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AMARSI? CHE CASINO!
 
 

Povero diavolo
L’incredibile storia di un povero diavolo cacciato di casa dalla moglie perché colpevole di essere stato tradito

 


 
 


 



Questa storia inizia quando un povero diavolo disperato scrive alla rubrica di anime affrante del “Mirror SunDay”, un giornale rosa scandalistico, e, raccontando la sua incredibile vicenda chiede consiglio all’esperta di relazioni di coppia. Insomma sembra la solita storia di corna e tradimenti di una normale coppia inglese. Lui si chiama Edward, ha 35 anni e lavora come fumettista in un settimanale umoristico mentre lei è una broker finanziaria esperta di fondi internazionali.

Vivono insieme in un living da 45 metri quadri a Kensington, uno dei quartieri più esclusivi e lussuosi di Londra, hanno un pastore irlandese di nome Boomer che Edward regolarmente porta fuori per i bisogni tre volte al giorno. I due sono sposati da circa sette anni e il primo anno tutto è andato liscio con due viaggi in Galles, l’uscita del sabato sera con gli amici, la festa di compleanno di Ketty, questo il nome di lei, nel dehor del Regency e quella di lui al Chessington World.

Fin qui tutto regolare, ma leggendo l’articolo del “Mirror SunDay” si viene a sapere che dopo la spensieratezza del primo anno sono iniziate ad emergere le loro differenze di carattere: Ketty per natura esuberante e in un certo senso piena di vita mentre Edward più taciturno e introverso. Immancabilmente dopo circa un anno sono iniziate le prime diffidenze e gelosie e a poco a poco sono iniziate a spuntare le prime timide corna e il povero diavolo ha dovuto ingoiare diversi rospi, ovviamente i rospi stavano per scappatelle e mini relazioni clandestine da parte di lei.

Lui, seppur geloso, dalle prime avvisaglie, esclusivamente per amore ha chiuso non un solo occhio, ma tutti e due cercando di evitare, quando lei tornava a casa anche alle tre del mattino, di chiedere dove fosse stata o cosa avesse fatto. Nella lettera dice espressamente, senza trascurare alcun dettaglio, che la donna tornava alticcia, per non dire ubriaca, con i capelli spettinati e il vestito stropicciato, e con un forte odore di sesso appena consumato. Beh ora noi non sappiamo bene come sia l’odore di sesso fresco, ma di certo non vi era alcun dubbio da parte del povero Edward su come avesse trascorso la notte e cosa avesse fatto la cara mogliettina. Poi però, sempre secondo la versione del povero diavolo, alla luce del giorno successivo tutto si appianava tanto che passata la sbornia e i bollenti spiriti, la donna cambiava completamente atteggiamento e tornava ad essere la moglie ideale piena di premure che lui aveva conosciuto, apprezzato e sposato.

Ovvio che durante questo periodo lo stato d’animo di Edward diventava una specie di altalena, sempre più taciturno, ma innamoratissimo sperava in cuor suo che sua moglie ponesse fine volontariamente alle sue scappatelle serali. Nella lettera racconta la sua profonda sofferenza quando spiava di nascosto sua moglie in bagno intenta a vestirsi e truccarsi prima di uscire di casa per un uomo che ovviamente non era lui, ma anche la disinvoltura di lei quando gli diceva disinvolta: “Amore esco con Valery e Susan.” Oppure: “Vado a cena con Grace, sai la mia nuova collega, ma non ti preoccupare torno presto.”

Poi però le cose sono iniziate a peggiorare e racconta di una volta in Italia, dalle parti di Sorrento, quando, durante una cena in hotel, la bella mogliettina ha iniziato a scambiarsi sguardi intensi con un bel cameriere moro. Poi dopo aver aspettato che lui finisse il turno sono andati tutti e tre a passeggiare sul lungomare e qui sembra che il bel ragazzo moro e Ketty abbiano iniziato a sbaciucchiarsi mentre Edward intimidito perdeva il suo sguardo verso l’orizzonte nero ovviamente guardando da un’altra parte.

Beh sì vero, in quella circostanza dice di essersi sentito ridicolizzato ed ammette che avrebbe anche potuto reagire, ma lui candidamente afferma di non averlo fatto perché lei dopo un anno difficile di lavoro aveva preso quella vacanza all’insegna della leggerezza e liberandosi delle scorie invernali aveva deciso di andare oltre le righe senza però concludere alcunché. Infatti secondo la sua versione subito dopo lui e sua moglie sarebbero regolarmente tornati in hotel, e saliti in camera avrebbero fatto l’amore senza alcuna altra presenza. Poi ovvio bisognerà pur domandarsi se la donna, a dir poco libertina, durante quel rapporto di sesso abbia pensato al proprio marito o desiderato il bel cameriere moro.

Tornati a Londra la situazione però non è cambiata di un millimetro, tanto che la donna continuava ad uscire una volta a settimana, di solito il giovedì sera, e poi tornava a casa tardi con quelle modalità descritte sopra. Lui continuava a fare indigestione di rospi fino a quando non si è accorto che le amiche con cui lei diceva di uscire avevano la fattezza in carne ed ossa del suo ex fidanzato rincontrato da lei per caso su Facebook. Edward l’aveva scoperto da una disattenzione di lei che lasciando il laptop aperto sulla pagina di Messenger aveva dato modo a lui di leggere la fitta corrispondenza piena di velate allusioni sessuali.

Anche qui però il buon Edward ha deciso di fare buon viso a cattivo gioco interrogandosi più che altro su cosa lui stesse sbagliando in quel rapporto. “Perché mai Ketty preferiva altri uomini nonostante lui la riempisse di attenzioni?” Domanda ovviamente retorica e senza risposta ma ovviamente piena di così tanta fiducia che il nostro povero diavolo aveva preferito di nuovo sorvolare fino a quando la donna, evidentemente stanca del suo ex, aveva iniziato a frequentare il suo vecchio capo. Un cinquantacinquenne benestante, aitante e separato che, oltre a coprirla di costosi e imbarazzanti regali, elargiva da maschio la sua dose settimanale di sesso appagando le voglie extra della giovane mogliettina.

Edward era sempre più sorpreso della disinvoltura con cui sua moglie giustificava quei regali e le sue uscite serali. Del resto tra loro l’intesa sessuale viaggiava a gonfie vele, ma era evidente che la donna non fosse soddisfatta totalmente, e non tanto dalla qualità dei loro rapporti sessuali, ma dal numero delle volte e dei suoi orgasmi. Lui nonostante le numerose prove continuava a cercare di recuperare quel rapporto mentre lei affettuosissima si limitava a controbattere ogni insinuazione seppur velata.

La vicenda è continuata per anni sulla stessa falsariga, ma ad un certo punto, e veniamo ai giorni nostri, l’adorata signora ha avuto la bella pensata di intraprendere una intensa morbosa e passionale relazione con il migliore amico di Edward. Il vaso a quel punto era colmo! Praticamente a quanto ci è dato sapere lui avrebbe ancora tollerato ogni altro tipo di scappatella da parte di sua moglie, ma il fatto che lei sia andata a letto col suo migliore amico era troppo. Tra l’altro sembra che i due amanti consumassero la loro passione sessuale più volte a settimana e per tre mesi nel letto matrimoniale del povero diavolo, mentre lui non in casa assisteva in ospedale suo fratello malato. E sembra che la goccia che abbia fatto traboccare il vaso sia il fatto che addirittura i due amanti clandestini abbiano girato alcuni filmini porno poi allegramente postati e girati in un gruppo di Whatsapp di amici di cui anche il povero diavolo ne era membro.

A quel punto ridicolizzato e messo alla berlina lui torna a casa infuriato e finalmente inveisce contro la donna. Apriti cielo! Lei come reagisce? Semplicemente lo caccia di casa per aver osato mettere in piazza la loro storia e dicendogli che non potrà tornare a casa finché non le porgerà le sentite scuse per averle mancato di rispetto.

Lui però invece di interrompere la relazione, fare fuoco e fiamme e inveire contro la sua signora pensa bene di scrivere una lettera alla consulente di coppia del “Mirror SunDay”. Insomma prende carta e penna e racconta pubblicamente la sua storia.

Cosa chiede ora il povero diavolo? Semplicemente che lei si assuma finalmente la responsabilità delle sue azioni e pretende le scuse e che non accadrà più nulla di simile. Ben poca cosa direte voi! Di contro la moglie invece passa al contrattacco sostenendo che lei è semplicemente umana e che alle volte si può anche sbagliare. Anzi con le amiche si lamenta che suo marito è diventato intrattabile, irragionevole e che in qualche modo ha perso la testa facendo diventare un inferno il loro rapporto di coppia. E ciliegina sulla torta dice che nell’adulterio il più delle volte la colpa è del tradito e non di chi tradisce.

Il povero diavolo che fa? Si scusa e ribadisce di aver preso solo le proprie difese e che durante i sette anni lei ha fatto sempre di testa propria scegliendo le vacanze, sperperando i soldi e trattandolo come un rifiuto.

La lettera alla consulente matrimoniale si conclude con una serie di domande tra cui: “Vuole che io la perdoni e che dimentichi la relazione col mio migliore amico, ma perché dovrei farlo?” E chiedendosi ingenuamente: “Perché dovrei essere punito io quando è lei che si è comportata male?”

Questo è tutto. Vi risparmiamo le banalità della consulente evidentemente a disagio di fronte ad una storia così penosa.

 




 





 





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A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:

FOTO GOOGLE IMAGE

 
















 
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