Madame le sue origini?
Il mio vero nome è Corinne Mae Scott Griffin, sono nata nel
Texas, mio padre era un ministro metodista e un capotreno della
ferrovia del Texas. Mio nonno materno, Antonio Ghio, era un
immigrato italiano ed è stato tre volte sindaco di Texarkana, il
paese dove ho vissuto la mia adolescenza. Mia nonna materna
invece era di origini tedesche. Quando nacqui mia madre aveva
appena vent’anni mentre mio padre quaranta. Dopo aver terminato
l’istruzione primaria nel Convento del Sacro Cuore mi iscrissi
all'Università del Texas ad Austin e per mantenermi gli studi
facevo la ballerina in qualche locale.
Come
approdò al cinema?
Dopo la morte di mio padre mi
trasferii con mia sorella nel sud della California, qui vinsi un
concorso di bellezza e un impresario locale si accorse di me e
tramite lui firmai un contratto con la Vitagraph. Avevo
vent’anni e il contratto prevedeva un compenso settimanale di
quindici dollari.
Il suo debutto?
La
mia prima partecipazione sullo schermo fu in un cortometraggio
intitolato La Palom , al fianco di Earle Williams. Prima di
diventare una protagonista feci la comparsa in una serie
infinita di brevi film per lo più di secondo ordine. Ottenni il
primo ruolo da protagonista nel lungometraggio I Will Repay. Per
diversi anni, lavorai a ritmi sostenuti in produzioni che
all'epoca furono di grande richiamo e nel 1923 ricevetti i
primi, ottimi consensi di pubblico e critica per la miaa
interpretazione in Black Oxen.
Nel ’20 si sposò…
Sposai l’attore e regista Webster Campbell, in una cerimonia
privata a Oceanside in California. Divorziammo tre anni dopo,
lui era un alcolizzato piuttosto violento.
Quello
non fu l’unico matrimonio vero?
Mi sono sposata
quattro volte, dopo Webster è stata la volta del produttore
Walter Morosco, in seguito con George Preston Marshall,
proprietario della squadra di football Washington Redskins, in
ultimo mi ritrovai sposata con l'attore teatrale e televisivo
Danny Scholl. Su mia istanza fu annullato dopo 33 giorni in
quanto quella Corinne Griffith non ero io ma mia sorella più
giovane.
Una storia che sa dell’incredibile…
Questa strana vicenda diede modo allo scrittore Tom Tryon di
pubblicare nel 1976 il romanzo breve "Fedora", dal quale il
regista Billy Wilder ne fece l'omonimo film.
Le
furono comunque attribuite diverse relazioni più o meno segrete…
Direi anche più o meno vere, comunque finii sulle copertine dei
giornali rosa per essere stata l’amante vera o presunta degli
attori Clark Gable e Robert Caroll Nye, e del magnate
dell'aviazione, nonché produttore cinematografico, Howard
Hughes.
Torniamo alla sua carriera… Sempre nel
’20 iniziò a girare film per la First National Pictures.
Firmai un contratto da 10.000 dollari a settimana. Divenni una
delle attrici più importanti della compagnia. Il mio primo film
fu Black Oxen (1923) di Frank Lloyd, un dramma in cui
interpretavo una misteriosa contessa austriaca. In quel film
recitai insieme a Conway Tearle e Clara Bow, e fu un successo
sia di critica che di pubblico.
Cinque anni dopo
era anche una produttrice di film di successo…
Fondai la Corinne Griffith Productions, una piccola casa di
produzione indipendente. Tra i miei film di cui ero anche la
protagonista sul set ricordo Déclassée e Classified del 1925.
Poi il passaggio al sonoro…
Nel 1929 fui
nominata all’Oscar come migliore attrice per la mia
interpretazione in The Divine Lady, un film sonoro con musica
sincronizzata, ma senza dialoghi. Poi come tanti miei colleghi
ebbi notevoli problemi nel sonoro, recitai comunque in tre film
sonori tra cui nel ’32 Lily Christine. Avevo 38 anni.
Ma la sua stella non tramontò…
Dopo essermi
ritirata dalla recitazione mi dedicai alla scrittura. Scrissi
ben undici libri di narrativa e saggistica. Tra questi il
best-seller "My Life with the Redskins" e il libro di memorie
"Papa's Delicate Condition".
Dopo aver subito un
ictus nel luglio 1979, Corinne Griffith fu ricoverata in
ospedale a Santa Monica, in California, dove morì poco dopo per
un infarto a 84 anni. I suoi resti furono cremati nella Cappella
dei Pini a Los Angeles e dispersi in mare nell'Oceano Pacifico.
Ha lasciato un patrimonio stimato in 150 milioni di dollari che
l’aveva resa in vita una delle donne più ricche del mondo. Nel
1960, gli fu dedicata la stella alla Walk of Fame per il
contributo offerto all'industria del cinema muto.