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CHE FINE HA FATTO?
 
 

Hanna Schygulla
La Musa di Fassbinder
Considerata l'attrice tedesca più importante del Nuovo cinema tedesco che fine ha fatto la Musa di Fassbinder?
 

 



 
 


 

Hanna nasce il giorno di Natale del 1943 durante l'occupazione nazista della Polonia da genitori tedeschi. Fin da bambina si trasferisce come profuga a Monaco. Suo padre Joseph è un commerciante di legname, poi arruolato nell'esercito tedesco e fatto prigioniero dalle forze americane in Italia fino al 1948. Intanto la bella Hanna studia lingue romanze a Monaco.

Da bambina sogna di fare la ballerina, ma adora Marilyn Monroe, per cui, pur pensando di non essere capace a fare l’attrice, inizia a frequentare l’ambiente del teatro e studia recitazione.

Hanna si fa notare per il suo modo particolare di recitare sempre distaccato, quasi ironico, che rifugge l'identificazione con il personaggio. Scopre così il teatro sperimentale e si lega a doppio filo ad uno dei suoi esponenti vale a dire Rainer Werner Fassbinder. Diretta da lui, esordisce nel cinema nel 1969 con “L'amore è più freddo della morte”. Il lavoro insieme prosegue con “Il fabbricante di gattini”, “Attenzione alla puttana santa” e “Le lacrime amare di Petra von Kant”.

Interpreta quasi sempre donne dal carattere forte e tenace, ma anche ambiziose e sensuali, ingannatrici e dominatrici, finendo così per impersonare l'ideale dell'antidiva.

Il successo internazionale arriva con “Il matrimonio di Maria Braun” del 1978 sempre di Fassbinder. Hanna viene premiata con l'Orso d'argento per la migliore attrice al Festival di Berlino 1979. A questa fortunata pellicola segue il kolossal televisivo Berlin Alexanderplatz, tratto dal libro omonimo di Alfred Döblin, e la coproduzione italo-tedesca Lili Marleen, in cui è accanto a Giancarlo Giannini, sempre sotto la direzione di Fassbinder. Con il grande regista tedesco realizzerà 23 film in 12 anni.

Nel 1982 si stacca da Fassbinder e lavora per importanti registi come Carlos Saura, Margarethe von Trotta, Andrzej Wajda e notevoli produzioni come “Il mondo nuovo” di Ettore Scola, “Passion” di Jean-Luc Godard e la “Storia di Piera” di Marco Ferreri con il quale vince il premio per la miglior interpretazione femminile al Festival di Cannes e un David di Donatello.

Sempre legata a Fassbinder dopo l'improvvisa morte per overdose del regista tedesco la sua carriera attraversa una fase discendente finendo per scomparire del tutto dal panorama cinematografico. Dal 1981 Hanna Schygulla vive a Parigi e si esibisce nei teatri come chanteuse, interpretando brani d'autore. Di notevole interesse è lo spettacolo Bertolt Brecht ici et maintenant, un recital interamente dedicato alle poesie e alle canzoni del grande drammaturgo. Nel 2010 riceve l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino.



 



















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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://www.nientepopcorn.it/persone/attori/hanna-schygulla/
https://it.wikipedia.org/wiki/Hanna_Schygulla
https://www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php?storyId=5c2095c2160f5
https://www.treccani.it/enciclopedia/hanna-schygulla_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/
https://www.cinematografo.it/cast/hanna-schygulla-cugjdhga

FOTO GOOGLE IMAGE


 
















 
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