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Adamo Bencivenga
Giochi di Ruolo
Leonardo torna a casa,
poggia l’impermeabile e la 24ore sulla poltrona. Sua
moglie Isabella è seduta in sala sulla sua poltrona
preferita e guarda fuori la finestra.
Leonardo:
Ciao tesoro, tutto bene?
Isabella: Oh io sì come vedi
sono comodamente seduta, tu credo però ancora meglio.
Leonardo:
Sbaglio o mi è parso di percepire una leggera ironia dalla tua voce…
Isabella:
So benissimo che oggi pomeriggio non eri in ufficio.
Leonardo:
Ma che dici?
Isabella: Senti Leo non voglio nessuna
commedia ok?
Leonardo: Ed allora come fai ad essere
così sicura?
Isabella: Puzzi di femmina lontano un
miglio.
Leonardo: E in cosa consiste l’odore di
femmina?
Isabella: È un misto di fieno fermentato e
albicocca.
Leonardo: Curiosa questa definizione e
quindi tu lo deduci da questo?
Isabella: No no, mio
caro tu sei un tipo metodico e quando
torni mezz’ora prima del solito è automatico che hai passato il pomeriggio
altrove.
Leonardo: Vedo che non ti sfugge niente.
Isabella: Insomma è come se ti affrettassi a tornare a
casa per farti perdonare.
Leonardo: Dici che mi
scrollo da dosso i sensi di colpa con questi mezzucci?
Isabella:
Potrebbe essere… perché no?
L’uomo si riempie il bicchiere di
whisky e si accomoda sulla poltrona di fronte alla donna.
Leonardo: Allora credo proprio che tu non mi conosca ancora,
nonostante i quasi quindici anni passati insieme.
Isabella:
Perché vorresti negare?
Leonardo: Parlavo dei sensi di
colpa… Posso chiederti il motivo per il quale dovrei farmi perdonare?
Isabella: Ho la certezza che sei stato dalla tua amante.
Leonardo: Davvero sono così prevedibile? E poi quale
amante scusa?
Isabella: Perché ora vuoi negare che hai
un’amante?
Leonardo: No, non lo nego, è il termine che
è buffo, anzi ridicolo... amante bah...
Isabella:
Scusa e come dovrei chiamarla?
Leonardo: Mia cara io
non ho un'amante, diciamo che frequento una puttana. C'è una bella
differenza non credi?
Isabella: È una definizione che
non mi appartiene…
Leonardo: Esistono e allora perché
non chiamarle con il proprio nome.
Isabella: Credevo
fosse un termine offensivo… più per te che per lei visto che la frequenti.
Leonardo: E invece non me ne vergogno, del resto non
saprei come chiamarla visto che si fa pagare per allargare le gambe.
Isabella: Ma immagino che a te ecciti chiamarla in quel
modo…
Leonardo: A me eccita che ci siano donne
disponibili che offrono le proprie parti intime tenendole pronte, calde e
aggraziandole con pizzi e merletti per chiunque ne abbia voglia.
Isabella: Non credo che quelle parti intime siano molto
diverse da quelle che voi uomini trovate in casa.
Leonardo:
Se le mogli offrissero gli stessi servizi loro farebbero la fame su quei
marciapiedi, non credi?
Isabella Vai sempre con la
stessa o la cambi di volta in volta?
Leonardo Lo hai
detto tu che sono un tipo metodico.
Isabella: E com’è
questa prediletta? Bionda,
mora, magra o formosa?
Leonardo: Diciamo che ti
somiglia.
Isabella: Non sei divertente, e non mi
piace somigliare ad una puttana.
Leonardo: Hai ragione
scusa, comunque secondo me non vale la pena neanche parlarne, mi viene
comoda tra un treno e l'altro.
Isabella: Fammi capire
la incontri in stazione?
Leonardo: È disponibile come
un caffè al distributore automatico. Ti avvicini e lei sorride, tiri fuori
i soldi e il più è fatto.
Isabella: E dove andate a
consumare scusa?
Leonardo: Abita a due passi, un buco
dove passa tutta la città.
Isabella: Che squallore!
Deve essere davvero deprimente. Ma sai che ti dico? Non mi aspettavo da
parte tua un'ammissione così diretta!
Leonardo: In
fondo è quello che volevi sapere e la sincerità è essenziale per un
matrimonio sano.
Isabella: Era un po’ che lo
sospettavo, ma francamente non riesco a crederci, tu hai buon gusto, hai
sempre dato importanza alla grazia, all'eleganza...
Leonardo:
Accetto volentieri i tuoi complimenti e le tue critiche.
Isabella: Lei è una donna di grazia?
Leonardo:
Ma cosa c'entra? Come puoi chiedermi se una puttana sia una donna di
grazia?
Isabella: Lo chiedevo per salvarti la faccia.
Magari è una puttana sui generis.
Leonardo: Una puttana è sgraziata per definizione,
eccessiva in tutto, nei modi, nel vestire, nel truccarsi, nel parlare e
ovviamente nel fare l’amore.
Isabella: Fare l’amore?
La donna ride di gusto.
Leonardo: Vuoi che dica scopare?
Isabella:
Mi sembra un termine più adatto, comunque volevo salvarti tutto qui, ma mi
fai quasi pena.
Leonardo: Che importanza può avere?
Una puttana ha una funzione ben precisa! Non ci vado mica a teatro o a una
serata di gala.
Isabella: Ti soddisfa?
Leonardo: È esperta e sa cosa deve fare.
Isabella:
Ti fa sfogare?
Leonardo: Allarga semplicemente le
gambe, del resto non ci vuole un’arte per fare la puttana. Al resto ci
penso io.
Isabella Fammi capire, lei si mette in
posizione e tu scarichi...
Leonardo Ecco sì, diciamo
come un tombino con l'acqua piovana.
Isabella: Ma gode?
Leonardo: Fa finta.
Isabella: Non ti dà fastidio? Credevo che l’eccitamento
maggiore dell’uomo fosse far godere una donna. Insomma una specie di
orgoglio maschile…
Leonardo: Mica ci vado per ricevere
un premio.
Isabella: Non pensi alla mia gelosia?
Leonardo: E perché mai dovresti essere gelosa? Mica cerco
una tua copia o una donna da amare, da rispettare, ripeto è semplicemente
una puttana.
Isabella: Quindi secondo te io non dovrei
sentirmi tradita se vai con una puttana. Giusto?
Leonardo:
Io compro e lei vende è come andare ad un supermercato e comprare un
dentifricio, niente di più.
Isabella: E cosa compri?
Leonardo: La
figa.
Isabella: Quella la potresti avere gratis qui in
casa. Anche la mia è disponibile, no? Cosa trovi di diverso?
Leonardo: Allora diciamo che compro la trasgressione di comprare
una donna che si fa comprare.
Isabella: Non ci vedo
nulla di trasgressivo, visto che è disponibile.
Leonardo:
L’uomo ha delle dinamiche mentali diverse da quelle della donna.
Isabella: Non cercare di alzare il livello della
conversazione, mio caro. È comunque la confessione di un uomo che va con
le puttane.
Leonardo: Non volevo offenderti.
Isabella: Ed invece mi offendi! Non perché vai con
un'altra donna, ci mancherebbe, sei libero di fare quello che vuoi col tuo
sesso, ma perché la trovo una storia poco dignitosa, quasi indegna.
Leonardo: Secondo me è esattamente il contrario! Se
trovassi una puttana dignitosa ne saresti ancor più offesa.
Isabella: Dici?
Leonardo: Pensa se avessi
davvero un’amante… O avessi perso la testa per un’altra donna…
Isabella: Per una puttana? Ma fammi il piacere!
Leonardo: Ci sono puttane irraggiungibili…
Isabella:
Questa non lo è davvero visto che l'hai paragonata ad un tombino e comunque la preferisci a me.
Leonardo:
Ma quello che cerco in lei è bene altro!
Isabella: Ho
solo una certezza mio caro ovvero quella che non ti basto e quindi è
lecito chiedermi perché cerchi altrove.
Leonardo: Non
è un fatto di preferenza perché non siete uguali. Tu non sei una puttana.
Isabella: Ma prima hai detto che le somiglio.
Leonardo: Fisicamente sì, ma per il resto siete diverse.
Isabella: A questo punto deduco che ti piacerebbe se io
lo fossi.
Leonardo: Se tu lo fossi andresti anche con
gli altri.
Isabella: Ovvio, ma farei l’amore anche con
te, mi hai detto prima che sei consapevole che entri in un posto dove è
passata tutta la città.
Leonardo: Non sei un uomo,
non puoi capire il sublime piacere di entrare in un posto già visitato da
altri e sapere che dopo di te ce ne sarà un altro e poi un altro ancora.
Isabella: Lo definisci sublime?
Leonardo:
È come un monumento, se lo visitano in tanti ci sarà una ragione, non
credi?
L’uomo si alza si riempie di nuovo il bicchiere. La
donna lo guarda.
Isabella: Eppure non mi sembri
un uomo che va con le puttane, non ne hai l’aria, il portamento…
Leonardo: Perché com’è un uomo che va con le puttane?
Isabella: È rozzo, dozzinale.
Leonardo:
Allora ti dovresti domandare perché lo faccio.
Isabella:
Non è il momento, non essere impaziente. A proposito pensi mai a me quando
sei con lei?
Leonardo: A volte parliamo di te. La
chiamo col tuo nome.
Isabella: Ti eccita vero?
Leonardo: Tutti i mariti di questo mondo vorrebbero
vedere la propria moglie in quel contesto.
Isabella: E
cosa le dici di me?
Leonardo: Le dico che ti ecciti
quando ti racconto che sono stato con una puttana.
Isabella:
E lei cosa dice?
Leonardo: Dice che non ci crede
perché tutte le mogli sono uguali e noiose.
Isabella:
Poverina sarà pure una puttana, ma è molto ingenua e ristretta di mente.
Leonardo:
Invece a te piace credere di essere più smaliziata di lei vero?
Isabella: Credo che le due cose sia inscindibili.
I due si baciano.
Leonardo: Sei fantastica
tesoro.
Isabella: E a te piace guardarla?
Leonardo: Mi fa impazzire pensare che prima di me abbia indossato
quegli stessi indumenti per un altro cliente.
Isabella:
E poi? Non pensi ad altro?
Leonardo: Penso a te che mi
stai aspettando a casa.
Isabella: Da quando sei
entrato non mi hai ancora guardata, però.
Leonardo:
Dici che ora è il momento?
La donna apre la vestaglia e si
mostra.
Isabella: Ti piacciono le mie lingerie?
Leonardo: Mi lasci a bocca aperta. Sei un sublime
piacere.
Isabella: Hai già usato questo termine.
Leonardo: E non a caso direi…
Isabella:
Sono la tua puttana no?
Leonardo: Tra un treno e
l’altro.
Isabella: Disponibile come un caffè al
distributore?
Leonardo: Tra un cliente e l’altro.
Isabella: Fragrante come una donna vogliosa…
Leonardo: Come il fieno fermentato con una punta di albicocca.
Isabella: Vestita esattamente come una puttana a letto
vero?
Leonardo: Praticamente una fotocopia.
Isabella: Dai fammi i complimenti.
Leonardo:
Sei una puttana tesoro!
Isabella Ancora.
Leonardo Sei una
meravigliosa puttana.
Isabella: Sai cosa mi
preoccupa amore? Che prima o poi ti stancherai di questo gioco.
Leonardo: Ed invece lo trovo ogni volta più intrigante.
Isabella: Anche se sei costretto ad andare con quella
puttana?
Leonardo: Fa parte del gioco amore.
La donna si distende.
Isabella: Dai vieni qui
ti prego.
Leonardo: Sei stupenda…
Isabella:
Prendimi come hai preso lei.
Leonardo: Mi piacciono
questi giochi di ruolo e tu ti cali perfettamente nella parte.
Isabella: Dovresti pagarmi però…
Leonardo:
La figa non è mai gratis amore, neanche quella di una moglie.
Isabella: Dai dimmelo che ti piace scoparmi come scopi lei.
Leonardo: Oh sì tesoro mi ecciti allo stesso modo,
nonostante tu non abbia accolto un altro uomo prima di me.
Isabella: Ne sei sicuro tesoro?
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Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
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