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Adamo Bencivenga
Le castagne dal fuoco
Photo Daria Klepikova
...
.ROMA ORE 23,15 VENERDI SERA
MICHELE E GIOVANNA SONO NELLA LORO CAMERA DA LETTO.
GIOVANNA Hai lavorato tanto
questa settimana?
MICHELE Sono
stanchissimo. Luca dorme?
GIOVANNA
Non ho fatto in tempo a leggere la prima riga della
favola ed è crollato. Ma dimmi di te, ti vedo
strano, cos’hai?
MICHELE Te l’ho
detto sono stanchissimo. È stata una settimana
tremenda di lavoro. Ora finalmente mi voglio
riposare.
GIOVANNA Non sei
venuto neanche a dare il bacio della buonanotte a
tuo figlio e non lo vedevi da una settimana.
MICHELE Giovanna non ricominciare
ti prego. Non ho niente cazzo. Come te lo devo dire?
Sei tu che sei strana.
GIOVANNA
Io, e perché mai? È successo qualcosa a Milano?
MICHELE Lasciami stare.
GIOVANNA Ma perché mi tratti così?
MICHELE Sei appiccicosa, vuoi
sapere tutto.
GIOVANNA Solo
perché mi preoccupo di te?
MICHELE
Lo sai benissimo che tra noi le cose non vanno bene
da tempo.
GIOVANNA E con questo?
Se ti è successo qualcosa puoi parlarmene se vuoi.
MICHELE Prima ero solo stanco ora
invece mi hai fatto incazzare e non ho più sonno.
GIOVANNA Sento che ti è successo
qualcosa…
MICHELE Ancora?
GIOVANNA Ti dà fastidio che mi
interessi di te?
MICHELE Sei
l’ultima persona che potrebbe risolvere i miei
problemi ora.
GIOVANNA Allora
c’è qualcosa, avevo intuito bene!
MICHELE
Sì, ma non ti riguarda.
GIOVANNA
Come non mi riguarda? Sono tua moglie, te lo sei
dimenticato?
MICHELE Oh sì
certo, sei mia moglie solo quando ti pare.
GIOVANNA Dimmi cos’hai.
MICHELE Vuoi davvero saperlo?
GIOVANNA Mi sembra ovvio…
L’UOMO SI
APPOGGIA ALLA SPALLIERA DEL LETTO E SI ACCENDE UNA
SIGARETTA.
GIOVANNA Come te lo
devo dire che non mi va che fumi in casa?
MICHELE Non rompere le palle, vuoi
saperlo o no?
GIOVANNA È
successo qualcosa a lavoro?
MICHELE
Macché lavoro! È successo che sono stato con
un’altra. Capisci? Sono stato a letto con un’altra
che non sei tu! Contenta ora?
GIOVANNA
Perché me lo dici?
MICHELE
Perché tu hai insistito. Sei snervante come una
goccia cinese!
GIOVANNA Potevi
non dirmelo, evidentemente ne avevi bisogno.
MICHELE Non ti incazzi ora?
GIOVANNA Come vedi sono calmissima,
in un certo senso me lo aspettavo, ma ora prima
voglio sapere… Perché lo hai fatto?
MICHELE Ma che domande sono? È successo,
l’ho fatto.
GIOVANNA Questo l’ho
capito, ma volevo sapere se in qualche modo la causa
sono io o il nostro rapporto.
MICHELE
Tu non sei il culo del mondo! Le cose succedono
anche senza di te! Cazzo è successo!
GIOVANNA Non c’è alcun bisogno di urlare.
MICHELE Mi piaceva e ci ho scopato,
contenta adesso?
GIOVANNA E ora?
Perché sei così aggressivo? Sei pentito?
MICHELE Non sono aggressivo te lo sto
semplicemente dicendo.
GIOVANNA
Urli, sbraiti come se fossi stata io a confessarti
un mio tradimento.
MICHELE Fammi
dormire. Forse non sono nello stato d’animo di
parlare. Devo riflettere.
L’UOMO SPEGNE LA
SIGARETTA, LA LUCE E SI RIMETTE DISTESO.
GIOVANNA Eh no mio caro, prima ti scarichi
la coscienza, mi fai male e ora vuoi dormire?
MICHELE Male? E da quando in qua
stai male per me?
GIOVANNA Sono
sempre tua moglie e ti assicuro non fa piacere
essere preferita ad un’altra. Indipendentemente da
tutto.
MICHELE Cosa vuoi sapere?
GIOVANNA Chi è, come si chiama, la
conosco?
MICHELE Fai delle
domande stupidite ti rendi conto? Ma che importanza
vuoi che abbia, comunque non la conosci, si chiama
Anna. Sei contenta ora?
GIOVANNA
Mi chiedo ma se tutto questo non ha nessuna
importanza per te perché allora me lo hai detto?
MICHELE Perché ci sto male.
GIOVANNA Allora sei pentito di
avermi tradita?
MICHELE Non sono
pentito, è successo. Forse non ci sto neanche male,
ma mi dispiace, ora che te l’ho detto, che tu stia
male a causa mia.
GIOVANNA
Tranquillo non ho bisogno della tua commiserazione.
Comunque dimmi come l’hai incontrata, come siete
arrivati in confidenza, sono domande lecite per
capire e non mi dire che sono stupide!
MICHELE È una collega. Ci siamo ritrovati
martedì sera, dopo una cena di lavoro nella mia
stanza d’albergo.
GIOVANNA La
fai troppo facile! Secondo te una donna va nella
stanza d’albergo di un collega che conosce da poco e
come per incanto ci fa l’amore. Ma a chi vuoi darla
da bere?
MICHELE Ok prima
abbiamo parlato per ore nella hall e poi ci siamo
andati intenzionalmente, va meglio così?
GIOVANNA Hai parlato di noi?
MICHELE Ovvio.
GIOVANNA
E lei immagino che sia stata amorevolmente
comprensiva.
MICHELE Non essere
sarcastica. Mi ha semplicemente ascoltato.
GIOVANNA Scopa bene?
MICHELE Boh, e che ne so, abbiamo scopato
punto.
GIOVANNA Così in maniera
meccanica?
MICHELE Senti non ti
devo spiegare io com’è una scopata. Sei abbastanza
maggiorenne!
GIOVANNA Ma ti è
piaciuto?
MICHELE Sì, no ma non
è questo il punto.
GIOVANNA E
qual è allora?
MICHELE Che dopo
l’amore ho avuto l’esigenza di dirtelo.
GIOVANNA Brutta cosa questa! Allora ti sei
innamorato?
MICHELE Oggi non
volevo tornare a Roma.
GIOVANNA
Volevi passare il week end a Milano?
MICHELE Volevo stare con lei.
GIOVANNA Ma lei è sposata, single,
fidanzata?
MICHELE Ha 24 anni,
esce da una brutta storia, ma ora è single. È una
ragazza seria e dolcissima.
GIOVANNA
Oh certo così dolce che si fa scopare dagli uomini
sposati e così seria che non ha perso tempo ad
allargare le cosce.
MICHELE Non
essere cinica. Può succedere di prendere una
sbandata…
GIOVANNA No, non può
succedere e poi se ciò che mi hai raccontato è vero
una donna non va a letto la prima volta che incontra
un uomo.
MICHELE Tra noi c’era
già una certa confidenza.
GIOVANNA
Non giustificarla ti prego e per quanto ti riguarda
ricordati che sei padre ed hai dei doveri verso tuo
figlio.
MICHELE Cosa c’entra
Luca ora?
GIOVANNA Con questa
storia non dimostri di essere un buon padre e poi
sei stato tu ora a dirmi che non volevi tornare a
casa.
MICHELE Ti ho solo detto
che sono confuso ed ho bisogno di aiuto.
GIOVANNA Ah pure... E poi sarei io ad
essere il culo del mondo! Or ora mi hai confessato
di avermi messo le corna e adesso vuoi la mia
comprensione?
MICHELE Ti prego,
ho voglia di baciarti, di stare tra le tue braccia.
Consentimelo almeno una volta!
GIOVANNA
Hai già una madre!
MICHELE Ma io
voglio te.
L’UOMO CERCA DI ABBRACCIARLA.
GIOVANNA Ma sei matto? Allontanati
cazzo! Mi fai schifo.
MICHELE
Dai ti prego.
GIOVANNA Smettila!
LA DONNA SI ALZA VA IN BAGNO E VOMITA. DOPO
CINQUE MINUTI TORNA.
MICHELE
Cos’hai stai male? Mi dispiace tanto.
GIOVANNA Non preoccuparti per me.
MICHELE Cazzo, non dovevo dirtelo.
Dai dimmi cos’hai?
GIOVANNA Sono
incinta.
MICHELE Come incinta?
GIOVANNA Volevo comunicartelo in
altro modo, ma non mi hai dato la possibilità.
MICHELE E ora?
GIOVANNA
Adesso sono io che lo chiedo a te!
MICHELE Mi stai dicendo che avremo un altro
figlio? Sono contento, ho le lacrime agli occhi,
sinceramente…
LUI DI NUOVO CERCA DI
ABBRACCIARLA
GIOVANNA Ti ho
detto che sono incinta e di allontanarti. Non ti
credo più.
MICHELE Cosa vuoi
che faccia?
GIOVANNA Devi
andartene, non puoi dormire nel mio letto anzi non
puoi stare dentro questa casa!
MICHELE
Ma sei pazza? Io ti amo!
GIOVANNA
Mi ami? Sei falso ed io non sono una ragazzina come
quella che ti sei scopato.
MICHELE
Ti supplico non essere così dura con me!
GIOVANNA Confessi di avermi tradita e
neanche mi chiedi scusa! Non credo che tu voglia il
mio perdono. Se fosse stata solo una scopata avrei
potuto capirti, ma non credo che le cose stiano in
questi termini. Sbaglio? Dimmi la verità da quanto
dura questa storia?
MICHELE Te
l’ho detto, l’ho incontrata martedì e…
GIOVANNA Non ti credo. Non si confessa mai
una scappatella tanto meno si mette in discussione
un matrimonio… a meno che tu non sia un deficiente
nato, ma non lo sei. Da quanto dura?
MICHELE Da due anni.
GIOVANNA
Cazzo! Altro che una semplice scopata allora!
MICHELE Lei mi sta dando il
cordoglio, vuole che chiarisca la mia situazione con
te.
GIOVANNA Tradotto, vuole che
mi lasci immagino.
MICHELE Beh
sì, dice che una relazione clandestina come la
nostra non ha futuro.
GIOVANNA
E tu?
MICHELE Come vedi ho preso
tempo.
GIOVANNA Sei felice?
MICHELE Volevo che tu lo sapessi.
GIOVANNA Volevi solo alleggerirti
la coscienza.
MICHELE Non è vero
io ti amo
GIOVANNA Ma come fai a
dire queste cose?
MICHELE È vero
amo te ed amo lei.
GIOVANNA
Senti una esclude l’altra. Non è possibile amare due
persone allo stesso modo.
MICHELE
Ora che lo sai, per me sarebbe più facile.
GIOVANNA E la bella Anna cosa ne
penserebbe? Si accontenterebbe che io so?
MICHELE Beh no, ma potremmo vivere
la nostra storia alla luce del giorno. Sono mesi che
vuole presentarmi ai suoi genitori.
GIOVANNA Michele sei davvero ridicolo! Mi
fai pena.
MICHELE Non voglio
perderla e comunque tu sei sempre la madre di mio
figlio.
GIOVANNA Quindi come
penseresti di organizzarti, passeresti due giorni
con me e cinque con lei? E a Natale e Capodanno
tireresti la monetina?
MICHELE
Del resto sono oltre dieci anni che io e te ci
vediamo solo nei weekend. Cosa cambia se passo le
notti da solo in uno squallido albergo o mi vedo con
qualcuno?
GIOVANNA Dimostri di
avere meno anni di lei, del resto Dio li fa e poi li
accoppia.
MICHELE Per te e
nostro figlio non cambierebbe niente. Ed io non
voglio perderti.
GIOVANNA Comoda
come situazione.
MICHELE Non è
comoda per niente credimi!
GIOVANNA
Avete già una casa?
MICHELE No,
alle volte resta con me in albergo, ma i genitori le
fanno storie.
GIOVANNA Ah ecco
ora capisco. Quindi se io sapessi diventerebbe tutto
più semplice.
MICHELE Vuole che
vada a vivere nella villa dei suoi genitori.
GIOVANNA Oh mio caro, si mette
molto male per te allora. Anche perché Luca te lo
farei vedere solo in fotografia!
MICHELE
Giovanna ti prego, non voglio che tu mi proibisca di
vedere il bambino.
GIOVANNA E se
anche io avessi un amante? Non ci hai mai pensato?
In fin dei conti passo cinque giorni da sola tutte
le sante settimane. Cosa ne penseresti? Ci staresti?
L’UOMO NON RISPONDE.
GIOVANNA
Come reagiresti?
MICHELE Non lo
so.
GIOVANNA Come vedi sono
ancora piacente e non credere che non abbia
corteggiatori.
MICHELE I
corteggiatori non sono amanti.
GIOVANNA
Povero scemo!
LA DONNA SORRIDE AMARAMENTE.
GIOVANNA La nostra situazione è
penosa da tempo. Credi che non ci abbia pensato che
tu potessi avere un’altra? Mi fai così cretina? Una
donna lo sente sai.
MICHELE E
perché non me lo hai detto?
GIOVANNA
Ognuno reagisce a proprio modo.
MICHELE
E tu come hai reagito?
LA DONNA RIFLETTE UN
ATTIMO.
GIOVANNA Sai cosa penso?
Che non mi sorprende il fatto che tu mi abbia
confermato di avere un’amante, cosa di cui ho sempre
sospettato, ma il fatto di non esserti chiesto come
faccio ad essere incinta, visto che sono oltre due
mesi che non onori questa tavola.
MICHELE
E quindi? Forse sei tu che devi dirmi qualcosa
allora.
GIOVANNA Da quando ho
iniziato ad ipotizzare che potessi avere un’altra
donna non ho fatto che piangere, ero distrutta, non
mi davo pace. Passavo notti insonni. E tu ti
dimostravi tranquillo e insensibile. Non ti sei mai
chiesto perché ti telefonassi a tutte le ore della
notte? Oppure per quale motivo ti facessi tutte
quelle domande quando tornavi a casa? Ma tu mi
rispondevi freddamente quasi infastidito. Mi
ripetevi come un mantra: “Sono stanco non ho voglia
di parlare.”
MICHELE E quindi?
GIOVANNA Michele, mi conosci no?
Sono una donna orgogliosa e mai ti avrei chiesto se
avessi avuto un’altra. Non volevo assolutamente
mettermi alla pari di qualche puttanella.
MICHELE Anna non è una puttanella.
GIOVANNA Chiamala come vuoi, ora
non mi interessa più.
MICHELE E
poi?
GIOVANNA Tu non puoi
immaginare quante possibilità ti abbia dato. Quando
tornavi mi vestivo carina per te e nonostante avessi
l’umore sotto le scarpe cercavo di essere comunque
brillante e leggera. Ma poi tu ripartivi ed io mi
sentivo più sola di prima.
MICHELE
Ok ho capito, ma poi cosa è successo?
GIOVANNA Desideravo con tutta me stessa
reagire, mi guardavo allo specchio e mi convincevo
che non ero ancora una donna da buttare. Insomma
pian piano mi sono convinta che la strada del mio
benessere non sarebbe più passata per te. Certo
desideravo avere un po’ di compagnia, avere qualche
attenzione, non sentirmi inutile. Sinceramente non
pensavo ad una storia, ma…
MICHELE
Hai incontrato qualcuno?
GIOVANNA
Quando una donna è in quel tipo di stato d’animo il
destino l’aiuta sempre.
MICHELE
Chi è?
GIOVANNA È un nuovo
inquilino, tu non lo conosci, abita all’ultimo
piano, è il figlio di Manna, l’ingegnere morto un
anno fa. Lo incontravo ogni giorno sulle scale,
dapprima ci salutavamo soltanto, poi un giorno in
ascensore ci siamo parlati e lui tra le altre cose
mi ha chiesto se fossi single. Io ho risposto che
non lo ero, ma come se lo fossi stata.
MICHELE Immagino che non si sia fatto
scappare la preda…
GIOVANNA Da
quel giorno i nostri incontri non sono stati più
casuali. Abbiamo iniziato a vederci lontano da qui
nelle ore in cui Luca era a scuola. Tra noi si è
creata una piacevole complicità fatta di sottintesi
e di dico e non dico. Insomma te la faccio breve, le
cose erano nell’aria e circa tre mesi dopo dal primo
incontro ho preso tutto il mio coraggio invitandolo
una sera a casa.
MICHELE
Immagino che lui abbia accettato immediatamente.
GIOVANNA Ho aspettato che Luca
dormisse, poi gli ho mandato un messaggio, abbiamo
cenato in sala e poi siamo andati in camera da
letto. Sì Michele, nel nostro letto, proprio qui
dove siamo ora io e te! Non ci crederai, ma mai mi
ero sentita bella, desiderata, apprezzata e
soprattutto donna come quella sera. Alla fine è
successo, ma è anche successo quello che non doveva
succedere.
MICHELE Spiegati!
GIOVANNA Ebbene sì Michele, tu non
sei il padre di questa creatura che porto in grembo,
non sapevo come dirtelo, sono settimane che mi
struggo arrovellandomi il cervello e pensando a come
dirtelo. Ne ho pensate tante, sai, anche nel farti
credere che fossi tu il padre anticipando di un mese
la gravidanza. Te lo saresti meritato! Ma adesso
però devo solo dirti grazie perché stasera sei stato
tu a togliermi le castagne dal fuoco |
Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
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