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La storia delle
AGENZIE MATRIMONIALI
Il Dating prima di internet
.
Non tutti sanno che la ricerca
di potenziali partner da incontrare non nasce con il
dating online, ma occorre fare un salto indietro almeno
di trecento anni per ritrovare i primi annunci
matrimoniali pubblicati sui giornali in Gran Bretagna.
L’Internet dating è solo la versione moderna per far
incontrare persone motivate dagli stessi desideri. Nel
1700 gli scapoli solitari invece trovavano moglie
attraverso annunci di stampa.
Premesso che al
tempo essere single dopo i 21 anni era considerato
vergognoso e degradante, molti uomini si rivolgevano
alle redazioni dei giornali per farsi pubblicare in
bella copia i loro desideri e le loro qualità allo scopo
di reclutare una buona moglie. Questi annunci erano
spesso l’ultima risorsa per gli uomini che li
pubblicavano e per le donne che li leggevano con estremo
interesse. La pratica seppur legale era di fatto
condannata moralmente per cui è inutile sottolineare che
le coppie nate tramite questi annunci non ammettevano
mai di aver fatto ricorso a tale pratica.
Pratica che, non prevedendo alcuna selezione, portava a
rari e scarsi frutti per cui nei decenni successivi ci
fu la necessità di affidarsi a veri esperti del settore.
Nacquero così le famose agenzie matrimoniali ovvero
strutture specializzate che erano in grado di affinare
le ricerche e tramite pagamento mettevano in contatto e
davano assistenza a persone in cerca dell’anima gemella
al fine di formare una coppia o quanto meno una
relazione sentimentale.
In Francia le prime
agenzie risalgono al 1800, nacquero sotto forma di
“agenzie di lavoro” che offrivano una serie di servizi
tra i quali quello della conoscenza tra persone. La
necessità di tali agenzie era senza dubbio in parte
legata all'esodo rurale che allontanava i giovani dalle
reti di conoscenze delle loro famiglie nelle campagne e
si ritrovavano persi nelle grandi città in completa
solitudine. Claude Villiaume sostenne di essere
l'inventore della prima agenzia di questo tipo nel 1811.
Ma fu un nobile, M. de Foy, a creare nel 1825 la prima
agenzia strettamente “matrimoniale”. Sta di fatto che
alla fine del 1800 vi erano circa 150 agenzie a Parigi.
Anche nel Regno Unito e negli Stati Uniti il fattore
scatenante per la nascita di queste agenzie fu l'esodo
rurale, l'urbanizzazione e la rivoluzione industriale.
Ora il termine di Agenzia Matrimoniale è del
tutto fuori moda, ma nel ventesimo secolo rappresentava
uno dei pochissimi sistemi per approcciare una persona,
esclusivamente di sesso opposto. A farne uso, erano
principalmente gli uomini, di ogni ceto sociale e
cultura. Le donne erano poche e di solito dagli anni
sessanta in poi in Italia erano perlopiù straniere
desiderose di accasarsi nel nostro paese e di prendere
la cittadinanza.
Di solito funzionava che
l'agenzia proponeva al cliente la sottoscrizione di un
contratto che prevedeva il pagamento di un'iscrizione
forfettaria o, in alcuni casi, una quota periodica su
cui si aggiungeva una tariffa per ogni appuntamento.
Una volta informato sulle tariffe, il cliente di
turno compilava una serie di moduli riguardanti le
caratteristiche personali e le sue preferenze.
Successivamente di solito vi era un colloquio
conoscitivo. Tutto questo per dare modo all’agenzia di
affinare la ricerca e individuare la persona giusta per
il cliente.
Una volta completata la ricerca, di
solito il responsabile dell’agenzia contattava il
cliente fornendogli qualche informazione sulla persona
individuata e valutare insieme l’eventuale disponibilità
per un appuntamento.
Gli incontri avvenivano
normalmente nelle hall di grandi alberghi oppure si
sceglieva una cena o un aperitivo in modo che le due
persone avessero il tempo necessario per conoscersi ed
esprimere un giudizio sull’eventuale partner. Visto che
quelle serate avevano un costo, il cliente era del tutto
libero di declinare o accettare l’invito.
Dato
che il compito dell’agenzia era solo quello di mettere
in contatto le persone, una volta concluso il primo
appuntamento, le persone erano libere di scambiarsi i
contatti e proseguire il loro rapporto indipendentemente
dall’agenzia. Ovviamente se quell’incontro fosse stato
infruttuoso l’agenzia avrebbe proposto altri
appuntamenti con persone diverse.
Riguardo alla
qualità degli incontri proposti, questo dipendeva molto
dall’agenzia. Di solito le agenzie che lavoravano in
rete avevano centinaia di profili attivi e variegati su
tutto il territorio nazionale, mentre le piccole agenzie
o quelle meno serie proponevano scelte limitate, anche
di dubbio gusto, senza badare al processo di selezione,
quindi alle affinità, gusti e preferenze. Certo anche le
agenzie più serie non potevano garantire l’amore eterno
o il buon esito dell’incontro, ma di sicuro mettevano a
disposizione vari profili con
affinità/interessi/preferenze dei clienti, tipo fascia
di età, condizioni economiche e caratteristiche
personali e sentimentali.
Nel tempo, per venire
incontro alle esigenze dei clienti e del mercato,
l’agenzia matrimoniale si è trasformata in agenzia per
single organizzando eventi, feste da ballo, gite e
quant’altro per agevolare l’approccio. Successivamente
le stesse agenzie hanno subito progressive mutazioni
intensificando i servizi, arricchendo i loro archivi,
aprendo alle coppie dello stesso sesso e alle donne che,
da semplici contatti, sono diventate anche fruitrici del
servizio.
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INTERVISTA A CURA DI AAMO BENCIVENGA
FONTI
FOTO GOOGLE IMAGE
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