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Adamo Bencivenga
Il Divorzio
Photo Diana Odintsova
...
..MOGLIE
E MARITO SONO SEDUTI NELLA TERRAZZA DELLA LORO CASA CON
VISTA MARE. SULLO SFONDO L’ISOLA DI PONZA.
PIETRO Gloria, perché fai finta di non
capire? Ma come te lo devo ripetere! Lo sai che non
si può fare… La legge è legge e ci sono dei tempi da
rispettare…
GLORIA Ma io non
voglio rispettare un bel niente. Mi sono stancata
non voglio essere più tua moglie, lo ha capito o no?
Voglio andarmene da questa casa!
PIETRO
Ma non puoi farlo, perderesti tutto ed io non
voglio, ci sono i bambini e i servizi sociali non
scherzano… il giudice è stato chiaro.
GLORIA In tribunale ci siamo stati tre
volte e non è successo niente, praticamente un buco
nell’acqua. E pensare che siamo anche delle persone
famose, pensa se fossimo stati due perfetti
sconosciuti!
PIETRO Beh è la
legge, il giudice fa il suo lavoro, ci ha dato sei
mesi di tempo per riappacificarci e quanto meno
metterci d’accordo sull’affidamento.
GLORIA Ma io non voglio riappacificarmi e
poi su cosa dovremmo farlo? Tu ed io non abbiamo mai
litigato!
PIETRO Beh questo il
giudice non lo sa…
GLORIA Il
divorzio è consensuale, ma cos’è questa ipocrisia?
Senza contare che stiamo pagando fior di avvocati e
siamo ancora qui.
PIETRO Tra tre
mesi sarai libera. Porta pazienza.
GLORIA
Tre mesi sono tanti.
PIETRO E
perché?
GLORIA Ma non lo hai
ancora capito? Rischio di perdere te e lui. Non
posso aspettare.
PIETRO Immagino
che qui il più impaziente sia proprio Claudio.
GLORIA A me preoccupi più tu
invece…
PIETRO Ti ho detto che
per me non c’è problema, avrai il tuo divorzio. È
lui che sta insistendo e non ti dà tregua!
GLORIA Claudio non aspetta ed io
voglio sentirmi di nuovo libera. Al giudice gliel’ho
detto che ho un’altra persona, ma lui ha fatto
orecchie da mercante.
PIETRO
Evidentemente non sei stata credibile.
GLORIA Dici che non sono stata convincente?
PIETRO La storia della clausola
del testamento e che se non ti sposi entro due mesi
e lui perde tutta l’eredità compresa la villa con
cinque bagni con vista Lago di Como mi è piaciuta.
Sei stata meravigliosa.
GLORIA
Ma non doveva piacere a te, ma al giudice. E poi non
è una storia, è tutto vero!
PIETRO
Alla faccia dell’amore puro!
GLORIA
Quello non mi serve, che ci faccio dell’amore? Visto
che già ne ho uno.
PIETRO Il
giudice di sicuro non avrebbe capito.
GLORIA A lui non deve interessare perché
divorziamo, deve solo rispettare le nostre
intenzioni!
PIETRO Scusa, ma io
cosa posso farci?
GLORIA Dovevi
insistere col giudice. Invece annuivi come un
imbecille e non hai detto una parola!
PIETRO Lo sai bene come funzionano queste
cose. Anche se il divorzio è consensuale ci sono i
tempi della separazione da rispettare e il giudice
non può fare di testa sua.
GLORIA
Beh è una legge del cazzo, ci sono anche delle
eccezioni no? Dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo
abbreviare questa agonia.
PIETRO
E come?
GLORIA Secondo me ci
godi a non fare niente. Mi fa rabbia vederti così
tranquillo mentre io soffro le pene dell’inferno.
PIETRO Senti ora mi hai rotto, tu
vuoi divorziare ed io sarei il colpevole? Nessuno ti
impedisce di fare le valigie e uscire da quella
cazzo di porta.
GLORIA Lo hai
detto tu che poi ci sarà un problema per
l’affidamento. E poi ti voglio bene, non arrabbiarti
ti prego. Come farei senza di te? Il divorzio prima
di tutto è per noi.
PIETRO E
allora stai buona. Credi non voglia aiutarti?
GLORIA E allora fallo! Dobbiamo
portare le prove che questo matrimonio è morto e
sepolto… anche se in realtà facciamo questo passo
per rinvigorirlo.
PIETRO Mi
sembra una contraddizione bella e buona.
GLORIA Ne abbiamo parlato per mesi tesoro.
Io sono certa che tra noi tornerà la passione.
PIETRO Sì ok, ma cosa posso fare?
GLORIA Tanto per cominciare ti devi
prendere tutte le colpe possibili.
PIETRO E allora? Cosa stai pensando?
GLORIA Mi potresti picchiare,
lasciarmi dei segni evidenti… ovviamente per finta.
PIETRO Ma sei matta? Non mi presto
a questo gioco. Fatti venire qualche idea meno
cruenta.
GLORIA Allora una
donna, un tradimento a mia insaputa… I giudici
davanti ad un adulterio non potrebbero obiettare
nulla.
PIETRO Del tipo io sto a
letto con un'altra e tu mi sorprendi?
GLORIA Ecco bravo in questo caso ci sarebbe
anche una testimone.
PIETRO E
chi sarebbe questa bella signorina che si presta?
GLORIA Non so, una prostituta ad
esempio, basta pagarla… Ce ne sono tante qui fuori
lungo il viale. Nere, bianche, rosse, bionde…
avresti l’imbarazzo della scelta. Poi tu mi dai
l’indirizzo dell’hotel, io vengo, vi sorprendo a
letto, scopro il tradimento, faccio qualche foto e
il gioco è fatto.
PIETRO Perché
un albergo? Qui in casa non andrebbe bene? Nel
nostro letto matrimoniale, sarebbe ancora più
convincente ed io un emerito porco.
GLORIA Ma sei matto? Non voglio puttane per
casa.
PIETRO Scusa e cos’hai
contro le lavoratrici del sesso?
GLORIA
Ah si chiamano così ora?
PIETRO
Ok se non vuoi una prostituta possiamo sempre
pensare a qualcuna che non infanghi il decoro
immacolato di questa casa.
GLORIA
Stai pensando ad una delle tue sciacquette? Ne hai
tante… non ti sarebbe difficile la scelta.
PIETRO Pensavo a qualche svampita
con le labbra a canotto e le tette grosse, minigonna
ascellare e perizoma bene in vista.
GLORIA Mi sembra il ritratto spiccicato
della tua segretaria Monica. No no quella non la
voglio più vedere neanche in foto.
PIETRO E perché mai? Lei si presterebbe
volentieri a farmi d’amante…
GLORIA
Appunto non se ne parla proprio. Se siamo ridotti a
divorziare la colpa è anche sua.
PIETRO
Ti sbagli mia cara, la colpa è solo nostra. Senza
più passione resta davvero poco in una coppia.
GLORIA Sì vabbè, ma quella non la
voglio.
PIETRO Ma agli occhi del
giudice sarebbe la prova provata che ho una
relazione e che non si tratta di una scappatella in
qualche motel.
GLORIA Ti ho
detto di no!
PIETRO Non capisco
tutta questa gelosia se poi il fine è separarci. Ti
ho anche detto che sono d’accordo sulla messinscena
così tu non farai la figura della moglie che
abbandona il marito per scappare con l’amante, ma
quella della vittima che si sta salvando da una
situazione vergognosa. Cosa vuoi di più da me?
GLORIA Finalmente un discorso
ragionevole.
PIETRO Così che
quando il giudice vedrà le foto che sto succhiando
il seno grosso di Monica non avrà più dubbi, firmerà
il divorzio in quattro e quattr'otto e ti affiderà i
bambini.
GLORIA No.
PIETRO
Dai la chiamo, le dico di mettersi in minigonna e
stivali di pelle fino a metà coscia, tu intanto
prepari il set cinematografico!
LA DONNA CI
PENSA…
GLORIA Non si può fare…
PIETRO E perché?
GLORIA
Perché andremo a finire su tutti i giornali ed io
non voglio infangare il mio nome. Non voglio passare
per una moglie tradita. Meglio la prostituta.
PIETRO Non vuoi infangare il tuo
nome, ma il mio sì… Se vengo beccato con una
prostituta in un motel ci faccio la figura del
coglione oltre che del porco.
GLORIA
Guarda che nessuno sa niente della mia relazione,
anzi sono stata così discreta che anche tu non lo
avresti saputo se non te ne avessi parlato.
PIETRO Pensa alla mia faccia sui
giornali che succhia la tetta della prostituta… non
ci pensi vero?
GLORIA Lo hai
detto tu prima che vuoi aiutarmi… Comunque niente
Monica dentro questa casa sarebbe uno scandalo.
Meglio l’albergo con la prostituta.
PIETRO Per me non cambierebbe nulla, porco
in albergo o a casa… anzi sì, con Monica ci si
potrebbe ricamare una storia di amanti. Sarebbe più
credibile.
GLORIA Appunto, non
voglio. Finché sono qui quella non te la scopi
dentro questa casa.
PIETRO Ti ricordo che sei tu
che vuoi divorziare, io sto solo trovando un modo
per convincere il giudice.
GLORIA
Lo sai bene che lo faccio per noi. Purtroppo come
moglie e marito abbiamo fallito da tempo.
PIETRO Oh sì certo che me ne sono
accorto, specialmente i tuoi continui mal di testa.
GLORIA Appunto, quando eravamo
amanti le cose funzionavano. Ogni momento era buono
per far l’amore.
PIETRO Ci
credo eri sposata con quel mezzo uomo e mezzo
divano.
GLORIA E tu con quella
timorata da Dio, tutta casa e chiesa, mi sono sempre
chiesta come facevi a farci l’amore.
PIETRO Semplice! Perché aveva delle belle
tette.
GLORIA Sei ossessionato
cavolo! Mi sono sempre chiesta perché hai sposato
me, visto che arrivo a malapena ad una seconda
scarsa.
PIETRO Poi però è
successo anche a noi… Senza accorgersene abbiamo
cominciato a inventarci scuse.
GLORIA
Anche tu sei diventato mezzo uomo e mezzo divano.
Sarà stato per la mia misura del seno?
PIETRO Tu sei meravigliosa a prescindere.
GLORIA Dovevamo provarlo sulla
nostra pelle, ora sappiamo che non dipende dalle
persone e né dalle tette, ma dal matrimonio stesso.
PIETRO Però una cosa mi sfugge, ma
perché vuoi divorziare? Sarebbe bastato vivere in
due case diverse ed avere due vite indipendenti.
GLORIA Parli come se non avessimo
provato di tutto. Neanche la storia con Claudio ti
ha smosso.
PIETRO Ma come si fa
ad essere gelosi di quel grigiore apatico
semivivente?
GLORIA Smettila,
comunque come vedi non cambia nulla perché sei
sempre mio marito.
PIETRO Tu
dici che il divorzio è l’unica salvezza? Funzionerà?
GLORIA Funzionerà nel momento in
cui io e te non ci sentiremo più legati e l’amore
non sarà un atto dovuto.
PIETRO
Hai in mente qualcosa vero?
GLORIA
Per essere di nuovo amanti e complici dobbiamo
scrollarci di dosso ogni sicurezza, vivere in un
continuo precario equilibrio. Del tipo: “Cosa starà
facendo ora?” “Mi starà pensando?” “Perché non mi
chiama?” “Sarà uscito sicuramente con un’altra
persona…”
PIETRO E se poi
succede veramente?
GLORIA Beh
stiamo divorziando no? Ovvio che succede, ma stiamo
divorziando per stare insieme, mica per
allontanarci. Per rivivere l’attimo, il gusto dei
cinque minuti rubati…
PIETRO Già
gli amanti per definizione amano nel momento in cui
tradiscono.
GLORIA Certo,
quello in un certo senso già lo facciamo, ma noi
andremo oltre perché saremo consapevoli e tradiremo
prima di tutto noi stessi, quello che siamo ora,
tradiremo il divano, la televisione, la noia,
l’abitudine, questa terrazza, questo panorama sempre
uguale. Ci metteremo a nudo, scarteremo tutto il
grigiore che ci rende opachi ed io sarò l’amante
perfetta, quella che dedica ore a prepararsi per il
proprio uomo, per essere una donna affascinante e
desiderata ai tuoi occhi, quella che brami e
vorresti sempre con te, ma questo non sarà possibile
perché non sarò tua moglie e qualcuno ci impedirà di
farlo.
PIETRO Tesoro sono
scettico lo sai, tu lo descrivi come un gioco, ma
non sarà così…
GLORIA Pensa
solo a quando ci rincontreremo, tu mi corteggerai,
oppure sarò io a sedurti. Un ristorante romantico
dove si incontrano gli amanti, il mio nuovo trucco,
il vestito che non conosci. Tesoro niente sarà più
scontato. Pensa ai nostri momenti intimi, alla
nostra prima volta, non è magnifico? Magari avrai
timore di baciarmi, prenderai tempo, mi dirai che
sono bella.
PIETRO Ci proverò
senz’altro.
GLORIA Ed io ti dirò
che sono sposata, che tutto quello che vedi non è
tuo. Di sicuro dovrai sudare sette camice.
PIETRO Ma lui ne è al corrente?
GLORIA A lui serve una donna per
non perdere l’eredità, punto. E poi se avesse voluto
trovare l’amore, non sarebbe certo venuto da me.
Comunque non sa nulla, anche perché se ne fosse al
corrente finirebbe il nostro gioco.
PIETRO Ed io?
GLORIA
Senti ne basta uno ad essere impegnato per essere
amanti, dove sta scritto che occorre essere entrambi
sposati?
PIETRO Ma avrò molto
tempo libero e qualche sera potrò anche sentirmi
solo… no?
GLORIA E poi scusa c’è
sempre Monica la tua segretaria, lo hai detto tu che
accetterebbe volentieri le tue avances per farti
compagnia.
PIETRO Sì vabbè, ma
dopo che le ho ciucciato le tette che ci faccio?
GLORIA Beh sarà un modo concreto
per desiderarmi, come quando stavi con quella
timorata di Dio!
PIETRO Quindi
fammi capire, tu ti sposerai, avrai la tua villa con
cinque bagni, l’autista, il cameriere, la governante
ed io rimarrò su questa terrazza a guardare questo
panorama o al meglio a parlare di gossip e moda con
Monica?
GLORIA Se tieni a me, mi
sembra il minimo che tu possa fare. Pensa alle
nostre telefonate rubate, ai sospiri, ai sussurri,
alle volte che faremo l’amore per telefono, magari
io chiusa in uno dei cinque bagni, mentre lui è in
sala a vedere la tv, non è fantastico?
PIETRO Sì, ma con lui ci farai l’amore…
GLORIA Se fossi al posto tuo lo
spererei, altrimenti come farei a desiderarti.
PIETRO Sarà come i primi tempi
quando ci siamo conosciuti vero?
GLORIA
Pensa ai dettagli, alla spallina che cala, al
profumo nuovo, al rossetto che ammicca, anzi no
pensa solo a quanta passione ci sarà tra noi quando
mi concederò di nuovo a te.
PIETRO
Sei molto convincente… Lo sai vero?
GLORIA Dai, non perdiamo tempo, scendi e
fatti una passeggiata lungo il viale, anzi no, se ti
scoccia abbordarla in strada, vai su un sito di
escort, prendi la prima a caso e dalle un
appuntamento nel motel più vicino.
PIETRO Dici ora?
GLORIA
E quando? Domani stesso andrò dal giudice. Già
immagino la sua faccia quando vedrà le foto
compromettenti.
PIETRO Già… io
che ciuccio la tetta…
GLORIA
Perché un bell’amplesso no? Tu di spalle e lei con
le gambe aperte!
PIETRO Mi
vengono i brividi…
GLORIA E
perché mai tesoro?
PIETRO Lo
sai vero che è un gioco rischioso. E se ti perdo per
sempre?
GLORIA Beh forse non te
ne rendi conto, ma già mi hai persa, credi che avrei
accettato la proposta di Claudio se tutto fosse
andato a gonfie vele tra noi?
PIETRO
Si ma almeno ora siamo ancora sposati.
GLORIA Credimi la separazione è l’ultima
nostra speranza.
PIETRO Non è
facile comunque.
GLORIA
Tranquillo, starà a noi riconquistarci e per il
momento è solo un banale divorzio.
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Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
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