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RACCONTO D'AUTORE 
Adamo Bencivenga
SCARPE ROSSE
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Photo Viacheslav Potemkin
GEORGE ENTRA IN CASA, SI
TOGLIE IL SOPRABITO E IL CAPPELLO, POGGIA LA
VENTIQUATTRORE SULLA SEDIA. SUA MOGLIE SARA È SEDUTA SUL
DIVANO, STA LEGGENDO DISTRATTAMENTE UNA RIVISTA DI MODA.
George: Come è stato il tuo pomeriggio tesoro? Sara:
Sai che oggi è giovedì? George: Eh sì che lo so, il
tuo giorno libero… È venuto lui il tuo amante vero?
Sara: Sì certo. George: Sento ancora l’odore di
incenso in casa… Sara: Non ti sfugge niente… ma sai
lui adora questa fragranza.
GEORGE VA VERSO IL
MOBILE BAR. George: Tesoro, vuoi che ti prepari un
cocktail prima di cena? Sara: Oh grazie sei gentile.
Ne ho davvero bisogno. George: Hai l’aria stanca
Sara. Preparo qualcosa di forte? Sara: Oh no ti
prego, preparami qualcosa di molto amaro, ma poco
alcolico. George: Abbiamo pompelmo? Sara: Sì è nel
frigo. George: Faccio in un attimo e poi mi siedo
vicino a te. Sara: Sì dai ho bisogno di coccole. E tu
tesoro? Come è andata la tua giornata? George: Queste
sono giornate frenetiche, dobbiamo consegnare un
progetto per fine settimana. Sara: Ti sei stancato
molto? George: Direi proprio di sì, ora però ho solo
voglia di stare insieme a te e non pensare al lavoro
fino a domattina. Sara: Sai… alle volte mi domando
come farei senza di te! Sono una donna fortunata vero?
George: Sono felice sai? Ma oggi però, non so per quale
motivo, pensavo che mentre tu passi il pomeriggio con
lui, io sono lì in quella stanza asettica e grigia
lontano dalle tue gioie e dal tuo piacere…
LA
DONNA SORRIDE Sara: Che cucciolo che sei! Ma sai,
credo che sia nelle cose che tu debba essere distante da
me in quei momenti. George: Oh, sì certo, era solo un
pensiero bizzarro, forse inopportuno. Sara: Direi
strano tesoro, non mi avevi mai confidato questa cosa…
George: Dai è solo una constatazione, comunque ho sempre
desiderato chiedertelo… Sara: Cosa? George: Se
anche tu senti questa distanza. Sara: Amante e marito
non sono mai la stessa persona, quindi… George: Sì,
ma a volte mi fa strano pensare di essere così distante
da te nei tuoi momenti più intensi. Sara: Sono tua
moglie tesoro e per definizione tu vuoi il mio bene… e
quindi anche il mio piacere indipendentemente da tutto.
George: Non ho mai pensato il contrario amore. Sara:
Comunque sì a volte ci penso anche io. George: Ossia?
Pensi a me che sono in ufficio mentre tu stai col tuo
amante? Sara: Sì, ma in senso positivo… e penso che
questa cosa ci renda magicamente complici. George: Mi
usate nei vostri giochi? Sara: A volte è successo.
George: Quindi non sono completamente messo da parte…
Sara: Amore io non ti ho mai escluso. Sei sempre nei
miei pensieri, come potrei dimenticarmi di te anche per
un solo istante? George: Non è questione di essere
dimenticato, ma di preferenze. Sara: Io ti amo ed è
molto di più di una semplice preferenza. E poi come vedi
lo faccio in casa, non ho segreti per te. George: Lo
so, ma preferisci far l’amore con lui. Sara: Non
essere ridicolo. Saresti geloso se quando sto poco bene
chiamo il medico? George: Assolutamente no. Sara:
Eppure il medico non lo amo, ma è solo funzionale in
certi momenti. George: Sì ok capisco cosa vuoi dire,
ma il tizio che viene qui il giovedì non ti cura…
Sara: Dici? George: Sì ma comunque non sono io il tuo
amante… Sara: Non ti vorrei come amante tesoro, tu
sei mio marito. Ogni persona ha la sua mansione. Tutti
siamo venuti al mondo per avere un ruolo. George:
Credi sia una mansione fare l’amore? Sara: Non potrei
chiamarla altrimenti, comunque tesoro mio, io ti amo.
L’UOMO SI SIEDE E PORGE IL BICCHIERE ALLA DONNA
George: E allora se è solo una mansione perché hai messo
quelle scarpe rosse? Hanno il tacco altissimo. Sono
nuove vero? Non le avevo mai viste. Sara: Sì sono
nuove e le ho messe per sentirmi bella e attraente. Con
queste indosso mi sento più sicura… George: Come vedi
allora non è solo una questione pratica, serve anche a
rigenerare il tuo spirito. Sara: Credo che le cose
vadano di pari passo. Altrimenti a cosa servirebbe fare
l’amore? Comunque scusami. George: Che significa
scusami? Sara: Ora le tolgo. George: No… ti prego
non toglierle, ti stanno bene, mi spiace solo che per
chissà quale distrazione ti sei dimenticata di dirmi di
averle comprate. Sara: Ma tesoro le ho comprate per
farci l’amore, non credevo che ti interessassero.
George: Eh già le hai comprate per lui... Sara:
Dovresti apprezzare la mia sincerità, in fin dei conti
avrei potuto toglierle prima del tuo ritorno, non credi?
George: Certo la sincerità è la sincerità ed è
essenziale per un matrimonio sano. Sara: Noi siamo
una coppia felice perché siamo sinceri e non ci siamo
mai nascosti nulla. George: A parte le scarpe rosse…
Sara: Dal modo con cui le guardi credo che piacciano
anche a te. George: Direi sono quasi irresistibili.
Spero che lui ti abbia fatto i complimenti. Sara: Ad
un amante non sfugge mai alcun dettaglio. George:
Già, al contrario dei mariti che sono molto distratti.
Sara: Tu però sei un marito speciale, le hai notate
subito, ed io voglio essere una moglie speciale quanto
te. George: Credi che gli altri se sapessero ci
invidierebbero? Sara: Oh non lo so, in caso ci
riterrebbero una coppia quanto meno bizzarra. George:
E il tuo amante cosa ne pensa? Sara: Lui non
immaginerebbe mai che tu ne sia al corrente. Pensa che
prima di bussare fa tre volte il giro dell’isolato.
George: Che buffo. Alle volte penso quanto sia dura la
vita dell’amante… Sara: Sì vero, ma l’importante è
che lui non sappia che tu sai. George: Perché? Si
arrabbierebbe? Ti lascerebbe? Sara: Lui trova
eccitante sapere che sono una donna sposata e tu un
cornuto inconsapevole. Sai mentre facciamo l’amore me lo
ripete spesso. Per questo ti dico che sei sempre
presente nei miei pensieri e nei nostri giochi.
George: Quindi se lui sapesse che io so, non sarebbe la
stessa cosa? Sara: Sarebbe tutto più piatto. Del
resto intrigo, complicità, segretezza, peccato sono
tutti elementi che concorrono alla riuscita di un buon
sesso trasgressivo e a una passione sfrenata. George:
A volte mi chiedo cosa accadrebbe se decidessi di
tornare a casa prima del previsto e ovviamente fingermi
sorpreso. Sara: Non lo farai vero? George: Quando
sono in anticipo di solito passo in libreria, vado ad
una mostra o mi faccio una lunga passeggiata. Mi conosci
non invaderei mai la tua privacy. Sara: Grazie amore,
so che non mi tradirai mai. Comunque lui è tranquillo
perché sa che tu sei preciso come un orologio, anche se
è sempre dispiaciuto quando deve andare via prima del
tramonto.
L’UOMO SI ALZA, APRE LA FINESTRA E SI
ACCENDE IL SUO UNICO SIGARO DELLA GIORNATA George:
Stasera il cielo si è tinto di un magnifico rosso
magenta. Sara: È meravigliosamente romantico non
trovi? George: Oggi mi chiedevo, ma non si annoia mai
con te? In fin dei conti, anche voi vivete una certa
routine, tutti i santi giovedì ormai da anni… Sara:
Perché mai si dovrebbe annoiare? Mi trova una donna
brillante e affascinante, disponibile e vogliosa al
punto giusto. George: Sì, ma hai comprato quelle
scarpe rosse e credo che tu lo abbia fatto per ravvivare
la situazione o sbaglio? Sara: La situazione è già
calda di per sé, non puoi immaginare quanto lui mi
desideri! Quando entra in questa casa mi riempie di baci
e ti assicuro non perde un istante per avermi tra le sue
braccia. George: Nessun uomo ti resisterebbe tesoro,
ma credo che a lungo andare uno possa stancarsi. Per
come sono fatto io mi sarei già stufato a morte. Deve
essere piuttosto deprimente fare l’amore a comando.
Sara: Tu non lo conosci, fidati, è una persona molto
disponibile e si adatta facilmente. George: E cosa ne
pensa di me? Sara: Ti rispetta come marito tradito.
George: Mi commuove questa cosa, non credevo che in
età avanzata avrei apprezzato il giudizio dell’amante di
mia moglie. Sara: È molto dolce e affettuoso, trasuda
amore da tutti i pori. E poi fa l’amore divinamente!
George: Godi molto tesoro? Sara: Quando siamo in vena
facciamo fiamme e fuoco insieme. Il mio è un orgasmo
ripetuto senza sosta. Peccato venga subito il tramonto.
George: Allora potrei farmi un altro giro o vedere
un’altra mostra. Sara: No no, va bene così, lo so che
lo faresti per me, ma ti assicuro è sufficiente.
George: Urli? George: Abbastanza e non ne potrei fare
a meno. George: Comunque fai attenzione a non farti
sentire dai vicini. Sara: Sono anni tesoro che va
avanti questa situazione. La portiera sa che è mio
fratello, non credo sia corse voci su di noi. Stai
tranquillo. George: Mi hai detto che anche lui è
sposato vero? Sara: Sì certo. Anche lui deve fare
attenzione alla sua rispettabilità.
L’UOMO SI
RIACCOMODA SUL DIVANO, LA DONNA LO GUARDA ATTENTAMENTE
Sara: Ma perché questa sera stiamo parlando di lui? Di
solito parliamo d’altro e ti comporti come fosse un
normale giorno della settimana. George: Vuoi sapere
la verità? Da quando sono entrato ho notato qualcosa di
insolito. Sara: Ti riferisci alle mie scarpe rosse?
George: No, no tesoro, non mi riferivo alle tue
meravigliose scarpe. Diciamo che mi sembri un po’ giù,
come se oggi qualcosa non fosse andato per il verso
giusto. Ti vedo stanca amore, ti sei affaticata molto?
Sara: Ma no, non sono stanca, anzi, sto benissimo
grazie. George: Ma scusa avete fatto l'amore o no?
LA DONNA RIMANE UN ATTIMO IN SILENZIO, POGGIA IL
BICCHIERE SUL TAVOLINO DI MARMO Sara: Ogni tanto
capitano delle giornate storte. George: Che significa
storte? Sara: Vuoi davvero saperlo? George: Sono
io che te lo sto chiedendo. Sara: Oggi non abbiamo
fatto l’amore. George: Allora non sei stanca, sei
triste… Sara: Non direi triste, ma preoccupata, alle
volte penso di non essere all’altezza. George: È
stato lui a non volerlo fare? Sara: Abbiamo iniziato
come al solito, lui era molto passionale, ci siamo
distesi su questo divano, ma poi nel momento più bello
si è fermato dicendomi che aveva un dolore alla schiena,
però io so che non era vero. George: Non era
eccitato? Sara: Poco. Diciamo che non era vigoroso
come al solito ed ha preferito smettere. George: Come
te ne sei accorta? Sara: Conosco il suo pene da anni
vuoi che non noti certe differenze? George: Mi
spiace, ma di solito gallina che non becca ha già
beccato. Sara: Lui giura che sono la donna più
seducente che abbia mai conosciuto. George: Quindi
nonostante le scarpe rosse non ha onorato la tavola, mi
sembra strano. Sara: Non era mai successo. George:
Più che triste dovresti essere delusa allora. Sara:
Tesoro la mia mente va oltre e pensa che se non mi
trovasse più bella, potrebbero sorgere dei problemi.
George: Ti preoccupa? Sara: Mi preoccupo di noi
amore. Il nostro rapporto si basa anche su quello no?
George: Non ci avevo pensato… Forse perché credevo che
un amante fosse sempre efficiente o quanto meno rispetto
ad un marito avesse stimoli non indifferenti. Sara: È
un uomo come te George. George: No tesoro, lui è un
amante ed ha degli obblighi da rispettare. Sempre.
L’UOMO ACCAREZZA LA DONNA, MA È VISIBILMENTE
INFASTIDITO George: Povero amore. Hai desiderio vero?
Sara: Molto. George: Mi dispiace… spero che le cose
tra di voi migliorino. Sara: Speriamo… George: Mi
fa rabbia perché sei una donna molto bella e non
dovresti mai passare giornate come queste, chissà quanti
farebbero la fila per stare con te. Sara: Grazie
amore. George: Io sono fiero di te, sono orgoglioso
di essere tuo marito soprattutto quando torno a casa il
giovedì sera e ti vedo soddisfatta, allegra e piena di
vita. Sara: Davvero? George: Certo amore, quando
ti vedo così felice mi fai pensare a quanto io sia
fortunato ad avere una moglie come te, bella, felice e
appagata sessualmente. Sara: Ma lui non è una
macchina tesoro, può succedere. George: È già
successo? Sara: No ti ripeto, è la prima volta in
assoluto. Per questo sono preoccupata. George: Invece
a me questa cosa mi fa rabbia sai… Sara: Credi che
appagare una donna sia l'unica funzione di un amante?
George: Il nostro patto d’amore non prevede altro o
sbaglio? Sara: Lo sai anche tu che in un rapporto
continuativo si innescano altri fattori oltre al sesso.
George: Certo che ne sono consapevole, e qualunque essi
siano non devono assolutamente minare il nostro
rapporto. Sara: Non avercela con lui, potrebbe anche
dipendere da me, non credi? George: Senti mia cara,
io sono un marito che ha permesso all'amante di mia
moglie di entrare a piacimento nella mia casa e fare il
suo comodo. Quindi non tollero certe debolezze. Non
sopporto rientrare a casa e vederti triste e delusa.
Sara: Tu sei stato sempre molto compiacente. George:
Potrei non esserlo più e decidere che voi due mettiate
fine a questi incontri. Sara: Come fai a parlare
così? Non hai paura che questo potrebbe avere delle
ripercussioni su di noi? George: Appunto! Io ho
sempre tollerato questa situazione nella misura in cui
tu fossi appagata, ma sinceramente non ti ho mai detto
di essere felice. Sara: Ma io credevo… George: Non
essere egoista, quello che è piacevole per te, non
sempre lo è per me. Sara: Ti prego… George: Ti
prego cosa? Come vedi non è valso a niente essere
compiacente e soprattutto consapevole, anzi sai cosa ti
dico? Non voglio più che venga qui. Sara: Ma sei
folle tesoro? E cosa dovrei fare, cosa proponi?
George: Potete sempre farlo segretamente in un motel di
periferia. Magari in giorni diversi e non sempre il
giovedì pomeriggio. Sara: Cosa cambierebbe?
George: Cambia che non sarei consapevole. E se ti
dovessi chiedere cosa hai fatto durante la giornata tu
mi potresti inventarmi delle scuse, tipo che sei andata
a fare shopping o da tua mamma o a bere il thè con una
tua improbabile amica. Sara: No! Non voglio così,
sarebbe squallido e deprimente! Tu devi sapere anche se
lui non deve sapere che tu sai. George: Penso invece
che sia un'ottima soluzione, diventeremo finalmente una
coppia normale! Sara: La normalità non è mai stata
nelle nostre corde. George: Ed io non posso tornare a
casa dopo una giornata di lavoro e farmi carico del tuo
nervosismo. Non lo accetto capito! Sara: No ti prego,
lasciamo tutto così per ora. Tu mi ami vero? Dimmelo che
mi ami, e se vuoi il mio bene devi accettare questa
situazione e lui. George: Ma io non lo conosco! Lo
accetto nella misura in cui ti fa stare bene. Sara:
Ho paura tesoro, tu sai quanto sono importanti per me
questi pomeriggi. Senti, ti prometto che non succederà
più. George: E come fai a saperlo? Tesoro non doveva
accadere, punto e basta. E ora bisogna porci subito
rimedio. Sara: Capisco la tua rabbia, ma non puoi
abbandonare proprio ora! Ed io non rinuncio per nessuna
ragione alla mia femminilità. George: Tranquilla non
abbandono nulla, credo che tu abbia solo bisogno di
cambiare aria. Sara: Dici un altro amante? George:
Potrebbe essere un’ipotesi, no? Sara: No tesoro, non
ci siamo, ci ho messo tutta me stessa per abituarmi a
lui, con un altro dovrei ricominciare daccapo e
sinceramente non ho voglia. George: Ti capisco, la
sintonia è fondamentale, ma come vedi c’è anche il
rovescio della medaglia dell’assuefazione. Ma io ora
stavo pensando ad altro. Sara: A cosa pensavi tesoro?
George: Comunque sia per prima cosa dovresti prenderti
una pausa di riflessione. Sara: E cosa gli dico?
George: Che tuo marito ha scoperto la tresca. Semplice
no? Sara: E poi, rimango sola?
I DUE RIMANGONO
PER ALCUNI SECONDI IN SILENZIO George: Ecco ci sono.
Ma non so se ti faccia piacere. Sara: Cosa hai
pensato? Dai dimmelo, non mi tenere sulle spine.
George: Il giovedì pomeriggio potrei tornare prima dal
lavoro... Sara: Ossia? Non ti capisco. George:
Quando torno a casa… come dire… potrei farmi avanti io e
tu accogliermi come accogli il tuo amante. Sara: Vuoi
fare tu l’amore con me? Dici sul serio?
LA DONNA
È INCREDULA George: Potrebbe essere una soluzione.
Non trovi? Sara: Ma tu non sei il mio amante, tu sei
mio marito! Ed io e te abbiamo sempre pensato che le due
cose non andassero mai bene insieme. George: Ci
possiamo sempre provare. Sara: Lo abbiamo fatto
tesoro e con pessimi risultati. George: Perché
abbiamo sempre confuso i ruoli di marito e amante.
Sara: Ma un amante soddisfa la propria donna a
prescindere dalle reali capacità. È il concetto stesso
di amante che predispone la donna al desiderio.
George: È proprio questo il punto, occorre essere
bravissimi in modo da svincolarci dai nostri ruoli
primari. Sara: Dici che i ruoli di amante e marito
potrebbero essere distinti? George: Sta a noi tesoro.
Di sicuro sarebbe per noi una situazione quanto meno
trasgressiva. Sara: Ti rendi conto di quello che
dici? Vuoi davvero caricarti di doveri coniugali che non
assolvi da anni? George: Non sarebbero solo coniugali
e comunque tu potresti mettere queste meravigliose
scarpe rosse per me. Sara: Non dirmi che sono state
queste scarpe rosse a farti cambiare idea… Ti piacciono
tanto vero? George: Non lo nego, hanno risvegliato
in me un certo desiderio. Sara: Dici che funzionerà?
George: Dico.
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Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti è
puramente casuale..
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reserved
TUTTI I
RACCONTI DI ADAMO BENCIVENGA
© Adamo Bencivenga - Tutti i diritti riservati
Il presente racconto è tutelato dai diritti d'autore.
L'utilizzo è limitato ad un ambito esclusivamente personale.
Ne è vietata la riproduzione, in qualsiasi forma, senza il consenso
dell'autore
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