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MUSICA PASSIONE
Storia delle Canzoni
di Lucio Battisti
VENDO CASA
Il tormento di un
uomo abbandonato dalla propria donna:
"Questa casa ha visto amore, ora vede un
uomo che muore!”
Dik Dik Battisti
1971
Adamo di che
parliamo?
Del brano scritto dalla più
famosa coppia di autori musicali italiani ossia
Battisti Mogol. Questo pezzo lo scrissero per i Dik
Dik, il migliore gruppo rock melodico di allora, e
fu pubblicato nel 1971 con etichetta Ricordi.
Come nacque la canzone?
Secondo quanto detto da Pietro Montalbetti detto
Pietruccio, frontman dei Dik Dik quella canzone fu
una sorta di risarcimento in quanto al tempo Mogol e
Battisti, che si occupavano di loro in prima
persona, a un certo punto scaricarono il gruppo a
una struttura discografica più impersonale che poi
era la "Numero Uno". E quindi per ricompensare il
loro disappunto, scrissero "Vendo casa". Il
risultato fu un pezzo davvero splendido con favolosi
arrangiamenti, testo gradevole e ottima
interpretazione da parte del gruppo milanese.
Con Battisti vi era già stata una
collaborazione.
Nel 1966 il gruppo aveva
cantato “Se rimani con me” ossia la prima canzone
scritta da Lucio Battisti, sempre lo stesso anno
incisero “Dolce di Giorno”, retro di “Sognando
California” e due anni dopo “Il vento”
Vendo Casa fu un successo immagino…
Così così, in Hit Parade il brano non
raggiunse il meritato risultato, non andando oltre
il nono posto e non bissando quel primo posto che i
Dik Dik avevano già ottenuto con altri precedenti
brani tipo: Senza luce; Il primo giorno di primavera
e che avrebbero raggiunto anche in futuro con
Viaggio di un poeta.
Esistono delle
cover?
Di questo pezzo esiste anche
un'interpretazione dell'Equipe 84 e, più
recentemente, una di Ornella Vanoni dall'album "Un
panino, una birra e poi..." che, guarda caso, è uno
dei versi della canzone.
E la
versione cantata da Lucio?
Rispetto a
quella stile Procol Harum dei Dik Dik, quella di
Battisti ha di per sé una potenza quasi blues, una
versione graffiante per chi abbandonato dalla
propria donna deve elaborare un lutto devastante
accompagnato da un ritornello che si ripete
ossessivamente come a evocare uno stato di trance.
Vendo casa è uno dei brani più potenti del
repertorio battistiano.
Un Mogol
iperrealista…
L'erba è alta ormai, lo
so, e dovrei potare il melo, quanta polvere c'è,
dentro casa è tutto un velo. La cucina, guarda, che
cos'è, quanti piatti sporchi da lavare… Ecco questo
è solo l’inizio che dà immediatamente uno spaccato
della situazione descrivendo l’esatto stato d’animo
del protagonista: “Questa casa ha visto amore, ora
vede un uomo che muore!”
Chi erano i
Dik Dik?
Un gruppo musicale italiano
formatosi a Milano nel 1965. I suoi componenti:
"Pietruccio" (Pietro Montalbetti) – voce, chitarra
"Pepe" (Erminio Salvaderi) – voce, chitarra
"Mario" (Mario Totaro) – tastiere
"Lallo"
(Giancarlo Sbriziolo) – voce, basso
"Sergio"
(Sergio Panno) – batteria
agli inizi si facevano
chiamare Dreamers, poi Squali e grazie ad una
segnalazione dell'allora arcivescovo di Milano
Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI,
ottennero il loro primo contratto discografico con
la Dischi Ricordi, cambiando il nome in Dik Dik.
Curioso il nome!
Al tempo
andava di moda per i gruppi beat prendere il nome di
animali. Comunque Dik Dik è il nome di un'antilope
africana. Venne scelto da Pietruccio Montalbetti per
caso, guardando un dizionario Inglese - Italiano).
Il debutto?
Debuttarono nel
1965 ma il vero successo arriva l’anno dopo con
Sognando California. La cover di California Dreamin'
dei The Mamas & the Papas uscita l’anno prima negli
Stati Uniti. La stesura del testo in italiano viene
affidata a Mogol, il quale si mantenne abbastanza
fedele al testo originale. Fu un successo enorme!
Nella hit parade di Lelio Luttazzi la canzone rimase
stabile per settimane al secondo posto, superata
solo da Strangers in the Night di Frank Sinatra. Sul
retro del 45 giri vi era Dolce di giorno, scritta da
Mogol e Lucio Battisti.
Dopo?
L’anno successivo bissarono il successo con
Senza luce (cover dei Procol Harum e sempre con i
testi di Mogol, con la quale raggiunsero il primo
posto nella Hit Parade. Nel 1968 uscì Il vento
(ancora di Mogol e Battisti) mentre l'anno seguente
Il primo giorno di primavera, con Lucio Battisti
alla chitarra acustica e Pino Presti al basso
elettrico, che arrivò prima in classifica per due
settimane.
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GUARDA
IL VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=4jqIzX_Wu5E
https://www.youtube.com/watch?v=GSmGazFx4gQ
L'INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
https://www.hitparadeitalia.it/schede/v/vendo_casa.htm
https://www.musicaememoria.com/dik_dik_vendo_casa.htm
https://www.rollingstone.it/musica/la-storia-delle-rarities-di-lucio-battisti/532387/#uno
IMAGE GOOGLE
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