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GIALLO PASSIONE
Béla Kiss
Il Mostro di Cinkota
Serial killer ungherese
.Adamo chi era Béla Kiss?
Un serial killer ungherese, soprannominato il "Mostro di
Cinkota". Gli sono stati attribuiti 24 omicidi, ma non è
mai stato catturato.
La sua storia?
Nacque nel 1877 a Izsák, ad un centinaio di chilometri
dalla capita Budapest. Pare che non frequentò mai la
scuola ma si dedicò allo studio personale dell’occulto e
dell’astrologia. Nella primavera del 1900, all'età di 23
anni, si trasferì a Cinkota, appena fuori Budapest
affittando una casa con giardino.
A 35
anni si sposò… Nel 1912 conobbe Maria, una
donna di quindici anni più giovane di lui che aveva
conosciuto poco prima. Lui si presentava come un uomo
elegante e estremamente gentile per cui riuscì a farsi
molti amici tra i vicini di casa, tra cui l’ispettore di
polizia Kártoly Nagy.
Scusa ma come si
manteneva? Trascorreva le giornate a
Budapest e tornava spesso alle prime ore del mattino.
Alla moglie diceva di essere un artigiano e di lavorare
la lamiera, un mestiere comunque che gli permetteva di
guadagnare bene.
Una vita tranquilla…
Oh sì fino a quando un giorno, dopo un anno di
matrimonio, tornò a casa prima del solito e scoprì che
la giovane moglie lo tradiva con un certo Pál Bihari. Li
colse sul fatto ed andò su tutte le furie, l’uomo riuscì
a scappare mentre lei subì l’ira del marito. La colpì
ripetutamente in testa con un bastone per poi
strangolarla con una garrota, cioè un cavo di metallo
pieghevole. Strinse così forte da reciderle la gola. Poi
fu la volta dell’amante, Lo rintracciò facendogli subire
la stessa sorte. Il giorno dopo, per sviare i sospetti,
diffuse la notizia che la moglie era scappata con
l'amante.
Immagino che quell’episodio fu
la causa scatenante per i successivi delitti.
Beh sì, fino ad allora era stato un uomo mite, ma poi
sviluppò un odio particolare verso le donne e per due
anni si lasciò andare a crudeltà disumane.
Che faceva? Il suo modus operandi
era sempre lo stesso: attirava nella sua casa le vittime
con dei finti annunci matrimoniali facendosi chiamare,
forse per sviare le indagini, “Herr Hoffmann” o
“Elemér”. Dopo averle stordite, picchiandole, le
strangolava con una garrota. Poi, metteva i cadaveri
dentro dei bidoni di metallo che riponeva in giardino in
attesa di smaltirli.
Qualcuno si
insospettì immagino… Kártoly Nagy
l’ispettore di polizia e suo vicino di casa, un giorno,
vedendo quei bidoni chiese a Kiss cosa contenessero.
Egli senza scomporsi rispose che stava facendo scorta di
benzina nel caso in cui iniziasse la guerra. L’ispettore
ed altri vicini, credendo che contrabbandasse liquore,
non furono persuasi dalla risposta, per cui Kiss non
ebbe difficoltà ad ammettere di commerciare
clandestinamente liquore e a quel punto tutti gli
credettero.
Chi furono le sue vittime?
Oltre alla moglie e all’amante, la prima vittima fu
Katalin Varga, ossia la prima donna che si presentò da
lui. Fu picchiata e strangolata la sera stessa. Poi una
settimana dopo toccò alla signora Schmeidak, una vedova.
Kiss la stordì sbattendole la testa contro una parete e
poi la strangolò senza pietà.
Ma non
aveva paura di essere scoperto? Forse sì
tanto che costrinse la vittima seguente, una certa
Margit Tóth, a scrivere una lettera alla madre in cui
asseriva di essere partita per gli Stati Uniti a seguito
di una delusione d’amore. Dopo che lei scrisse la
lettera, lui la strangolò e spedì la lettera alla madre
per sviare i sospetti.
Furbo vero?
Ma non molto visto che i parenti delle due vittime
successive, Julianna Paschak e Erzsébet Komáromi
denunciarono la loro scomparsa.
A quel
punto cosa fece Kiss? Venne a sapere che la
polizia di Budapest aveva iniziato le ricerche delle due
scomparse e allora decise di fuggire, ma per sua fortuna
scoppiò la prima guerra mondiale e lui fu richiamato
alle armi.
Poi cosa successe?
Passarono due anni senza sue notizie e il proprietario
della casa, credendolo morto in guerra, riprese possesso
della sua casa ma giunto sul luogo per ristrutturare
l'appartamento, notò alcuni bidoni di metallo nel
giardino dai quali usciva un forte tanfo di
putrefazione. Avvisò la polizia e così dentro a quei
fusti spuntarono i cadaveri immersi nell'alcol di quelle
giovani donne con segni di strangolamento.
La polizia come fece ad accertare il numero
delle vittime? Beh nessuno alla fine sa
quante donne sono state vittime di quell’atroce
vendetta, ma attraverso foto, lettere, gioielli e i
vestiti appartenenti alle donne uccise si pensò a 24
omicidi certi. Comunque da quell’immenso archivio la
polizia stabilì che Kiss in quei due anni aveva ricevuto
174 proposte di matrimonio e che ne aveva accettate 74.
Per cui solo lo scoppio della guerra aveva salvato le
altre.
Immagino che la notizia fece il
giro dell'Ungheria… La polizia emise un
mandato di cattura e si mise in contatto con l'Esercito
per fermare il serial killer. Purtroppo i nomi “Béla” e
“Kiss” erano molto diffusi e quindi furono rintracciati
al fronte centinaia di soldati con quei nomi. Poi
nell’ottobre del 1916 la polizia mise fine alle ricerche
perché Kiss fu dato ufficialmente per morto a causa di
una grave forma di tifo.
Ma non è finita
qui, vero? Quando il cadavere venne
riportato per l'identificazione, la polizia scoprì che
non era il suo e che quel corpo aveva venti anni di meno
del ricercato. Infatti era successo che Kiss, dopo aver
appreso la notizia che era stato scoperto, aveva
scambiato i suoi documenti d'identità con quelli di un
altro soldato.
Quindi non si sa che fine
abbia fatto? Ci furono varie segnalazioni
tra le quali una lo dava in Romania, imprigionato con
l'accusa di furto con scasso. Un’altra invece lo dava
morto di febbre gialla in Turchia. Un’altra riferì che
era stato avvistato mentre passeggiava su un ponte a
Budapest nella primavera del 1919. Un soldato disertore
francese affermò di aver conosciuto in battaglia un
soldato che si vantava di aver strangolato diverse donne
ma cosa strana era che si faceva chiamare “Herr
Hoffmann”, come lo pseudonimo utilizzato da Kiss nei
suoi annunci matrimoniali. Dodici anni dopo, nel 1932,
un poliziotto americano riconobbe Kiss mentre usciva
dalla metropolitana di New York City Square, Kiss si
accorse di essere spiato e si dileguò subito tra la
folla. Sempre a New York qualcuno lo riconobbe come il
custode di uno stabile, ma all’arrivo della polizia
qualcuno disse che il portiere si era licenziato il
giorno prima. Da quel momento in poi Kiss sparì
definitivamente. .. .. |
ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/B%C3%A9la_Kiss
FOTO GOOGLE IMAGE
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