GEORGE ENTRA IN
CASA, SI TOGLIE IL SOPRABITO E IL CAPPELLO, POGGIA LA VENTIQUATTRORE SULLA
SEDIA. SUA MOGLIE SARA È SEDUTA SUL DIVANO, STA LEGGENDO DISTRATTAMENTE
UNA RIVISTA DI MODA.
George: Come è stato il tuo pomeriggio tesoro?
Sara: Sai che oggi è giovedì?
George: Eh sì che lo so, il tuo giorno
libero… È venuto lui il tuo amante vero?
Sara: Sì certo.
George:
Sento ancora l’odore di incenso in casa…
Sara: Non ti sfugge niente… ma
sai lui adora questa fragranza.
GEORGE VA VERSO IL MOBILE BAR.
George: Tesoro, vuoi che ti prepari un cocktail prima di cena?
Sara: Oh
grazie sei gentile. Ne ho davvero bisogno.
George: Hai l’aria stanca
Sara. Preparo qualcosa di forte?
Sara: Oh no ti prego, preparami
qualcosa di molto amaro, ma poco alcolico.
George: Abbiamo pompelmo?
Sara: Sì è nel frigo.
George: Faccio in un attimo e poi mi siedo vicino
a te.
Sara: Sì dai ho bisogno di coccole. E tu tesoro? Come è andata la
tua giornata?
George: Queste sono giornate frenetiche, dobbiamo
consegnare un progetto per fine settimana.
Sara: Ti sei stancato molto?
George: Direi proprio di sì, ora però ho solo voglia di stare insieme a te
e non pensare al lavoro fino a domattina.
Sara: Sai… alle volte mi
domando come farei senza di te! Sono una donna fortunata vero?
George:
Sono felice sai? Ma oggi però, non so per quale motivo, pensavo che mentre
tu passi il pomeriggio con lui, io sono lì in quella stanza asettica e
grigia lontano dalle tue gioie e dal tuo piacere…
LA DONNA SORRIDE
Sara: Che cucciolo che sei! Ma sai, credo che sia nelle cose che tu debba
essere distante da me in quei momenti.
George: Oh, sì certo, era solo
un pensiero bizzarro, forse inopportuno.
Sara: Direi strano tesoro, non
mi avevi mai confidato questa cosa…
George: Dai è solo una
constatazione, comunque ho sempre desiderato chiedertelo…
Sara: Cosa?
George: Se anche tu senti questa distanza.
Sara: Amante e marito non
sono mai la stessa persona, quindi…
George: Sì, ma a volte mi fa strano
pensare di essere così distante da te nei tuoi momenti più intensi.
Sara: Sono tua moglie tesoro e per definizione tu vuoi il mio bene… e
quindi anche il mio piacere indipendentemente da tutto.
George: Non ho
mai pensato il contrario amore.
Sara: Comunque sì a volte ci penso
anche io.
George: Ossia? Pensi a me che sono in ufficio mentre tu stai
col tuo amante?
Sara: Sì, ma in senso positivo… e penso che questa cosa
ci renda magicamente complici.
George: Mi usate nei vostri giochi?
Sara: A volte è successo.
George: Quindi non sono completamente messo
da parte…
Sara: Amore io non ti ho mai escluso. Sei sempre nei miei
pensieri, come potrei dimenticarmi di te anche per un solo istante?
George: Non è questione di essere dimenticato, ma di preferenze.
Sara:
Io ti amo ed è molto di più di una semplice preferenza. E poi come vedi lo
faccio in casa, non ho segreti per te.
George: Lo so, ma preferisci far
l’amore con lui.
Sara: Non essere ridicolo. Saresti geloso se quando
sto poco bene chiamo il medico?
George: Assolutamente no.
Sara:
Eppure il medico non lo amo, ma è solo funzionale in certi momenti.
George: Sì ok capisco cosa vuoi dire, ma il tizio che viene qui il giovedì
non ti cura…
Sara: Dici?
George: Sì ma comunque non sono io il tuo
amante…
Sara: Non ti vorrei come amante tesoro, tu sei mio marito. Ogni
persona ha la sua mansione. Tutti siamo venuti al mondo per avere un
ruolo.
George: Credi sia una mansione fare l’amore?
Sara: Non potrei
chiamarla altrimenti, comunque tesoro mio, io ti amo.
L’UOMO SI
SIEDE E PORGE IL BICCHIERE ALLA DONNA
George: E allora se è solo una
mansione perché hai messo quelle scarpe rosse? Hanno il tacco altissimo.
Sono nuove vero? Non le avevo mai viste.
Sara: Sì sono nuove e le ho
messe per sentirmi bella e attraente. Con queste indosso mi sento più
sicura…
George: Come vedi allora non è solo una questione pratica,
serve anche a rigenerare il tuo spirito.
Sara: Credo che le cose vadano
di pari passo. Altrimenti a cosa servirebbe fare l’amore? Comunque
scusami.
George: Che significa scusami?
Sara: Ora le tolgo.
George: No… ti prego non toglierle, ti stanno bene, mi spiace solo che per
chissà quale distrazione ti sei dimenticata di dirmi di averle comprate.
Sara: Ma tesoro le ho comprate per farci l’amore, non credevo che ti
interessassero.
George: Eh già le hai comprate per lui...
Sara:
Dovresti apprezzare la mia sincerità, in fin dei conti avrei potuto
toglierle prima del tuo ritorno, non credi?
George: Certo la sincerità
è la sincerità ed è essenziale per un matrimonio sano.
Sara: Noi siamo
una coppia felice perché siamo sinceri e non ci siamo mai nascosti nulla.
George: A parte le scarpe rosse…
Sara: Dal modo con cui le guardi credo
che piacciano anche a te.
George: Direi sono quasi irresistibili. Spero
che lui ti abbia fatto i complimenti.
Sara: Ad un amante non sfugge mai
alcun dettaglio.
George: Già, al contrario dei mariti che sono molto
distratti.
Sara: Tu però sei un marito speciale, le hai notate subito,
ed io voglio essere una moglie speciale quanto te.
George: Credi che
gli altri se sapessero ci invidierebbero?
Sara: Oh non lo so, in caso
ci riterrebbero una coppia quanto meno bizzarra.
George: E il tuo
amante cosa ne pensa?
Sara: Lui non immaginerebbe mai che tu ne sia al
corrente. Pensa che prima di bussare fa tre volte il giro dell’isolato.
George: Che buffo. Alle volte penso quanto sia dura la vita dell’amante…
Sara: Sì vero, ma l’importante è che lui non sappia che tu sai.
George:
Perché? Si arrabbierebbe? Ti lascerebbe?
Sara: Lui trova eccitante
sapere che sono una donna sposata e tu un cornuto inconsapevole. Sai
mentre facciamo l’amore me lo ripete spesso. Per questo ti dico che sei
sempre presente nei miei pensieri e nei nostri giochi.
George: Quindi
se lui sapesse che io so, non sarebbe la stessa cosa?
Sara: Sarebbe
tutto più piatto. Del resto intrigo, complicità, segretezza, peccato sono
tutti elementi che concorrono alla riuscita di un buon sesso trasgressivo
e a una passione sfrenata.
George: A volte mi chiedo cosa accadrebbe se
decidessi di tornare a casa prima del previsto e ovviamente fingermi
sorpreso.
Sara: Non lo farai vero?
George: Quando sono in anticipo
di solito passo in libreria, vado ad una mostra o mi faccio una lunga
passeggiata. Mi conosci non invaderei mai la tua privacy.
Sara: Grazie
amore, so che non mi tradirai mai. Comunque lui è tranquillo perché sa che
tu sei preciso come un orologio, anche se è sempre dispiaciuto quando deve
andare via prima del tramonto.
L’UOMO SI ALZA, APRE LA FINESTRA E
SI ACCENDE IL SUO UNICO SIGARO DELLA GIORNATA
George: Stasera il cielo
si è tinto di un magnifico rosso magenta.
Sara: È meravigliosamente
romantico non trovi?
George: Oggi mi chiedevo, ma non si annoia mai con
te? In fin dei conti, anche voi vivete una certa routine, tutti i santi
giovedì ormai da anni…
Sara: Perché mai si dovrebbe annoiare? Mi trova
una donna brillante e affascinante, disponibile e vogliosa al punto
giusto.
George: Sì, ma hai comprato quelle scarpe rosse e credo che tu
lo abbia fatto per ravvivare la situazione o sbaglio?
Sara: La
situazione è già calda di per sé, non puoi immaginare quanto lui mi
desideri! Quando entra in questa casa mi riempie di baci e ti assicuro non
perde un istante per avermi tra le sue braccia.
George: Nessun uomo ti
resisterebbe tesoro, ma credo che a lungo andare uno possa stancarsi. Per
come sono fatto io mi sarei già stufato a morte. Deve essere piuttosto
deprimente fare l’amore a comando.
Sara: Tu non lo conosci, fidati, è
una persona molto disponibile e si adatta facilmente.
George: E cosa ne
pensa di me?
Sara: Ti rispetta come marito tradito.
George: Mi
commuove questa cosa, non credevo che in età avanzata avrei apprezzato il
giudizio dell’amante di mia moglie.
Sara: È molto dolce e affettuoso,
trasuda amore da tutti i pori. E poi fa l’amore divinamente!
George:
Godi molto tesoro?
Sara: Quando siamo in vena facciamo fiamme e fuoco
insieme. Il mio è un orgasmo ripetuto senza sosta. Peccato venga subito il
tramonto.
George: Allora potrei farmi un altro giro o vedere un’altra
mostra.
Sara: No no, va bene così, lo so che lo faresti per me, ma ti
assicuro è sufficiente.
George: Urli?
George: Abbastanza e non ne
potrei fare a meno.
George: Comunque fai attenzione a non farti sentire
dai vicini.
Sara: Sono anni tesoro che va avanti questa situazione. La
portiera sa che è mio fratello, non credo sia corse voci su di noi. Stai
tranquillo.
George: Mi hai detto che anche lui è sposato vero?
Sara:
Sì certo. Anche lui deve fare attenzione alla sua rispettabilità.
L’UOMO SI RIACCOMODA SUL DIVANO, LA DONNA LO GUARDA ATTENTAMENTE
Sara:
Ma perché questa sera stiamo parlando di lui? Di solito parliamo d’altro e
ti comporti come fosse un normale giorno della settimana.
George: Vuoi
sapere la verità? Da quando sono entrato ho notato qualcosa di insolito.
Sara: Ti riferisci alle mie scarpe rosse?
George: No, no tesoro, non mi
riferivo alle tue meravigliose scarpe. Diciamo che mi sembri un po’ giù,
come se oggi qualcosa non fosse andato per il verso giusto. Ti vedo stanca
amore, ti sei affaticata molto?
Sara: Ma no, non sono stanca, anzi, sto
benissimo grazie.
George: Ma scusa avete fatto l'amore o no?
LA
DONNA RIMANE UN ATTIMO IN SILENZIO, POGGIA IL BICCHIERE SUL TAVOLINO DI
MARMO
Sara: Ogni tanto capitano delle giornate storte.
George: Che
significa storte?
Sara: Vuoi davvero saperlo?
George: Sono io che te
lo sto chiedendo.
Sara: Oggi non abbiamo fatto l’amore.
George:
Allora non sei stanca, sei triste…
Sara: Non direi triste, ma
preoccupata, alle volte penso di non essere all’altezza.
George: È
stato lui a non volerlo fare?
Sara: Abbiamo iniziato come al solito,
lui era molto passionale, ci siamo distesi su questo divano, ma poi nel
momento più bello si è fermato dicendomi che aveva un dolore alla schiena,
però io so che non era vero.
George: Non era eccitato?
Sara: Poco.
Diciamo che non era vigoroso come al solito ed ha preferito smettere.
George: Come te ne sei accorta?
Sara: Conosco il suo pene da anni vuoi
che non noti certe differenze?
George: Mi spiace, ma di solito gallina
che non becca ha già beccato.
Sara: Lui giura che sono la donna più
seducente che abbia mai conosciuto.
George: Quindi nonostante le scarpe
rosse non ha onorato la tavola, mi sembra strano.
Sara: Non era mai
successo.
George: Più che triste dovresti essere delusa allora.
Sara: Tesoro la mia mente va oltre e pensa che se non mi trovasse più
bella, potrebbero sorgere dei problemi.
George: Ti preoccupa?
Sara:
Mi preoccupo di noi amore. Il nostro rapporto si basa anche su quello no?
George: Non ci avevo pensato… Forse perché credevo che un amante fosse
sempre efficiente o quanto meno rispetto ad un marito avesse stimoli non
indifferenti.
Sara: È un uomo come te George.
George: No tesoro, lui
è un amante ed ha degli obblighi da rispettare. Sempre.
L’UOMO
ACCAREZZA LA DONNA, MA È VISIBILMENTE INFASTIDITO
George: Povero amore.
Hai desiderio vero?
Sara: Molto.
George: Mi dispiace… spero che le
cose tra di voi migliorino.
Sara: Speriamo…
George: Mi fa rabbia
perché sei una donna molto bella e non dovresti mai passare giornate come
queste, chissà quanti farebbero la fila per stare con te.
Sara: Grazie
amore.
George: Io sono fiero di te, sono orgoglioso di essere tuo
marito soprattutto quando torno a casa il giovedì sera e ti vedo
soddisfatta, allegra e piena di vita.
Sara: Davvero?
George: Certo
amore, quando ti vedo così felice mi fai pensare a quanto io sia fortunato
ad avere una moglie come te, bella, felice e appagata sessualmente.
Sara: Ma lui non è una macchina tesoro, può succedere.
George: È già
successo?
Sara: No ti ripeto, è la prima volta in assoluto. Per questo
sono preoccupata.
George: Invece a me questa cosa mi fa rabbia sai…
Sara: Credi che appagare una donna sia l'unica funzione di un amante?
George: Il nostro patto d’amore non prevede altro o sbaglio?
Sara: Lo
sai anche tu che in un rapporto continuativo si innescano altri fattori
oltre al sesso.
George: Certo che ne sono consapevole, e qualunque essi
siano non devono assolutamente minare il nostro rapporto.
Sara: Non
avercela con lui, potrebbe anche dipendere da me, non credi?
George:
Senti mia cara, io sono un marito che ha permesso all'amante di mia moglie
di entrare a piacimento nella mia casa e fare il suo comodo. Quindi non
tollero certe debolezze. Non sopporto rientrare a casa e vederti triste e
delusa.
Sara: Tu sei stato sempre molto compiacente.
George: Potrei
non esserlo più e decidere che voi due mettiate fine a questi incontri.
Sara: Come fai a parlare così? Non hai paura che questo potrebbe avere
delle ripercussioni su di noi?
George: Appunto! Io ho sempre tollerato
questa situazione nella misura in cui tu fossi appagata, ma sinceramente
non ti ho mai detto di essere felice.
Sara: Ma io credevo…
George:
Non essere egoista, quello che è piacevole per te, non sempre lo è per me.
Sara: Ti prego…
George: Ti prego cosa? Come vedi non è valso a niente
essere compiacente e soprattutto consapevole, anzi sai cosa ti dico? Non
voglio più che venga qui.
Sara: Ma sei folle tesoro? E cosa dovrei
fare, cosa proponi?
George: Potete sempre farlo segretamente in un
motel di periferia. Magari in giorni diversi e non sempre il giovedì
pomeriggio.
Sara: Cosa cambierebbe?
George: Cambia che non sarei
consapevole. E se ti dovessi chiedere cosa hai fatto durante la giornata
tu mi potresti inventarmi delle scuse, tipo che sei andata a fare shopping
o da tua mamma o a bere il thè con una tua improbabile amica.
Sara: No!
Non voglio così, sarebbe squallido e deprimente! Tu devi sapere anche se
lui non deve sapere che tu sai.
George: Penso invece che sia un'ottima
soluzione, diventeremo finalmente una coppia normale!
Sara: La
normalità non è mai stata nelle nostre corde.
George: Ed io non posso
tornare a casa dopo una giornata di lavoro e farmi carico del tuo
nervosismo. Non lo accetto capito!
Sara: No ti prego, lasciamo tutto
così per ora. Tu mi ami vero? Dimmelo che mi ami, e se vuoi il mio bene
devi accettare questa situazione e lui.
George: Ma io non lo conosco!
Lo accetto nella misura in cui ti fa stare bene.
Sara: Ho paura tesoro,
tu sai quanto sono importanti per me questi pomeriggi. Senti, ti prometto
che non succederà più.
George: E come fai a saperlo? Tesoro non doveva
accadere, punto e basta. E ora bisogna porci subito rimedio.
Sara:
Capisco la tua rabbia, ma non puoi abbandonare proprio ora! Ed io non
rinuncio per nessuna ragione alla mia femminilità.
George: Tranquilla
non abbandono nulla, credo che tu abbia solo bisogno di cambiare aria.
Sara: Dici un altro amante?
George: Potrebbe essere un’ipotesi, no?
Sara: No tesoro, non ci siamo, ci ho messo tutta me stessa per abituarmi a
lui, con un altro dovrei ricominciare daccapo e sinceramente non ho
voglia.
George: Ti capisco, la sintonia è fondamentale, ma come vedi
c’è anche il rovescio della medaglia dell’assuefazione. Ma io ora stavo
pensando ad altro.
Sara: A cosa pensavi tesoro?
George: Comunque sia
per prima cosa dovresti prenderti una pausa di riflessione.
Sara: E
cosa gli dico?
George: Che tuo marito ha scoperto la tresca. Semplice
no?
Sara: E poi, rimango sola?
I DUE RIMANGONO PER ALCUNI
SECONDI IN SILENZIO
George: Ecco ci sono. Ma non so se ti faccia
piacere.
Sara: Cosa hai pensato? Dai dimmelo, non mi tenere sulle
spine.
George: Il giovedì pomeriggio potrei tornare prima dal lavoro...
Sara: Ossia? Non ti capisco.
George: Quando torno a casa… come dire…
potrei farmi avanti io e tu accogliermi come accogli il tuo amante.
Sara: Vuoi fare tu l’amore con me? Dici sul serio?
LA DONNA È
INCREDULA
George: Potrebbe essere una soluzione. Non trovi?
Sara: Ma
tu non sei il mio amante, tu sei mio marito! Ed io e te abbiamo sempre
pensato che le due cose non andassero mai bene insieme.
George: Ci
possiamo sempre provare.
Sara: Lo abbiamo fatto tesoro e con pessimi
risultati.
George: Perché abbiamo sempre confuso i ruoli di marito e
amante.
Sara: Ma un amante soddisfa la propria donna a prescindere
dalle reali capacità. È il concetto stesso di amante che predispone la
donna al desiderio.
George: È proprio questo il punto, occorre essere
bravissimi in modo da svincolarci dai nostri ruoli primari.
Sara: Dici
che i ruoli di amante e marito potrebbero essere distinti?
George: Sta
a noi tesoro. Di sicuro sarebbe per noi una situazione quanto meno
trasgressiva.
Sara: Ti rendi conto di quello che dici? Vuoi davvero
caricarti di doveri coniugali che non assolvi da anni?
George: Non
sarebbero solo coniugali e comunque tu potresti mettere queste
meravigliose scarpe rosse per me.
Sara: Non dirmi che sono state queste
scarpe rosse a farti cambiare idea… Ti piacciono tanto vero?
George:
Non lo nego, hanno risvegliato in me un certo desiderio.
Sara: Dici che
funzionerà?
George: Dico.
FINE