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MITOLOGIA E ANTICHITA'
Aspasia di Mileto
La più famosa cortigiana
di Atene Cortigiana e
intrattenitrice di alta classe, fu amante e compagna di Pericle, da
cui ebbe un figlio. Il suo bordello di Atene era frequentato da
artisti e letterati tra cui Socrate, lo scultore e architetto Fidia
e il filosofo Anassagora (470
a.C. – 400 a.C. circa)
Madame le sue origini? Sono nata nella città ionia di
Mileto. Provengo da una famiglia benestante. A venti
anni mi trasferii ad Atene.
Dicono che giunta ad
Atene divenne un’etera… A differenza delle pornai,
ossia le prostitute destinate a uomini volgari e senza
ricchezze, possedevo un elevato livello di istruzione,
che mi permise di entrare a far parte della cerchia
ristretta delle etere. Noi etere eravamo delle
cortigiane e intrattenitrici di alta classe: oltre alla
bellezza fisica, ci distinguevamo dalla maggior parte
delle donne ateniesi per il fatto di essere istruite,
possedere l'indipendenza e pagare le tasse.
Ad
Atene iniziò a gestire una casa di piacere… La mia
casa era visitata da uomini provenienti dai più
importanti ambienti politici e culturali della città.
Tra i miei clienti abituali annoveravo poeti, letterati
e perfino il governatore Pericle.
Lei divenne
una figura vivace nella società ateniese ed un esempio
per tutte le altre donne. Presi parte alla vita
pubblica di Atene e grazie anche a Pericle la mia casa
divenne anche un centro intellettuale dove ospitavo tra
gli altri Socrate, lo scultore e architetto Fidia e il
filosofo Anassagora. Ero notata soprattutto come
un'abile conversatrice piuttosto che come un semplice
oggetto di bellezza fisica. Pensi che nonostante la mia
attività gli amici di Socrate portavano le loro mogli a
sentire le mie conversazioni.
Come mai ebbe tutta
questa libertà? Essendo una straniera ero libera dai
vincoli legali che tradizionalmente confinavano le donne
sposate ateniesi nelle loro case e succubi delle loro
famiglie. Per questo motivo mi era permesso di
partecipare alla vita pubblica della città. Poi tenga
conto che in quanto etera potevo uscire, partecipare ai
banchetti al fianco degli uomini e, addirittura, potevo
ricevere nella mia casa ed essere mantenuta da un uomo
potente.
Com’era invece la condizione della donna
d’allora? Subivano moltissime restrizioni e divieti
alla loro vita sociale. Non avevano diritti civili e i
loro compiti erano limitati alla cura della casa e della
prole. Erano del tutto escluse dalla vita pubblica e
potevano lasciare le mura domestiche solo per
partecipare alle feste cittadine. Ad Atene essere donna
significava essere di proprietà dell’uomo.
L’incontro con Pericle le fu di grande aiuto…
Pericle, che aveva vent’anni meno di me, si innamorò al
punto che mise in discussione il rapporto con la moglie
legittima. Divenni ben presto la sua amante nei primi
anni del 440 a.C. Quando divorziò dalla moglie andammo a
vivere insieme, anche se il nostro stato coniugale non
fu mai formalizzato.
Plutarco riferisce che
Pericle perse letteralmente la testa per lei… Lui era
dotato di una tenerezza straordinaria e mi baciava
appassionatamente ogni volta che usciva di casa per
occuparsi degli affari pubblici. Per ricompensare la sua
dolcezza gli diedi un figlio: Pericle il Giovane.
Dicono che fu una madre tirannica… Ero
semplicemente una madre severa e mi occupavo a pieno
titolo dell’educazione di mio figlio. In effetti ci
furono dei contrasti con suo padre, lui mi rimproverava
di impedire a nostro figlio di esprimere il coraggio
dell'uomo democratico e amante della sua città.
Ricevette però anche diversi attacchi personali…
Diventai un bersaglio della satira dei poeti comici per
il mio rapporto con Pericle che non fu mai visto di buon
occhio. Le accuse a cui fui sottoposta erano finalizzate
a coprirmi d'infamia, ma l'obiettivo principale era
evidentemente quello di indebolire il potere politico di
Pericle.
In cosa consistevano le accuse? In
particolare, fui accusata di corrompere le donne di
Atene al fine di soddisfare le perversioni di Pericle.
Fui anche querelata dal poeta comico e commediografo
Ermippo e messa sotto processo per empietà, sfruttamento
della prostituzione e per aver estorto informazioni
personali sugli amanti che frequentavano le mie
cortigiane. Comunque venni messa sotto processo e fu lo
stesso Pericle a difendermi e a farmi assolvere. Pericle
convinse i giudici non solo declamando la mia onestà, ma
anche impietosendoli versando lacrime vere.
Come
mai venne additata come la causa dello scoppio della
guerra del Peloponneso? Semplicemente perché la mia
condanna avrebbe messo in pericolo la leadership di
Pericle per cui secondo loro, per distogliere l'opinione
pubblica dai suoi affari personali, Pericle avrebbe dato
inizio alla guerra del Peloponneso.
Platone e
altri poeti rappresentavano Pericle come libertino e
schiavo della sua lussuria. La realtà era bene
diversa, questi pseudo letterati usavano queste
argomentazioni per rappresentare un allarmante avvento
delle donne in politica che preannunciava per loro una
minacciosa ginecocrazia.
Purtroppo nel 429 a.C.
Pericle venne a mancare… Morì di peste nell'autunno
di quell’anno. In quell’occasione gli Ateniesi si
dimostrarono un grande popolo cambiando la legge di
cittadinanza che al tempo restringeva la cittadinanza
solo a coloro che avevano entrambi i genitori ateniesi.
Quella modifica permise a mio figlio di diventare
cittadino evitando così l'estinzione del nome di Pericle
e della sua stirpe per mancanza di eredi, in quanto i
figli di Pericle, nati dalla sua prima moglie, erano
entrambi morti anche loro di peste.
Dopo la
morte di Pericle, Aspasia divenne la compagna dell’amico
di Pericle Lisicle che aveva conosciuto per la prima
volta come un incolto mercante di pecore. Prima di
rimanere vedova Aspasia aveva contribuito a trasformare
Lisicle in un leader politico e in un valoroso generale.
Lisicle fu ucciso durante la guerra del Peloponneso nel
427 a.C., e da allora di Aspasia non si sa con certezza
nient'altro, nemmeno l'anno esatto della sua morte.
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L'ARTICOLO E' A CURA DI ADAMO BENCIVENGA E' STATO REALIZZATO
GRAZIE A: https://it.wikipedia.org/wiki/Aspasia_di_Mileto5
https://lamenteemeravigliosa.it/aspasia-di-
mileto-biografia-bella-etera/
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