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Adamo Bencivenga
Quel pasticciaccio di
Via Margutta
Photo Dorota Gorecka
...
.Personaggi
Renzo Craveri
Wanda sua moglie
Flaminia Pizzi,
la morta
Carlo l’amico di Renzo Craveri
Gianni
Pizzi, architetto e marito di Flaminia
Ispettore
Rinaldi
Roma, Lunedì 26 Giugno 2006, Via
Margutta, Civico 36, interno 8, ore 19,30: Renzo
Craveri rientra trafelato in casa. Sua moglie, sulla
sedia a rotelle per una grave malattia alle gambe, è
in sala a leggere una rivista. L’uomo poggia
cappello e impermeabile sulla poltrona.
Wanda: Oh caro come mai a
quest’ora? Mi stavo preoccupando…
Renzo:
Wanda sapessi cosa è successo!
Wanda:
Ma sei tutto sudato o sbaglio? Dai vai a farti una
doccia.
Renzo: Ora vado, ma
prima devo raccontarti.
Wanda:
Cosa è successo?
Renzo: Ero al
caffè qui sotto a prendere un aperitivo col mio
amico Carlo, stavamo vedendo la partita Italia –
Australia…
Wanda: Sì lo so,
l’Italia ha vinto…
Renzo: Era
finita da qualche minuto e si chiacchierava del più
e del meno quando ad un certo punto abbiamo sentito
un trambusto provenire dal nostro portone. Allora mi
sono affacciato e ho visto una massa di curiosi e
uomini della polizia che transennavano il palazzo.
Wanda: Ma il nostro?
Renzo: Sì proprio il nostro, mi sono
avvicinato e mi sono presentato al poliziotto
dicendo che ero un inquilino del palazzo. Lui mi ha
risposto che al momento non potevo entrare finché i
suoi colleghi non avessero ultimato i rilievi
scientifici.
Wanda: Sì, ma cosa
era successo?
Renzo: Mi sono
informato con dei cronisti che scattavano foto.
Insomma non ci crederai, una notizia terribile!
Hanno ammazzato la signora Flaminia Pizzi.
Wanda: La moglie dell’architetto
Gianni?
Renzo: Esatto. Proprio
lei.
Wanda: Ma quando? Come? Chi
è stato?
Renzo: Sembra che sia
stato il marito.
Wanda:
Spiegami, l’architetto ha ammazzato la moglie?
Incredibile… ma io da qui non ho sentito nulla.
Renzo: Sembra con un coltello da
cucina. La donna aveva diversi tagli all’altezza del
cuore e sulle braccia, evidentemente si è difesa
prima di morire.
Wanda: Eppure
lui era un tipo così calmo e sempre gentile. Più di
una volta mi ha aiutata con la carrozzina ad entrare
nell’ascensore. Sarà stato un raptus di pazzia…
Renzo: Beh no… Sembra che il Pizzi
sia tornato a casa ad un’ora insolita ed abbia colto
la moglie sul fatto.
Wanda:
Quale fatto?
Renzo: Con l’amante
a letto.
Wanda: Beh lo sapevano
tutti tranne il marito no?
Renzo:
Perché tu lo sapevi?
Wanda: La
portiera tempo fa mi aveva fatto qualche confidenza.
Sembra che ricevesse il suo amante tutti i giorni
verso le cinque del pomeriggio ovviamente quando il
marito non era in casa.
Renzo:
E la portiera sapeva anche chi fosse lui?
Wanda: Chi lui?
Renzo:
Dico l’amante.
Wanda: Questo non
me l’ha detto e sinceramente non mi interessava
saperlo.
Renzo: Beh io non lo
sapevo e comunque non credo che una povera donna
possa meritare quella fine.
Wanda:
No no non la meritava assolutamente, ma diciamo che
se l’è cercata.
Renzo: Non
essere cinica Wanda.
Wanda: È un
dato di fatto che si corrono dei rischi quando si
intraprende una relazione clandestina. Se non
sbaglio erano sposati da oltre vent’anni. Lui era in
seconde nozze.
Renzo: Beh non
possiamo giudicare. Alle volte può succedere e ci
sono delle situazioni famigliari che portano a fare
determinate scelte, anche se moralmente sono
condannabili.
Wanda: Tranquillo
non la sto giudicando e non volevo infierire sulla
poveretta.
Renzo: Volevo dire
che se una donna decide di tradire avrà avuto le sue
buone ragioni.
Wanda: Beh io non
la penso così, il più delle volte mettere le corna è
un atto di vigliaccheria e denota l’incapacità di
affrontare la situazione.
La donna guarda
l’uomo. Lo fissa attentamente. Lui si accende
istintivamente una sigaretta.
Wanda:
Dai non fumare qui, vai in balcone. Ma perché sei
così agitato?
Renzo: Il fatto mi
ha davvero sconvolto. Penso a quella povera signora.
Wanda: Senti, ma ora dov’è
l’architetto?
Renzo: Qualcuno
sentendo i rumori ha chiamato immediatamente la
polizia. Lui è stato arrestato in flagrante, era
ancora in casa, sembra che avesse l’arma sporca di
sangue ancora in pugno.
Wanda:
Beh mi fa pena, chissà cosa avrà provato, in fin dei
conti è una vittima anche lui… Non credi?
Renzo: No non credo, capisco
l’istinto, la rabbia, lo sconcerto, ma il buon Dio
ci ha dato anche la facoltà di controllarci.
Wanda: Non credo che si possa tanto
riflettere in quei momenti… Ma davvero lei e
l’amante stavano facendo l’amore?
Renzo:
Te l’ho detto erano in camera da letto… Secondo la
ricostruzione della polizia, quando l’architetto è
entrato in casa e li ha sentiti fare l’amore, è
andato prima in cucina, ha preso il coltello e poi
si è precipitato come una furia in camera da letto.
Ha aperto la porta e li ha colti sul fatto. Lei era
nuda, lui vestito e stavano facendo l’amore.
Wanda: Ma chi te li ha detti tutti
questi particolari?
Renzo: Non
si parla d’altro qui sotto.
Wanda:
Conosco la gente, sicuramente avranno infarcito il
racconto di dettagli scabrosi e poi in questi casi
la fantasia galoppa.
Renzo: La
gente è cattiva.
Wanda: E
l’amante cosa ha fatto? Immagino sia scappato…
Renzo: Sembra che l’architetto lo
abbia rincorso, ma il tizio è riuscito a scappare
dalla porta di casa, correre giù per le scale e
salvarsi uscendo dal portone.
Wanda:
Lo hanno visto scappare allora… Cosa avrei dato per
godermi la scena…
Renzo: Meglio
così, di sicuro l’architetto avrebbe ammazzato pure
lui.
Wanda: A quel punto si è
rivolto verso la moglie…
Renzo:
Lo hanno sentito gridare frasi tipo: “Sei una
troia.” Poi pieno di rabbia l’ha colpita
ripetutamente col coltello da cucina.
Wanda: Che fine tragica, però… era una
bella donna sempre elegante.
Renzo:
Molto bella, davvero una signora di classe… non l’ho
mai vista con un capello fuori posto.
Wanda: Ti piaceva vero?
Renzo:
Perché mi fai questa domanda?
Wanda:
Perché conosco i tuoi gusti. Una donna a modo che
non trascurava alcun dettaglio dalla calza al
cappello, tipico delle amanti.
Renzo:
Wanda scusa, ma stiamo parlando di una signora
morta.
Wanda: Come sei
irascibile, cosa ho detto di strano?
La
donna a fatica si avvicina alla finestra…
Wanda: Dai aiutami voglio vedere…
Renzo: Ti prego non sporgerti dalla
finestra, rischi di cadere.
Wanda:
Vieni a vedere, guarda quanti curiosi, reporter,
giornalisti, stasera lo diranno sicuramente al
telegiornale.
Renzo: Sai che
spettacolo! Dai non rimanere lì affacciata.
Wanda: Ma perché? Nel palazzo di
fronte sono tutti affacciati.
Renzo:
Appunto! Non voglio che credano che anche tu sia una
curiosa.
Wanda: Non faccio nulla
di male.
Renzo: Meglio evitare,
non vorrei che qualcuno pensasse che siamo
coinvolti.
Wanda: Nelle mie
condizioni non credo proprio… e poi scusa che hai da
temere…
Renzo: Nulla davvero. È
solo un fatto di discrezione.
La donna
chiude la finestra e torna al centro della sala.
Wanda: Scusa, ma poi come hai fatto
ad entrare nel palazzo?
Renzo:
Ho parlato con l’ispettore Rinaldi. Mi ha fatto
delle domande.
Wanda: E cosa
voleva da te?
Renzo: Beh credo
che abbia interrogato tutti gli inquilini.
Wanda: Cos’altro voleva sapere, mi
sembra tutto così evidente…
Renzo:
Non lo è perché l’architetto, nonostante avesse
ancora il coltello in mano insanguinato, sembra che
abbia respinto tutte le accuse.
Wanda:
Cioè?
Renzo: Sembra che abbia
detto che quando è entrato la donna era già morta,
vedendola in quello stato abbia sfilato il coltello
dalla vittima nel tentativo di salvarla. Tra le
altre cose ha negato di averle urlato troia.
Wanda: Allora è stato l’amante ad
urlare?
Renzo: Forse, ma non è
detto che sia lui ad averla ammazzata.
Wanda: L’affare si complica, ma in un certo
senso mi sento sollevata, non mi sentirei tranquilla
ad avere un omicida come inquilino.
Renzo: Beh mi sembra logico che
l’architetto neghi ogni accusa, del resto ognuno
tenta di salvarsi per evitare il massimo della pena.
Wanda: Immagino sia l’ergastolo.
Renzo: Esatto.
Wanda:
Quindi se non fosse stato lui è stato sicuramente
l’amante.
Renzo: Beh non credo
proprio, che motivo avrebbe avuto.
Wanda:
Forse lei si era stancata di quella situazione e lo
stava lasciando.
Renzo: Essere
lasciato o scoprire di essere cornuto hanno due
valenze diverse. Diciamo che il marito aveva un
sufficiente motivo per farlo.
Wanda:
Sì certo, ma sai io sono un’appassionata di gialli e
non sempre il colpevole è la persona più sospettata.
Renzo: Beh in questo caso non credo
ci siano dubbi e spero anche che la polizia non ne
abbia.
Wanda: Stai parteggiando
per l’amante vero?
Renzo: Non
sto parteggiando per nessuno, sono fatti loro, cosa
vuoi che me ne importi?
Wanda:
Giusto.
Bussano alla porta. L’uomo va ad
aprire. Dopo qualche minuto torna dalla moglie.
Wanda: Chi era caro?
Renzo: La polizia.
Wanda:
E cosa voleva da te?
Renzo:
L’Ispettore che sta seguendo il caso mi ha chiesto
cortesemente di seguirlo al commissariato.
Wanda: E perché mai?
Renzo: Non lo so, forse vuole sapere se ho
visto qualcosa.
Wanda: Devo
venire anche io?
Renzo: No no ha
chiesto espressamente di me.
Wanda:
Mi sembra strano… scusa hanno già arrestato il
presunto assassino anche se non è reo confesso.
Renzo: Evidentemente vuole essere
sicuro per concludere le indagini.
Wanda:
E le vuole da te queste sicurezze? Tu cosa c’entri?
A parte che ti hanno già interrogato e poi non eri
sul posto quando è accaduto il fatto. Non sei un
testimone.
Renzo: Sinceramente
sono sorpreso anche io.
Wanda:
Scusa, ma anche ora sei uscito da casa? Io mi sono
addormentata davanti alla tv e non ti ho sentito
uscire.
Renzo: Non ricordo
precisamente, credo verso le quattro, sono andato al
bar, ma Carlo ancora non c’era, ho aspettato un po’,
poi sono rientrato in casa per prendere il telefono
e chiamarlo. La seconda volta che sono uscito erano
quasi le cinque, poco prima che iniziasse la
partita.
Wanda: E il fatto a
che ora è successo?
Renzo: Da
quanto dice l’ispettore alla stessa ora. Per cui
sicuramente quella seconda volta mi avranno visto
uscire dal portone… Stava iniziando la partita ed
ero un po’ di corsa.
Wanda: E
tu non hai sentito e visto nulla?
Renzo:
Assolutamente no. Credo davvero che ci sia un grosso
equivoco.
Wanda: Comunque stai
tranquillo tesoro. Non devi temere nulla. Non
conosco amanti che non si scambino almeno un
messaggio, o non lascino tracce della loro
relazione, per cui per la polizia sarà facile, come
bere un bicchiere d’acqua, rintracciare l’amante.
Renzo: Eh già…
Wanda:
Ok vai, non far aspettare l’ispettore. Sono curiosa
sai di sapere come va a finire questa storia. Ti
aspetto per cena, torna presto.
Renzo:
Lo spero.
|
Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
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