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Adamo Bencivenga
Lady Olivia
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Hvd photography
Personaggi:
Sir Charles
Tenente Logan
Lady
Olivia Le Guardie Reali
MERCOLEDI’ 14 MAGGIO 1879 CONTEA DEL
LANCASHIRE LOCANDA DEL GALLO NERO
SIR CHARLES BRIGHTON E IL GIOVANE
TENENTE LOGAN LAWERSON SONO SEDUTI IN DUE TAVOLI DIVERSI E SI PARLANO A
DISTANZA.
Sir
Charles: Buonasera
tenente Logan come mai siete in alta uniforme?
Logan:
Oggi è l’anniversario della vittoria del casato dei Lancaster nella
battaglia di Bosworth Field.
Sir
Charles:
E avete festeggiato con qualche bella signora?
Logan:
Perché mai avrei dovuto?
Sir
Charles:
Conosco la vostra fama di Dongiovanni… e dite dite… ve la siete fatta la
mia signora?
Logan: Scusatemi, ma non capisco.
Sir
Charles: Suvvia ragazzo, preferisco
di gran lunga aver fama di cornuto che di imbecille!
Logan:
Perdonatemi Sir ma non so di cosa stiate parlando.
Sir
Charles: Vi ho fatto una semplice domanda. Suvvia
rispondete
Logan: Ritengo, sir Charles, che voi
abbiate bevuto troppo!
Sir
Charles:
Ed io ritengo che voi stiate mentendo.
Logan: Conosco
vostra moglie, Lady Olivia, come ben sapete, non fosse altro perché è la
cugina del padre di un mio caro amico.
Sir
Charles: Questo non giustifica la vostra nefandezza e men che
meno affievolisce i miei sospetti. Anzi la mia lunga vita mi ha insegnato
che occorre sempre diffidare dei parenti.
Logan: Non
avete alcun fondamento per nutrire i vostri sospetti.
Sir
Charles: Voi siete povero e da che mondo è mondo le donne
sono attratte dagli uomini senza il becco di un quattrino.
Logan: Non conosco questa teoria
Sir
Charles: I poveri o lavorano la terra o vanno in battaglia e voi
siete perfetto, i vostri muscoli parlano più di mille parole.
Logan: Sottovalutate vostra moglie.
Sir
Charles: Perché mai? La conoscete così bene la mia
signora?
Logan: Mi correggo allora, le vostre parole
sono irrispettose nei confronti di una donna.
Sir
Charles: E cosa ho detto di irriguardoso? Lei è bella e
troppo giovane per me.
Logan: Ogni signora che si
rispetti è alla ricerca della felicità della propria anima, non certamente
di piaceri carnali.
Sir
Charles:
Credete che mia moglie sia un angelo triste?
Logan:
Sua moglie è meravigliosa.
Sir
Charles:
Non vi permetto di usare questi termini, il fatto che lo sia o non lo sia
a voi non deve assolutamente riguardare.
Logan:
Chiedo scusa, ma non era mia intenzione offendervi, tantomeno di essere
irriguardoso nei confronti di Lady Olivia.
Sir
Charles: L’unico errore che ho commesso è stato quello di sposare
una donna così giovane, ma in caso questo è un mio problema e non di certo
un vostro vantaggio.
Logan: Poco fa voi avete detto
che sono povero, quindi non potrei mai illudermi di essere un suo
spasimante e renderla felice.
Sir
Charles:
Appunto signor Logan, ci sono vari modi per far felice una donna, di certo
voi non potreste giammai offrirle ville, terreni e gioielli. Date retta a
me le donne sposate hanno solo un interesse e voi siete perfetto.
Logan: Noto che avete un risentimento nei confronti del
genere femminile.
Sir
Charles: Le
donne sono donne, caro tenente!
SIR CHARLES SI GUARDA INTORNO, LA
LOCANDA E’ QUASI VUOTA.
Sir
Charles:
Posso offrirle una buona pinta di birra?
Logan:
Perdonatemi, ma ritengo bizzarro il vostro comportamento. Se ho ben capito
state offrendo da bere a chi ha disonorato vostra moglie.
Sir
Charles: Non vi ho accusato di questo, bensì di volermi
far passare da imbecille, che come vi ho già detto è un’onta peggiore di
quella di passare per cornuto.
Logan: E cosa cambia?
Sir
Charles: Non credo che per mia
moglie sia un disonore sollazzarsi con un giovane così aitante.
Logan: Quindi se ho compreso bene, se eventualmente fosse
vero quello che avete affermato, il problema riguarderebbe solo voi.
Sir
Charles: Le donne hanno un solo
pregio, ovvero quello di essere effimere, è nella loro natura, e non
pensano alle conseguenze. Sono gli uomini che per il loro comportamento si
devono preoccupare della propria immagine.
LOGAN LAWERSON SI ALZA E
SI SIEDE ALLO STESSO TAVOLO. SIR CHARLES ORDINA DUE PINTE DI BIRRA, POI
ABBASSA IL TONO DELLA VOCE.
Sir
Charles:
Dite la verità. Temete che possa farvi tagliare la gola vero?
Logan: Mio signore non ne conosco il motivo.
Sir
Charles: Non sono un ingenuo Logan! Mia moglie da un po’
di tempo ha troppi grilli per la testa e quindi l’ho seguita.
Logan: Se vi riferite all’incontro nella cappella di St. Patrick
è stato per puro caso. Quando sono entrato lei stava pregando ed io mi
sono avvicinato. Questo lo considerate un tradimento? E poi davanti alla
statua di St. Patrick?
Sir
Charles:
Oh mio caro giovane, sapesse quante cose si possono fare dentro una
chiesa, parlatene col cappellano. Lui è esperto di donne insoddisfatte.
Logan: Vostra moglie è molto bella, ma non sono io
l'artefice del suo cambiamento.
Sir
Charles:
Oh di questo ne sono persuaso. Mia moglie non ha mai disdegnato il
corteggiamento di uomini di bell’aspetto, sin da quando i miei acciacchi
hanno prevalso sulla mia virilità.
Logan: Sir avete
problemi di virilità?
Sir
Charles:
Direi che la mia attività sessuale sia al passo con i miei anni, ma va da
sé che non posso competere con i desideri di una giovane sposa e i suoi
tanti corteggiatori.
Logan: Sua moglie ha tanti
corteggiatori?
Sir
Charles: Vi
sorprende? Siete ingenuo tenente, non credereste di essere il solo uomo
che è possa interessare mia moglie!
IL RAGAZZO INIZIA AD AGITARSI
Sir
Charles: Cosa avete? Vi vedo
nervoso, avete cambiato aspetto. Vi ho turbato per caso?
Logan:
Oh no figuratevi, in caso credo sia un vostro problema.
Sir
Charles: Mi sembrate alquanto agitato e ora state pure
sudando…
Logan: Forse è stata la birra a farmi sudare.
Sir
Charles: Volete andare?
Logan: Forse sì è meglio.
Sir
Charles:
Logan siete giovane e soprattutto inesperto di donne… lo state dimostrando
anche in questo momento. Scommetto che vi ha turbato il fatto che mi
moglie abbia tanti spasimanti.
Logan: No, no, ma che
dite… del resto non è mia moglie!
Sir
Charles:
Sono certo che il vostro unico desiderio in questo momento sia quello di
chiedere spiegazioni alla vostra amante.
Logan: Sir,
io non ho nessuna amante!
Sir
Charles:
Allora avete intenzioni serie! Volete per caso infilarvi nelle mie scarpe?
Proprio quando mi sto avvicinando alla mia dipartita è un piacere per me
pensare che mia moglie si preoccupi tanto di me che già stia pensando di
nominare un successore.
Logan: Spero non penserete di
lasciare così presto questo mondo.
Sir
Charles: Non così in fretta, mio caro tenente, come a voi
piacerebbe! Vi piace così tanto mia moglie da volerla sposare?
Logan: State bevendo troppo Sir Charles.
Sir
Charles: Pensate che ultimamente mi hanno dato tante
volte per spacciato e vi assicuro c'era sempre un candidato, o anche più
di uno, in attesa di farsi avanti per la successione! Mi dispiace per voi,
signor Logan, il mio animo soffre molto a fare aspettare la gente.
Logan: Cosa volete dire? Spiegatevi.
Sir
Charles: Fareste meglio a condire la mia minestra con
l’arsenico. Non è detto che non viva tanto da vedervi con la gola
tagliata.
Logan: Cosa state insinuando?
Sir
Charles: Mio caro giovane vi posso assicurare che non
siete l’unico spasimante.
Logan: Intendete dire che
vostra moglie…
Sir
Charles: Già l’ho
detto, è voi che non volete capire. E non lo dico io, sono i fatti che
parlano. Del resto una giovane donna come Lady Olivia che ha un debole per
le uniformi deve essere preparata a cambiare amante molto alla svelta o la
sua sarà una vita molto triste.
Logan: Lady Olivia è
una donna molto virtuosa ed onesta e questi giudizi non le si addicono per
niente. Sir
Charles: Vedo che la
difendete, va da sé che vostro malgrado ne siete innamorato.
Logan: Non mi fido delle vostre parole.
Sir
Charles: Ammettetelo suvvia che pendete dalle sue labbra!
E non sono da quelle! Bramate il suo seno, vero?
Logan:
Perdonatemi ma non conosco il seno di Lady Olivia.
Sir
Charles: Vi posso assicurare che è morbido e color pesca,
delizioso da accarezzare, ma chissà forse già ne avete assaggiato la
fragranza e la consistenza…
Logan: Qualcuno vi ha
informato male…
SIR CHARLES ORDINA ALTRE DUE PINTE DI BIRRA.
Sir Charles: Bevete mio Tenente, la birra ha il potere di
far dimenticare le delusioni d’amore.
Logan: Non sono
di certo deluso.
Sir Charles: Non siate certo di ciò
che vi procura incertezza, come vi dicevo poc’anzi la donna per sua stessa
natura è volatile e soprattutto mente per la sua libertà.
Logan:
Ovvero?
Sir Charles: Voglio dire che se ora state
pensando di andare da lei, ma ricordatevi che non saprete mai la verità.
Logan: Cosa dovrei chiederle?
Sir
Charles: Semplice ora state dubitando che abbia altri
spasimanti e volete certezze di essere il solo a cui ha promesso la sua
vita futura.
Logan: Vi giuro solennemente che tra me e
vostra moglie non è successo nulla.
Sir Charles:
Allora caro ragazzo sono costretto a pensare che per salvare la vostra
gola preferite l’onta di un uomo che non ci sa fare con le donne che
ammettere la verità. Altri uomini a questo punto avrebbero lodato le doti
della propria amante, anche davanti al marito se necessario.
Logan: Lady Olivia non è una donna facile.
Sir Charles:
Lo dite per tranquillizzarvi, ma chi più di un marito può sapere come
stanno le cose e dare una patente di onestà alla propria moglie?
Logan: Le ripeto tra me e Lady Olivia non è accaduto
nulla.
Sir Charles: Dite che è nulla averla
corteggiata nella sagrestia della cappella di St. Patrick?
Logan: Cosa state insinuando?
Sir Charles:
Ciò che ho detto, vi ho visti!
Logan: Se avete visto
sapete che non è accaduto nulla.
Sir Charles: E invece
siete un uomo mendace! Le vostre mire hanno un unico obbiettivo!
A
QUEL PUNTO DALLA TASCA DESTRA SIR CHARLES TIRA FUORI UN PAIO DI MUTANDE
RICAMATE IN PIZZO ROSSO.
Sir Charles: Le riconoscete?
Logan: Perché dovrei?
Sir Charles:
Sono le mutande di mia moglie, la vostra amata Lady Olivia, la quale
sbadata com’è, le ha lasciate oggi nella camera da letto del Conte Olivier
Dubrowskij.
Logan: E come mai sono in vostro possesso?
Sir Charles: Perché il russo è mio amico e non mi prende
per imbecille come avete fatto voi. L’ho pregato di darmi questo feticcio
per dare a voi la prova provata dei suoi tradimenti.
Logan:
Non ci credo!
Sir Charles: Annusate tenente, annusate
la fragranza, il miele, il nettare, l’ambrosia di una femmina in calore,
riconoscerete il profumo del vostro desiderio.
Logan:
Non è vero! Lady Olivia è una donna onesta!
Sir Charles:
Onesta finché accetta il vostro corteggiamento nella sagrestia di San
Patrick? Avete uno strano concetto circa l’onestà di una donna sposata.
Logan: Non parlo di tutte le donne in generale, ma di
Lady Olivia.
Sir Charles: Annusatele tenente e vi
renderete conto.
IL TENENTE A QUEL PUNTO ANNUSA LE MUTANDE.
Sir Charles: Ora ne siete convinto?
Logan:
Odorano di sesso di donna, ma non posso dire che appartengano a Lady
Oliva.
Sir Charles: Mi deludete Tenente Logan. Non
riconoscete l’odore intimo della vostra amante?
Logan:
Potrebbero appartenere a qualche prostituta vostra amica. Chi me lo
assicura che oggi non siete stato nel bordello di Mistress Marion?
Sir Charles: Ora mi state offendendo, quel bordello è di
infimo ordine! Vi consiglio di pesare bene le vostre parole perché oggi
sono magnanimo e posso dirvi che siete ancora in tempo per salvare la
vostra gola.
Logan: Vi chiedo scusa allora.
Sir Charles: Quindi confessate che vi siete fatto mia
moglie?
Logan: Io amavo vostra moglie, confesso di
averla desiderata, ma se le cose stanno così non ho più intenzione di
continuare...
Sir Charles: Confessate anche che
avevate un piano per favorire la mia dipartita?
Logan:
Non ne abbiamo parlato, sono io che ho immaginato che vista la vostra età
Lady Olivia potesse essere una donna libera a breve.
Sir
Charles: Quindi state confessando che avete pensato ad accelerare
la mia dipartita?
Logan: Quella è nella natura delle
cose. Tra me e voi ci sono più di trent’anni di differenza. In caso vi
avrei tolto solo qualche anno.
Sir Charles: Siete
sfrontato tenente. Meritate il massimo del disprezzo e della pena.
Logan: Ma…
AD UN CENNO DI SIR CHARLES ENTRANO TRE
GUARDIE REALI NELLA LOCANDA.
Sir Charles: Guardie
arrestate quest’uomo!
I GENDARMI IMMOBILIZZANO IL TENENTE LOGAN.
Sir Charles: Ha confessato or ora che avrebbe voluto
ammazzarmi per sbarazzarsi del marito della sua amante. Questa è la prova
del tradimento!
SIR CHARLES MOSTRA LE MUTANDE AI GENDARMI. POI
RIVOLGENDOSI AL TENENTE LOGAN:
Sir Charles: Siete
così inesperto che non avete pensato a liberarvene!
Logan:
Ma quelle mutande non sono mie!
Sir Charles: Ovvio
Logan anche i signori qui presenti intuiscono che appartengano ad una
donna. E poi avete confessato or ora il tradimento e la volontà di
uccidermi.
Logan: Ma voi mi avevate detto che se
avessi confessato…
Sir Charles: Siete un allocco ci
siete cascato con tutte le scarpe.
Logan: Non capisco.
Sir Charles: Avete bevuto ogni cosa che vi ho detto come
fossero due pinte di birra.
Logan: Perché? Non è vero
il vostro racconto?
Sir Charles: Se fosse stato vero,
secondo voi, lo avrei candidamente ammesso in questa locanda?
Logan: Quindi sapete che vostra moglie non l’ho neanche sfiorata.
Sir Charles: Io faccio il processo alle vostre intenzioni
e ora sono consapevole dei vostri desideri.
Logan: Ma
quelli sono innocenti!
Sir Charles: Saranno anche
innocenti, ma mai quando l’oggetto riguarda la persona di mia moglie.
Logan: Erano solo pensieri, ve lo giuro!
IL
TENENTE LOGAN CERCA DI DIVINCOLARSI DALLA STRETTA DELLE GUARDIE.
Logan: Non potete accusarmi, non ho fatto nulla!
Sir Charles: Avete importunato una donna sposata, questo
vi sembra poco?
Logan: Erano solo pensieri!
Sir Charles: Appunto! L’avete insozzata con i vostri
pensieri peccaminosi, ma non avete fatto bene i vostri calcoli perché lei
non mi tradirebbe mai!
Logan: E il conte Dubrowskij?
Sir Charles: Mio caro ragazzo non esiste nessun conte
Dubrowskij e queste mutande potrebbero appartenere anche ad una laida
prostituta di Mistress Marion, ma sono servite a farvi confessare il
vostro piano scellerato. Quanto a mia moglie, lei è una donna
irreprensibile. Ha solo commesso un errore, quello di accettare
ingenuamente il vostro corteggiamento, ma il tempo le farà passare ogni
velleità, ve lo assicuro.
Logan: E ora?
Sir Charles: Ora vi saluto, quanto a voi, buona prigione Logan e
prendetevi cura della vostra gola.
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Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
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