anni, ma non dormo da
piedi e so che tra voi non è mai finita.”
Gabriel: “Se ti riferisci a qualche lettera e
qualche messaggio che ci scriviamo è vero, altrimenti
sei fuori strada.”
Adrien: “No,
no, non è solo quello. Credi sia stupido?”
Gabriel: “Allora non capisco…”
Adrien: “Ecco bravo continua a non capire…”
Ora è Adrien che si allontana, si alza, ha
paura di dire troppo, si accende una sigaretta, fa due
volte il giro del giardino, poi ci ripensa e torna a
sedersi.
Adrien: “Ascoltami
Gabriel, so che vi frequentate ancora e non vi siete
mai lasciati, sono dieci anni che state insieme
segretamente, dopo il matrimonio avete continuato a
frequentarvi ed io l’ho scoperto quando io e lei
eravamo appena sposati. Un bel giorno vi ho seguiti e
vi ho visti insieme. Credi che non lo sappia che
quando vieni a stare da noi a Parigi vieni
esclusivamente per lei? Altro che nipote, altro che
fratello! Puntualmente trovate il modo di stare
insieme inventando delle balle a cui faccio finta di
credere.”
Gabriel: “Ma che dici?”
Adrien: “Lo so!”
Gabriel:
“E poi mi sembra il minimo, del resto se Colette non è
mia moglie è comunque una mia amica, o sei geloso?”
Adrien: “Non è questione di amicizia
Gabriel, conosco anche la pensione dove vi vedete,
sempre la stessa, al 13 di Rue Ernest Renan. Comunque
come vedi sono stato sempre zitto e non ho mai detto
nulla né a te né tantomeno a lei. Chissà poi per
ottenere in cambio cosa… a parte il tuo disprezzo
ovviamente…”
Gabriel: “Perché non
mi hai detto nulla?”
Adrien: “È
stata dura, specialmente i primi tempi, ho mandato giù
tanti bocconi amari, ma ora mi dà sollievo sapere di
dividerla con te e non gli ho mai chiesto di
lasciarti. Agli inizi sapevo che ti dava quello di cui
avevi bisogno e poi è subentrata l’abitudine.
Gabriel: “Dai, ma che dici? Non ci
credo!”
Adrien: “Anche per me è un
modo di starti vicino. Mi manca così tanto il rapporto
di quando eravamo ragazzi. Se lei non fosse rimasta
incinta ora sarei qui in questa bella villa ed io e te
giocheremo ancora su questo bel prato verde come da
bambini.”
Gabriel cerca di ribellarsi, non
sopporta quel tono apprensivo e smielato del fratello.
In fin dei conti Adrien ha ottenuto quello che lui non
potrà mai avere.
Gabriel:
“Senti, odio il tuo atteggiamento paternalistico. Un
padre già ce l’ho! E comunque stanotte ci hai scopato,
ho sentito chiaramente i suoi lamenti, altro che mal
di stomaco!”
Adrien: “Allora se
hai coraggio devi dirla tutta la verità, non sono
scemo. Tu ci hai scopato ieri pomeriggio! Credi
davvero che riposassi perché ero stanco del viaggio?
Siete andati su in mansarda, avete chiuso a chiave la
porta, e lo avete fatto lì, ti basta questo o vuoi
anche altri dettagli? Ho sentito chiaramente i vostri
gemiti e poi quel letto che cigolava e non voleva
smettere. Ti prego non farmi arrabbiare.”
Gabriel: “A volte mi riprendo il dovuto anche
se raramente… E poi l’ho fatto perché speravo che
questa notte non si avvicinasse a te…”
Adrien: “Le qualità e il calore di Colette le
conosciamo entrambi…”
Gabriel:
“Non parlare così di lei ti prego, io l’adoro!”
Adrien: “La ami nella misura in cui
ti manca, se fossi sposato con lei parleresti in
maniera diversa.”
Gabriel: “Cosa
vuoi dire che tu non la ami? Ah ecco ora devo sentire
pure questa, cazzo!”
Adrien: “Non
ho detto questo, ma è evidente che il tuo è un amore
irrazionale, proprio di chi non ha ottenuto quello che
avrebbe desiderato.”
Gabriel:
“Quando penso a lei mi manca il respiro, credevo che
il tempo mi avesse guarito, ma ormai è diventato un
sentimento patologico.”
Adrien:
“Non è solo sentimento, ma anche attrazione e
possessione fisica. Sono sicuro che quando ci scopi
pensi a me e fai paragoni.”
Gabriel:
“Che ci posso fare? Vorrei essere il suo unico uomo,
essere l’unico che la fa godere. Vorrei fare sesso con
lei in ogni momento, anche ora ad esempio, se fosse
per me salirei su in stanza e ci farei l’amore anche
per soli trenta secondi mentre sta preparando le
valigie.”
Adrien: “Gode tanto con
te vero?”
Gabriel: “Oh sì!”
Adrien: “E tu cosa provi?”
Gabriel: “Quando sono dentro di lei
mi abbandono completamente, mi sembra di stare in
un’altra dimensione, ma nonostante tutto non mi basta
perché so che non è solo mia.”
Adrien:
“Lei non ha tutto questo desiderio con me… Ti consola
sapere questo?”
Gabriel: “Forse
non la coinvolgi come faccio io…”
Adrien:
“Credi, il problema è che noi siamo marito e moglie e
lo sai benissimo che spesse volte è uno svantaggio.”
Gabriel: “Lo so che l’amore rubato ha
un fascino in più, ma ti giuro, io vorrei farlo alla
luce del giorno.”
Adrien:
“Fratello, fare l’amore con una donna è la cosa più
naturale di questo mondo, è ovvio che la tua è
un’attrazione morbosa…”
Gabriel:
“Credi che non ci abbia provato a dimenticarla? Ho
avuto altre donne, ma nel tempo ho collezionato solo
delusioni. Nessuna è come lei! Nessuna mi fa stare
bene come Colette. Capisci? Lei rimane sempre il mio
desiderio massimo.”
Adrien: “Forse
non ci crederai, ma davvero vorrei essere al tuo posto
e conoscere cosa si prova ad amare così
profondamente.”
Gabriel: “Tu non
lo provi perché non ne sei mai stato innamorato. E lei
se ne rende conto, cosa credi?”
Adrien:
“Te lo dice?”
Gabriel: “No, ma la
sento, anzi vorrei che me lo dicesse nei nostri
momenti intimi! Che mi dicesse che scopo meglio di te
e che sono l’unico maschio al mondo che la fa godere!”
Adrien: “Ora sei ingiusto Gabriel!”
Gabriel ha un attimo di smarrimento. Scuote la
testa…
Gabriel: “Scusa,
scusa, scusa, non volevo dire questo. Ti chiedo scusa
fratellone, lo so che agli occhi degli altri sarei
solo un pervertito, il cognato che si fa la moglie del
fratello! Davvero ci ho provato a dimenticarla, ma non
ci riesco… Per un anno intero mi sono allontanato,
ricordi? Ho viaggiato molto, Londra, Las Vegas,
Tokio…. Poi sono tornato e per dimenticarla sono stato
anche in terapia, ma poi è bastata una telefonata e ci
sono ricascato. Ma come si fa a stare bene senza di
lei? Me lo spieghi? È una donna meravigliosa, bella,
dolce, una Venere!”
Adrien: “Dai
non esagerare adesso, chissà quante donne ci saranno
al mondo meglio di lei.”
Gabriel:
“Cazzo, ma la vuoi smettere?”
Adrien:
“Anch’io ti chiedo perdono e ora, visto che sai che
so, spero che tu ti renda conto che non è stato facile
neanche per me.”
Gabriel: “Non
potrò mai stare con un’altra donna, del resto non mi
sono mai sposato e questa ne è la riprova.”
Adrien: “All’inizio ci ho sperato
sai, ma se sei rimasto a vivere qui a casa dei nostri
genitori, credo che non sia solo per tua volontà.”
Gabriel: “Cosa vuoi dire?”
Adrien: “Colette non vuole vero?”
Gabriel: “Ovvio che non vuole, sono
suo e semmai dovessi conoscere qualcuna la prima a
saperlo sarebbe lei.”
Adrien:
“Fammi capire vorresti il suo consenso?”
Gabriel: “Non credo che lei approverebbe.
Anche noi siamo una coppia!”
Adrien:
“Vedi? Non c’è soluzione e più ci penso e più mi
convinco di aver fatto bene a tacere tutto questo
tempo.”
In quell’istante passa Colette con
una valigia in mano. Si dirige verso l’auto. Adrien
abbassa la voce.
Adrien:
“Gabriel tu sei l’amante di mia moglie, ma non ci hai
pensato cosa sono io? Altro che uomo fortunato! Sono
semplicemente un marito tradito e per giunta da suo
fratello!”
Gabriel: “Che
intenzioni hai? Cosa vuoi fare?”
Adrien:
“Nulla, non posso rischiare che il patrigno di mio
figlio sia anche suo zio. E poi i nostri vecchi
morirebbero di crepacuore.”
Gabriel:
“Credi che mamma non lo sappia, non se ne sia mai
accorta?”
Adrien: “Beh spero di
no!”
Gabriel: “Me la lasceresti?”
Adrien: “Beh non è un pacco postale,
credo che come minimo dovremmo sentire il suo parere.
E comunque dai retta a me, meglio che la situazioni
non cambi.”
Gabriel: “Sai Adrien,
a me dà sollievo che tu lo sappia, perché in questa
storia c’erano anche tanti sensi di colpa. Più volte
mi sono dato dell’egoista pensando a quanto male ti
stessi facendo.”
Adrien: “Pensa
invece in che condizione sono io… Vedi se avessi
scoperto che mia moglie se la intendesse con qualsiasi
altro uomo, mi sarei comportato di conseguenza,
l’avrei lasciata, l’avrei messa con le spalle al muro
e sarei tornato a vivere qui con voi, ma con te è
diverso.”
Gabriel: “Quindi…”
Adrien: “Quindi nulla, devo subire e
tacere per il bene di tutti, tranne il mio!”
Gabriel: “Non mi chiedi di lasciarla
vero? Impazzirei al solo pensiero…”
Adrien:
“Tu sei sempre stato il fratello più fragile. Ti
chiedo però di essere più accorto… sia mai che papà e
mamma sappiano che condividiamo la stessa donna.”
Gabriel: “Certo è assurdo, ma quando
sono con lei non penso mai che è tua moglie e mia
cognata. E poi mi piace pensare che lei si comporti
diversamente quando sta con me, per cui è come se io e
te stessimo con due donne diverse.”
Adrien:
“E tutte e due, caso strano, si chiamano Colette.”
Gabriel: “Non solo… si assomigliano
anche come due gocce d’acqua!”
Adrien:
“Sai Gabriel hai ragione all’inizio non l’amavo, ma
poi ho iniziato ad apprezzarla come donna quando ho
visto che ti rendeva felice.”
Gabriel:
“Come fa l’amore lei, non lo fa nessuna al mondo!”
Adrien: “Credi che non lo sappia?”
Gabriel guarda intensamente suo fratello.
Gabriel: “Abbracciami Adrien”
Adrien: “Sei più calmo ora?” Hai
preso le pillole oggi?”
Gabriel:
“Dici che lei si stancherà? Che lascerà uno di noi
due?”
Adrien: “Ora però non ti far
prendere da altre fobie. Comunque se non le rendiamo
la vita difficile, non credo che lo faccia, in fin dei
conti quale donna non vorrebbe essere amata così
intensamente!”
Gabriel: “Quindi
non farai nulla e lascerai che la veda ancora vero?”
Adrien: “Desidero solo che nulla
cambi perché voglio il tuo bene, il suo e quello di
mio figlio.”
Colette chiama Adrien, gli
dice che è tardi. I due fratelli si abbracciano.
Gabriel: “Ecco vedi? Per timore che
tu possa scoprire qualcosa non mi ha neanche
salutato.”
Adrien: “Ti dispiace?”
Gabriel: “Certo, ma lo capisco.
Ascolta fratellone posso venire da voi a Parigi la
prossima settimana?”
Adrien: “La
mia casa è sempre aperta per te…”
Gabriel:
“Grazie, grazie, grazie.”
Adrien:
“Avvisami in tempo, così metterò una scusa di lavoro e
vi lascerò liberi per qualche giorno.”
Gabriel: “Davvero vuoi che ci faccia l’amore
ininterrottamente per giorni e giorni?”
Adrien: “Gabriel guarda che già l’ho fatto e
senza dirti niente.”
Gabriel abbraccia suo
fratello.
Adrien: “Ovviamente
Colette non deve sapere che ci siamo parlati e che io
so.”
Gabriel: “Avrò la bocca
cucita, del resto è un nostro segreto!”
Adrien: “Ti voglio bene, fratellino.”
Gabriel: “Anche io, tanto.”
|
Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
© All rights
reserved
I
RACCONTI DI ADAMO BENCIVENGA
© Adamo Bencivenga - Tutti i diritti riservati
Il presente racconto è tutelato dai diritti d'autore.
L'utilizzo è limitato ad un ambito esclusivamente personale.
Ne è vietata la riproduzione, in qualsiasi forma, senza il consenso
dell'autore
Photo Dorota Gorecka
Tutte
le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi
autori.
Qualora l'autore ritenesse
improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione
verrà ritirata immediatamente. (All
images and materials are copyright protected and are the
property of their respective authors.and are the
property of their respective authors.
If the
author deems improper use, they will be deleted from our
site upon notification.) Scrivi a
liberaeva@libero.it
COOKIE
POLICY
TORNA SU (TOP)
LiberaEva Magazine
Tutti i diritti Riservati
Contatti
|
|