Madame le sue origini?
Sono nata il 3 gennaio 1905, in Flower Street a Los Angeles, un
isolato a nord di Chinatown, in una comunità integrata di
cinesi, irlandesi, tedeschi e giapponesi. Ero la seconda di
sette figli. I miei genitori erano di origini cinesi di seconda
generazione.
Mio padre era proprietario di una lavanderia e i
miei nonni materni e paterni risiedevano negli Stati Uniti
almeno dal 1855.
Come fu la sua adolescenza?
All'inizio ho frequentato la scuola pubblica con mia sorella
maggiore, ma poi, quando diventammo oggetto di insulti razziali
da parte di altri studenti, ci trasferimmo in una scuola cinese
presbiteriana. Le lezioni erano tenute in inglese, ma io
frequentavo anche una scuola di lingua cinese il pomeriggio e il
sabato.
Come mai divenne un’attrice?
Quando la produzione cinematografica statunitense si trasferì
dalla costa orientale all'area di Los Angeles i film venivano
girati costantemente dentro e intorno al mio quartiere. Così mi
appassionai al cinema e iniziai a recitare in giovanissima età.
All'età di 11 anni, coniai il mio nome d'arte unendo sia il mio
cognome inglese che quello di famiglia.
Poi cosa
accadde?
Stavo lavorando nel negozio di mio padre
quando seppi che la Metro Pictures aveva bisogno di 300 comparse
femminili per il film di Alla Nazimova The Red Lantern.
All'insaputa di mio padre mi presentai ai provini ed ottenni un
ruolo non accreditato come comparsa. In seguito venni scelta per
altri film e dato che sarebbe stato difficile tenere il passo
con le altre incombenze scelsi la mia passione e lasciai l’High
School nel 1921 per intraprendere la carriera di attrice a tempo
pieno con grande dispiacere dei miei.
Quello fu
solo l’inizio…
Durante l'era del cinema muto ebbi il
ruolo di protagonista in Fior di loto del 1922, uno dei
primissimi film realizzati a colori, e una parte importante ne
Il ladro di Bagdad del 1924 con Douglas Fairbanks. Grazie a
queste interpretazioni divenni un'icona di stile e ottenni una
grossa popolarità in America.
Ma lei al tempo si
lamentava perché veniva confinata in ruoli stereotipati di
secondo piano.
Sì in effetti i produttori di
Hollywood preferivano per ruoli cinesi le attrici ungheresi,
messicane, indiane d'America pesantemente truccate da orientali.
Allora verso la fine degli anni venti partii per l’Europa, dove
finalmente mi furono affidati ruoli di grande importanza tra cui
Piccadilly nel 1929 e The Flame of Love dove fui la protagonista
del mio primo film parlato. Poi recitai nel 1931 nel film La
figlia di Fu Manchu e l’anno successivo in Shanghai Express di
Josef von Sternberg, accanto a Marlene Dietrich.
A proposito della Dietrich vi furono voci insistenti sul suo
lesbismo.
Quando ero in Europa strinsi amicizie con
diverse donne tra cui Marlene Dietrich, Cecil Cunningh ed altre.
Queste voci, in particolare sulla mia presunta relazione con la
Dietrich, nate per delle scene molto sensuali sul set di
Shanghai Express, danneggiarono la mia reputazione pubblica e
misero ulteriormente in imbarazzo i miei familiari i quali erano
stati sempre contrari alla mia carriera di attrice, che
all'epoca non era considerata una professione del tutto
rispettabile. Comunque durante il mio soggiorno londinese mi
legai romanticamente allo scrittore e dirigente televisivo Eric
Maschwitz, il quale dopo la nostra separazione scrisse il testo
di "Remind Me of You" come evocazione del suo desiderio per me.
Nonostante avesse ruoli importanti, il suo
compenso non era però tanto alto…
Beh altre attrici
guadagnavano molto più di me… E nel 1935 ebbi una grossa
delusione quando la Metro-Goldwyn-Mayer rifiutò di prendermi in
considerazione per il ruolo principale in La buona terra,
scegliendo al mio posto, come protagonista, l'attrice tedesca
Luise Rainer, che verrà poi premiata con l'Oscar.
Per quella scelta molti sentirono puzza di razzismo…
In effetti molti hanno ritenuto che quella scelta fosse dovuta
alle regole del codice Hays, le quali obbligavano i produttori e
i registi ad affiancare ad un attore bianco una moglie bianca.
In realtà lo stesso codice proibiva esclusivamente l’incrocio
tra razza bianca e nera e non diceva nulla riguardo alle
relazioni tra bianchi e cinesi. Comunque non fu solo
quell’episodio. Spesso quando baciavo uomini bianchi sul set per
ragione di copione puntualmente quelle scene venivano cancellate
in fase di montaggio.
E a quel punto lei cosa
fece?
Per giustificarsi la MGM mi offrì un ruolo
secondario di Lotus, la seduttrice, ma rifiutai per principio e
per smaltire la rabbia trascorsi l'anno seguente viaggiando in
Cina, visitando i luoghi delle mie origini e studiando la
cultura cinese.
Alla fine degli anni trenta
comparve in numerosi B movie della Paramount…
Beh sì
erano film minori ma diedi al personaggio cinese americano una
caratterizzazione positiva, rispetto agli standard.
Durante la seconda guerra mondiale scomparse dai radar
cinematografici…
Preferii occuparmi e dedicare il
mio tempo e il mio denaro alla causa cinese contro il Giappone.
Tornai a calcare il palcoscenico negli anni cinquanta in diverse
apparizioni televisive.
Anna Wong morì per un
attacco cardiaco, nel 1961, all'età di cinquantasei anni quando
dopo anni di silenzio avrebbe voluto ritornare sul set per
interpretare il remake del film Fior di loto. Per il suo
contributo all'industria cinematografica, Anna May Wong ha
ricevuto una stella al 1708 di Vine Street.