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Adamo Bencivenga
Bagnami l'anima!
STEVE E CHANEL SI CONOSCONO DA APPENA
UN MESE, SONO COLLEGHI DI LAVORO, MA ANCHE AMANTI ED
ENTRAMBI SPOSATI. È SERA. STEVE È A CASA. E’
SOLO LA MOGLIE E’ IN VACANZA. SI STA PREPARANDO LA
CENA. SQUILLA IL TELEFONO.
Chanel:
Cosa fai Mister Amatore?
Steve:
Che bella sorpresa, stavo miseramente scongelando un
hamburger e qualche patatina fritta. La tv è già
accesa sull’ultimo episodio della mia serie
preferita.
Chanel: Che
tristezza.
Steve: Senza di te,
non mi do alla pazza gioia. Tu dove sei?
Chanel: A casa.
Steve:
Ma lui c’è?
Chanel: Sì è nella
sua stanza, io invece sono in bagno e stavo
preparandomi per uscire.
Steve:
Fai attenzione potrebbe sentirti!
Chanel:
Tranquillo non credo che muoia dalla curiosità di
farlo! I discorsi al telefono di sua moglie non lo
hanno mai interessato, dice che sono noiosissimi.
Comunque sto uscendo…
Steve: E
dove vai?
Chanel: Gli ho detto
che ho ricevuto un messaggio da una mia collega a
letto con una brutta influenza e che ho un
appuntamento con lei per farmi consegnare dei
documenti perché domani non verrà in ufficio. Una
roba da un’ora massimo. Insomma una bella scusa a
cui si può credere senza compromettersi.
Steve: E invece dove vai?
Chanel:
Esco con un amico. Del resto qualcuno dovrà pure
consolarmi.
Steve: Chi è?
Chanel: È un mio ex, oggi ci siamo
sentiti al telefono. Tra una parola e l’altra mi ha
invitata a casa sua. Anche lui ha voglia di evadere.
Steve: Che significa evadere?
Chanel: Divertirsi.
Steve: Ci si può divertire in tanti modi.
Chanel: Se vuoi dopo ti faccio un
disegnino.
Steve: Hai deciso di
tradirmi?
Chanel: Oh che
parolona! Faccio quello che fai tu, la tecnica è la
stessa indipendentemente dai ruoli.
Steve:
Ascolta, so che vuoi farmela pagare, ma come ti ho
detto oggi non considero un tradimento fare l’amore
con la propria moglie. E poi lo sai, non potevo
sottrarmi, se lo avessi fatto avrebbe sospettato ed
oggi non sarebbe partita per le vacanze.
Chanel Tutte scuse mio caro, diciamo che ti
è piaciuto scopartela. Del resto è ancora una bella
donna! Ed io non posso ripagarti con la stessa
moneta perché con mio marito non c’è gusto e in
qualche modo devo fartela pagare. Ecco perché ho
dovuto fare questa incresciosa telefonata.
Steve: Non ci credo. Stai
recitando. Dimmi che stai scherzando…
Chanel: Dai non ho tempo mi sta aspettando
a braccia aperte.
Steve: E dove
vai?
Chanel: Mi aspetta in una
pensioncina qui sulla trentaduesima!
Steve: Non è vero, non puoi farmi questo!
Se davvero hai intenzione di farlo tra me e te è
tutto finito. Ok?
Chanel:
Potrei dire la stessa cosa, tu hai scopato per una
naturale conseguenza, parole tue.
Steve:
Basta Chanel non chiamarmi più!
L’UOMO CHIUDE
IL TELEFONO, MA SUBITO DOPO UN ALTRO SQUILLO.
DALL’ALTRA PARTE SI SENTE CHANEL CHE RIDE A
CREPAPELLE.
Chanel: Scemo! Ci
hai creduto!
Steve: Certo.
Chanel: Sei troppo coinvolto, non
riesci neanche più a capire quando scherzo. Secondo
te ti avrei chiamato per dirti che vado con un
altro?
Steve: E invece cosa fai?
Chanel: Vengo da te!
Steve: Cosa???
Chanel:
Vengo da te!
Steve: Ma sei
pazza!
Chanel: Dico sul serio.
Steve: Cioè da me… a casa mia…
fammi capire?
Chanel: E dove?
Steve: Tu sei pazza da legare.
Chanel: Anche tu sei pazzo di me,
giusto poco fa mi hai detto che mi lasci, quindi mi
ami da morire vero?
Steve: Avevo
imparato a non contraddirti in questi casi, ma mi
hai fatto andare su di giri.
Chanel:
Ti adoro quando sei così geloso.
Steve:
Mi dispiace.
Chanel: Ecco bravo!
Continua a dispiacerti perché a me mica mi è passata
sai? Devo vendicare il mio onore, il mio ruolo, il
mio status di amante tradita!
Steve:
Io non lo considero un tradimento.
Chanel: Allora Steve te lo dico a chiare
lettere. Non mi va giù l’idea che tu abbia fatto
l’amore con tua moglie! Che tu abbia preferito due
cosce più vecchie delle mie di almeno vent’anni. Ha
la cellulite vero?
Steve:
Ancora?
Chanel: Non la smetterò
finché non ti sento mio. Finché il tuo coso non
assaggi i giusti e familiari umori di femmina
giovane.
Steve: Vuoi che ci
incontriamo da qualche parte?
Chanel:
No, voglio venire a casa tua! Rivendicare la mia
presenza, spargere il mio odore nella tua casa come
una gatta in calore.
Steve: Dai
tesoro mi metti in difficoltà, non me lo aspettavo
proprio.
Chanel: Ascolta non
posso stare oltre al telefono. Dammi l’indirizzo e
tra meno di un quarto d’ora sono lì. Tu intanto
goditi in santa pace il tuo hamburger!
Steve: Ok. Ma lo sai che è una pazzia vero?
Chanel: Non hai altra scelta Steve,
nella tua condizione non puoi che accettare.
Altrimenti mi costringi davvero a fare quella
telefonata.
Steve: Dici al tuo
ex?
Chanel: A tutti coloro che
mi accoglierebbero in questo momento a braccia
aperte e vestita in questo modo.
Steve:
E come sei vestita?
Chanel:
Sorpresona Steve!
Steve: Allora
mi arrendo.
Chanel: Non hai
alternative!
LUI LE DÀ L’INDIRIZZO, LEI LO
RIPETE AD ALTA VOCE PER MEMORIZZARLO.
Steve: Ti preparo qualcosa? Mangi con me?
Chanel: Ho altro a cui pensare, poi
vedrai, scusa. Ora chiudo.
CIRCA MEZZORA
DOPO. CHANEL SUONA IL CAMPANELLO.
Chanel:
Sono io.
LUI APRE IMMEDIATAMENTE. LEI ATTRAVERSA
IL PICCOLO GIARDINO ED ENTRA.
Steve:
Amore, credevo ti fossi persa.
Chanel:
Il navigatore mi ha fatto fare il giro del mondo.
Steve: Anche lui è contro di noi…
Chanel: Ha la voce di donna…
durante il tragitto tortuoso pensavo seriamente che
fosse quella di tua moglie…
Steve:
Se fosse stata lei, ti avrebbe portato sulla Route
66…
Chanel: Che direbbe se mi
vedesse qui?
Steve: Nulla perché
le mancherebbero le parole!
Chanel:
Immagino che ti veda come l’uomo perfetto, marito
esemplare e padre encomiabile.
Steve:
È una vita che stiamo insieme e prima di te ti giuro
non l’avevo mai tradita!
Chanel:
Voi uomini dite tutti così permettimi di dubitare.
Steve: Te lo giuro, io ho perso la
testa per te, sei giovane, bella, sexy, provocante,
quale fortuna migliore avrei potuto desiderare?
Chanel: Senti che ho ancora il
fiatone? Ci ho pensato dieci volte prima di scendere
dalla macchina e suonare il campanello.
Steve: Ti ha vista qualcuno mentre
attraversavi la strada?
Chanel:
Un tizio con il cane a passeggio. È rimasto a
fissare i miei tacchi finché non sono entrata nel
giardino.
LA DONNA PRECEDE STEVE E SI LASCIA
ANDARE SUL DIVANO DELLA SALA. SI TOGLIE IL SOPRABITO
ROSA SALMONE E LO POGGIA SULLA POLTRONA DI FIANCO.
Chanel: Oh, ma che bello essere
qui.
L’UOMO LA GUARDA MENTRE LEI ALLARGA LE
BRACCIA E SI ABBANDONA. SOTTO INDOSSA UNA CAMICETTA
NERA TRAFORATA SENZA REGGISENO E UNA GONNA PIUTTOSTO
CORTA DELLO STESSO COLORE.
Chanel:
Carino qui sai, complimenti hai una bella casa!
Steve: Ma Dio mio, sei tu che sei
splendida.
Chanel: Sorpreso?
Steve: Mai visto un incanto simile.
Chanel: Guardami allora! Saziati
gli occhi! Ne avrai sicuramente bisogno dopo che hai
fatto l’amore con tua moglie!
Steve:
Amore mi sorprendi…
Chanel: Ti
sorprenderò sempre… Solo una cosa so fare, ovvero
stregare gli uomini! Se mi mandi tua moglie le
insegno tecnica e modi per approcciare!
Steve: Sei la donna dai mille volti e un
solo gusto… quello della sensualità disarmante.
Chanel: Sono io stasera che devo
recuperare.
Steve: Altro che
recupero qui hai sorpassato tutti, anche Miss Mondo!
Chanel: Oh grazie, adoro i
complimenti, diventano sangue caldo nelle mie vene.
Steve: Non ti tocco per non
scottarmi.
Chanel: Sono solo
un’amante che oggi ha saputo che il suo uomo porta
la moglie a cena fuori e poi ci fa l’amore alla
grande, comprensivo d’orgasmo rassicurante.
Steve: Tesoro perdonami… Ma sei
uscita così?
Chanel: Ti ho già
risposto!
Steve: E tuo marito ti
ha vista?
Chanel: Oddio Steve
sei noioso, sempre le stesse domande. Certo che mi
ha vista! Sembra che ti piaccia metterti nei suoi
panni. Cos’è solidarietà maschile? Comunque prima di
uscire, da brava mogliettina sono andata nel suo
studio e l’ho salutato con un bacino sulla guancia.
Steve: E lui?
Chanel:
Era impegnato in una call conference con Los
Angeles.
Steve: E quindi?
Chanel: Ha interrotto solo un
attimo. Mi ha guardata sì, ma non credo si sia
soffermato sui particolari.
Steve:
Impossibile che non abbia visto il tuo seno. Questa
camicetta non copre un bel nulla.
Chanel:
Ti dispiace? Mi volevi più suora?
Steve:
Amore, ma non lo dico per questo! Penso solo come
faccia tuo marito a non accorgersi.
Chanel: Si è solo informato a che ora fossi
tornata e quando gli ho detto che sarei stata di
ritorno dopo un’ora si è tranquillizzato.
Steve: Non capisco… e non ti ha
detto altro?
Chanel: Non devi
capire Steve, anzi devi solo capire che mi sono
fatta bella per te. Punto!
Steve:
Ma come è possibile che creda che ti sia vestita
così per andare da una tua collega con l’influenza?
Chanel: Tu non sei lui e non puoi
metterti nei suoi panni. Se lui fosse come te io non
sarei qui. Lo comprendi vero?
Steve:
Questo sì, ma come fa ad essere tanto tranquillo con
una donna come te?
Chanel: Come
te come? Dici che sono troppo puttana vero?
Steve: Adoro quella parola nella
tua bocca. Sa di sbarazzina e di donna ribelle.
Chanel: Tesoro per noi giovani
ormai è una parola sdoganata.
Steve:
A me fa ancora effetto!
LEI COMPIACIUTA SI
GUARDA INTORNO, FA UN RESPIRO PROFONDO E SI RILASSA.
Chanel: Ora fai il perfetto padrone
di casa, offrimi qualcosa…
Steve:
Ho una buona birra in frigo.
Chanel:
Tesoro qualcosa di più forte no?
Steve:
Bourbon?
LA DONNA ANNUISCE. ACCAVALLA LE
GAMBE DA PERFETTA FEMME FATALE. LUI PREPARA I DUE
BICCHIERI E LA GUARDA A DISTANZA.
Chanel:
Adoro questa carta da parati, è sobria, ma allo
stesso tempo fa arredo.
Steve:
Beh questa non l’ho scelta io!
Chanel:
E ti pareva… Allora non mi piace! I quadri invece
sì, sono sicura che li abbia scelti tu! Mi piacciono
molto.
Steve: Grazie.
Chanel: Sai adoro questa
contaminazione tra moderno e antico…
Steve: Sono di una pittrice italiana
contemporanea, credo siciliana, hanno un loro
fascino vero?
CHANEL È DISTRATTA.
Chanel: È stata una pazzia venire qui, solo
ora me ne rendo conto… dimmi che sono incosciente…
Steve: Ormai non mi sorprendi più.
Chanel: Lei guida di notte?
Potrebbe farci qualche sorpresa?
Steve:
L’ho chiamata subito dopo che ho attaccato con te.
Tutto ok.
Chanel: Allora nessun
rischio vedi? A volte le pazzie…
Steve:
Comunque non è stata una pazzia, ma un vero e
proprio crimine, frutto di una mente diabolica.
Chanel: Non c’era altro modo per
districare la questione. Serviva una cosa forte e
non mi è venuto in mente altro.
I DUE
ACCENNANO AD UN BRINDISI. LUI È IN PIEDI E LEI
SEDUTA.
Chanel: A cosa
brindiamo?
Steve: A noi tesoro,
al nostro amore infinito.
Chanel:
Tutto qui?
Steve: E a cosa
allora?
Chanel: Credevo alla mia
calza di seta! È un quarto d’ora che sono in questa
posizione con le gambe accavallate!
Steve:
Ma l’avevo notata! Altro che!
Chanel:
E poi non hai ancora visto cosa indosso sotto la
gonna!
Steve: Amore la gonna è
così corta che non ci vuole tanto sforzo di
fantasia.
Chanel: Volevo
sbalordirti, ma non sapevo cosa mettermi. Ti piaccio
così provocante?
Steve: Tu
continui a vivere nei mei sogni più erotici e
inconfessabili.
Chanel: Dici sul
serio Steve?
Steve: Tutte le
sere.
Chanel: Anche dopo che mi
hai sbattuta in ufficio sulla tua bella scrivania?
Steve: Purtroppo è successo solo
una volta.
Chanel: E allora cosa
fai ancora lì in piedi? Credevo che appena mi avessi
vista… mi saresti saltato addosso!
Steve:
Ecco appunto! Ti avverto fin da ora che non
varcherai quella soglia intatta.
Chanel:
Credi che sia venuta a prendere quei famosi
documenti per domani?
Steve:
Qualcosa dovrai pure portare a casa come scusa.
Chanel: Porterò il tuo profumo. Non
occorre fingere.
Steve: Mi
sorprendi ancora di più.
Chanel:
Tranquillo so quello che faccio.
LUI SI
AVVICINA, SI SIEDE E LA BACIA, TENTA DI INTRUFOLARE
LA SUA MANO SOTTO LA GONNA, MA LEI SI ALZA DI
SCATTO.
Chanel: Dai ora fammi
vedere la tua bella casetta.
Steve:
Ma è un caos qui!
Chanel: In una
casa con due ragazzi sarebbe preoccupante il
contrario.
I DUE FANNO IL GIRO DELLA CASA.
SULLO STRETTO CORRIDOIO CHANEL SI APPOGGIA CON LE
SPALLE AL MURO. TIRA AVANTI IL BACINO E SIMULA UN
AMPLESSO ACCAREZZANDOSI IL SENO DA SOPRA LA
CAMICETTA.
Chanel: Mi vorresti
qui Steve?
Steve: Ti vorrei
ovunque.
Chanel: In piedi?
Steve: Dove vuoi.
Chanel:
Non ti disturba?
Steve: Quando
sono con te non penso ad altro.
Chanel:
Guardami senza toccare. Oppure no, toccami con gli
occhi.
Steve: Non ci riesco.
Chanel: Eh no mio caro! Stasera
Miss Mondo te la devi guadagnare!
Steve:
Apprezzo anche toccandoti.
Chanel:
No, no, ti devi rendere conto di certe differenze,
stasera qui rasentiamo la perfezione della
femminilità.
Steve: … e della
provocazione.
Chanel: Chiamala
come vuoi, ma dimmi che la vorresti ammansire questa
femmina calda, vero?
Steve: Non
voglio, devo.
L’UOMO LA BACIA ARDENTEMENTE
SUL COLLO. LEI LO RESPINGE DI NUOVO E SI ALLONTANA.
Chanel: Non ti avvicinare questa
sera comando io.
Steve: Hai
fatto il bagno col tuo profumo?
Chanel:
Sto giocando fuori casa per diversi motivi e devo
assolutamente ribadire la mia essenza e la mia
unicità.
Steve: Non avevo
dubbi.
Chanel: E tu non puoi più
confondere il sacro con il profano.
Steve:
Immagino tu sia il sacro.
Chanel:
Oh no, mi offenderesti! Io sono il tuo profano, il
desiderio impellente, la forza del maschio che vuole
dominare, la duttilità di una donna che si adatta
alla voglia terrena.
Steve: Sei
davvero unica Chanel!
Chanel:
Ecco rimani lì e guardami.
LA DONNA SLACCIA
LA CAMICETTA. POI SOLLEVA UN LEMBO DELLA GONNA E
MOSTRA LA SUA LINGERIE. STEVE È ESTERREFATTO!
Chanel: Ecco il tuo regalo!
Stupisciti, nota la differenza. Nota la mia pelle di
velluto, niente smagliature.
Steve:
Non ci posso credere!
Chanel:
Vuoi sciupare la mia lingerie? Dai vieni.
L’UOMO SI AVVICINA.
Chanel: Sai
cosa penso? Non ti sento a disagio… eppure sono
entrata in questa casa con la delicatezza di un
elefante.
Steve: Infatti mi
domandavo il motivo… e perché non hai voluto
incontrarmi fuori…
Chanel: Non
lo immagini?
Steve: Credo di
essermi dato la risposta giusta.
Chanel:
Adoro gli uomini sono sempre così dissacranti! E tu
in qualità di degno rappresentante confermi la mia
tesi!
Steve: Quanti ne conosci
così?
Chanel: Se fossero molti
non avrei tempo per te! Dai fammi vedere il resto
della casa e poi ti dico. Se non sbaglio non conosco
ancora la camera da letto.
I DUE ENTRANO
NELLA STANZA DA LETTO.
Chanel:
Direi essenziale… Ma per noi è carica di intrigo e
trasgressione sicuramente più peccaminosa di una
stanza d’albergo.
Steve: Allora
mi sono dato la risposta giusta.
Chanel:
Abbiamo davvero meno di mezzora, ora sta a te
decidere… Possiamo sempre ritornare in sala e
parlare da buoni amici del più e del meno. E poi mi
darai qualche straccio di documento di lavoro per la
scusa.
Steve: Così perfetta per
una mezzora soltanto?
Chanel:
Accontentati! Anzi immagina che ci siano volute due
ore in bagno per prepararmi con annesso marito in
casa a questo incontro super veloce.
Steve: Non ho parole.
Chanel:
Mi vuoi qui?
Steve: Cosa vuoi
che ti dimostri?
Chanel: Che hai
fatto l’amore con lei perché già intuivi la mia
reazione per cui te la sei scopata solo per scoparmi
meglio!
Steve: Sarebbe la
soluzione al nostro problema?
Chanel:
Cancelleresti dalla mia mente ogni pensiero
fastidioso.
LA DONNA SI TOGLIE LE SCARPE E LE
LANCIA SUL LETTO.
Chanel: Ti
piace la tua puttana a domicilio?
Steve:
Non posso crederci, ma sei vera?
Chanel:
Toccami per controllare.
Steve:
Sei carica di piacere.
Chanel:
Sono piena d’amore.
Steve: Dimmi
che hai fatto questa pazzia per me!
Chanel: Tesoro l’ho fatta anche per me.
Oggi mi hai ridotta come uno straccio per pavimenti.
Steve: Se tutti gli stracci fossero
così…
Chanel: Allora sbattimi,
prendimi, sgualciscimi…
Steve:
Non chiedo altro…
Chanel: Mi
vuoi sul tuo letto matrimoniale?
Steve:
Conosci una trasgressione più forte?
Chanel: Lo sai vero che ti sto mettendo
alla prova!
Steve: Non hai
bisogno di prove.
Chanel: Non
tutti gli uomini lo farebbero.
Steve:
Io non sono tutti.
Chanel: Ti amo!
L’UOMO
LA STRINGE INTENSAMENTE E POI LA DISTENDE SUL LETTO.
LEI SI LASCIA GUIDARE E LO LEGA CON LE SUE GAMBE.
Chanel: Dimmi che le lenzuola
odorano di voi.
Steve: Sei
pazza.
Chanel: Non conosco altro
modo per sentirti mio.
Steve: Ti
amo Chanel.
Chanel: Ti eccito io
o il fatto di fare l’amore qui con una donna diversa
da tua moglie.
Steve: Le cose
non sono divisibili.
Chanel: Sì
prendimi e dimmi che da questa sera sono
ufficialmente un po’ più amante e lei un po’ meno
moglie.
Steve: Non ti seguo, ma
è bellissimo stare dentro di te.
Chanel:
Sì amami… sbattimi l’anima… toglimi il respiro… Sei
venuto dentro di lei vero?
Steve:
Sì!
Chanel: È possibile che
rimanga ancora incinta?
Steve:
Se credi nei miracoli è possibile.
Chanel:
Giurami che non lo farai più.
Steve:
Te lo giuro.
Chanel: Da oggi in
poi entrerai solo qui dentro. Questa è la tua casa,
il tuo garage, il tuo giardino fiorito, il tuo
studio, la tua toilette. Quell’altra te la scordi.
Capito?
Steve: Qui dentro ci
svernerò… Sei il mio nido caldo, la mia tana
bollente. Ti voglio amore mio.
Chanel:
Dai allora… più forte… non rallentare… Ecco così…
Annusa il suo cuscino… Sincronizzati… Segui il mio
movimento…
Steve: Sììì…
Chanel: Gridalo che non c’è
paragone! Che non vale neanche un’unghia del mio
piede! E che non è accogliente, bagnata come la mia!
Steve: E tu dimmi che anche a te
eccita fare l’amore su questo letto!
Chanel: Sono venuta stasera solo per
questo. Questa non è una banale scopata Steve, qui
c’è tutto quello che ti conduce alla perdizione. Qui
ci sono i tuoi figli, la tua tranquillità, i tuoi
sabati in piscina, le domeniche alla partita, qui
c’è il tuo mutuo, la tua casa di campagna.
Steve: E tu dimmi che quando
tornerai a casa farai l’amore con tuo marito! Sono
diverso da te! Vedi quanto sono porco?
Chanel: Lo farò… te lo giuro, oddio quanto
mi ecciti!
Steve: Che dici se ne
accorgerà che hai fatto l’amore?
Chanel:
Sono fradicia certo che se ne accorgerà!
Steve: Allora lo voglio. Lo farai?
Chanel: Lo farò… non lo farò
chissà!
Steve: Devi farlo,
voglio che tu sia la mia puttana stasera e devi
farlo con due uomini. Perché non dovresti farlo?
Chanel: Perché sto cercando il
momento magico per l’esplosione. Quel frammento
labile tra verità e bugia.
Steve:
Oh sì, le bugie mi eccitano!
Chanel:
Anche a me, vedi che siamo uguali?
Steve:
Il destino ha insistito perché ci incontrassimo!
Chanel: E allora ti dico che lui
non ha creduto neanche per un attimo alla bugia
della collega. Anzi quando l’ho baciato si è solo
preoccupato che il rossetto rimanesse intatto. Poi
mi ha guardata, ha infilato la mano sotto la gonna e
ha sentito che portavo il reggicalze. Poi mi ha
detto che ero bellissima e che nessun uomo mi
avrebbe resistito stasera.
Steve:
Dai dimmelo ti prego, sto per venire.
Chanel: Sì dai! Mi ha detto di farmi
scopare e tornare a casa piena di piacere e vuota di
desiderio.
Steve: Oddio sei
fantastica! Sai cosa penso? Che non è vero niente.
Chanel: Oh sì pensalo! Pensa
che mi sto inventando tutto e che sono solo una
ninfomane in astinenza in cerca di attenzioni,
oppure no, pensa che faccio l’amore con uomini
diversi, che li raccolgo nei bassifondi delle
stazioni.
Steve: È vero?
Chanel: Tutto è vero nella
perdizione.
Steve: Ti amo!
Chanel: Mi conosci appena da un
mese, non sai nulla di me. E non mi chiedere con
quanti sia stata perché non lo so neanche io il
numero preciso.
Steve: Tanti,
tanti, tanti vero?
Chanel:
Vedi? L’amore con tua moglie non sarà mai così
intenso, te ne rendi conto vero? Io sono l’amante,
non mi conoscerai mai a fondo, avrai sempre qualche
dubbio.
Steve: È per questo che
non ti resisto.
Chanel: Steve ti
amo. Spingi, anzi no aspetta, alziamoci. Sono così
bagnata che voglio lasciare il mio odore per tutta
la tua casa. Ogni angolo deve sapere di me! Voglio
strofinarmi su tutte le pareti! Come una gatta, come
una cagna…
Steve: Ti eccita
sentirti una cagna?
Chanel: Mi
eccita se me lo dici tu! Mi eccita essere regina,
assoluta, unica femmina a questo mondo!
Steve: Anche troia vero?
Chanel:
Oddio Steve non ti resisto. Sei perfetto!
Steve: Amore. Non ti alzare.
Anch’io non resisto più…
Chanel:
Oh sì veniamo qui su questo letto. Te la scopi così
vero? In questa posizione? Dio la sto immaginando a
cosce aperte, mi eccita cavolo! Anzi no, mi ecciti
tu che la fai godere.
Steve:
Spingo! Vengo! Sto impazzendo!
Chanel:
Sono accogliente vero?
Steve:
Niente a che vedere con lei!
Chanel:
Ora godi dentro di me!
Steve: Sì
godo.
Chanel: Raggiungiamolo
insieme sì…
Steve: Ti amoooo…
Chanel: Sì, non uscire vieni
dentro, bagnami l’anima…
Steve:
Eccomiiiii…..
|
Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
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I
RACCONTI DI ADAMO BENCIVENGA
© Adamo Bencivenga - Tutti i diritti riservati
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L'utilizzo è limitato ad un ambito esclusivamente personale.
Ne è vietata la riproduzione, in qualsiasi forma, senza il consenso
dell'autore
Photo Florian Weiler
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