Adamo di cosa
parliamo?
Parliamo di una ragazza di 25
anni che nel 1993 sale sul palco di Sanremo, si
siede a gambe incrociate e con l’aiuto della sua
chitarra inizia a cantare: "Venne il giorno che le
dissi: tu Catania non mi basti, dei miei sogni che
ne hai fatto, me li hai chiusi in un cassetto".
Quella ragazza era Gerardina Trovato!
Quel brano si chiamava “Ma non ho più la mia
città”…
Esatto, Gerardina l’aveva
scritta insieme a Donatella Milani e Mauro Malavasi.
Una sorta di storia autobiografica e parla del suo
trasferimento da Catania a Roma. Il brano comunque
piace e si classifica secondo nella sezione "Novità"
superato soltanto dalla giovane Laura Pausini con
“La Solitudine” ed arrivando prima del pezzo “in te”
di Nek che si classificò terzo.
Come
diventa cantante?
Scrive canzoni da
quando aveva 12 anni ed a 18, dopo aver ottenuto un
diploma in ragioneria, lascia la sua città per
trasferirsi a Roma e tentare la fortuna nel mondo
della musica. Dapprima fa da corista a Bobby Solo e
dopo qualche anno di pianobar, le si presenta la
grande occasione. In un ristorante incontra Caterina
Caselli e grazie a un amico giornalista riesce a
darle una cassetta dei suoi pezzi. La Caselli rimane
estasiata dalla grinta della giovanissima cantante e
pochi giorni dopo è a Milano nell'ufficio della
Sugar.
Di che parla "Ma non ho più la
mia città"?
Il brano è stato scritto di
slancio dopo l'uccisione di Paolo Borsellino e
racconta tutta la fatica e, a volte, il disagio di
aver affrontato da giovanissima solitudine e senso
di smarrimento. “Dove vivo non c’è il mare/Sulle
case sempre neve/Solo nebbia e vento freddo/Sopra il
grano scende pioggia/Ma le strade sono bianche/Non
c’è terra e non c’è sangue…”
Dopo
Sanremo?
Esce il suo primo album che
porta il suo nome, su etichetta Sugar ed ottiene un
grande successo con 2 dischi di platino. L’anno
successivo la Trovato è ancora sul palco del teatro
Ariston con il pezzo “Non è un film”. Anche in
questo caso, la tematica è sociale: il brano è una
denuncia degli orrori della guerra civile, con
allusione agli scontri in Bosnia. Ma non ho più la
mia città verrà inserita anche nei greatest hits
dell'artista siciliana: Il sole dentro del 1997,
Gechi, vampiri e altre storie del 2000 e La
collezione completa del 2005.
Poi
l’incontro con Bocelli…
Insieme ad
Andrea Bocelli, Gerardina canta Vivere, canzone che
parla di una donna stanca del suo modo di vivere
frastornato e racconta che la sua vita è molto
complicata. Quel brano è la sua fortuna: viene
incluso in Romanza, album di Bocelli che ha venduto
più di 25 milioni di copie in tutto il mondo e lei
stesso lo inserisce come traccia del suo secondo
disco, Non è un film, che diventa disco di platino.
Purtroppo però nascono dei dissidi legali per i
diritti del duetto con Andrea Bocelli. Infatti
quando viene sostituita da Laura Pausini per una
serie di motivi le vengono bloccati i proventi della
Siae, passando così da cifre enormi a 600 euro a
semestre.
Poi cosa succede?
La sua vita che sembrava essere in ascesa
cambia radicalmente quando, dopo il successo dei
primi tre brani decide di provare a farcela da sola
lasciando la vecchia etichetta. Iniziarono i primi
problemi economici, nonché la morte del padre,
dissidi familiari e problemi di salute che la
portano nel labirinto di una crisi depressiva.
E ora?
Dopo le delusioni per
una mancata partecipazione a Sanremo nel 2020 ora è
tornata a vivere in Sicilia, ha grosse difficoltà
economiche ma continua a cantare i suoi meravigliosi
pezzi che raccontano la sua terra, il mare, le case
e il sangue della mafia: “Chi non ha paura di morire
muore una volta sola”.
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