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CHE FINE HA FATTO?
 
Una meteora di nome

   Zigi Zanger
Ha recitato in soli quattro film del filone erotico ed è ricordata esclusivamente per i gemiti caldi e i sospiri bollenti che accompagnato le scene lesbiche del film Velluto nero



 

 


 

Il suo vero nome è Sigrid Zanger e nasce nel 1958 nella città tedesca di Norimberga, da giovanissima si trasferisce in Italia ed entra nel mondo dello spettacolo attraverso le copertine patinate di riveste per soli uomini. L’incontro con l’agente Alberto Tarallo le cambia la vita, il quale la fa debuttare nel mondo del cinema.

Sigrid è bella dall’aspetto nordico, minuta ma molto graziosa, capelli biondi ed aria da sbarazzina, tutti elementi interessanti per il cinema sexy di quel periodo. Il suo debutto avviene nel film Vizi privati e pubbliche virtù del 1975 accanto a Pamela Villoresi, Laura Betti, Ilona Staller e la protagonista Thérèse-Ann Savoy. Il regista Miklós Jancsó la vuole a tutti i costi anche se le riserverà solo una piccola parte. Il film, un apologo sulla immoralità e sulla vita viziosa dei nobili, narra l'amore impossibile tra l'arciduca d'Austria Rodolfo d'Asburgo-Lorena erede legittimo al trono degli Asburgo e la sua amante, la baronessa ungherese Maria Vetsera. È una relazione clandestina senza futuro che si concluderà in maniera tragica con il doppio suicidio dei protagonisti. In Italia il film viene sequestrato per ben due volte, mentre il regista è processato e condannato in primo grado per oscenità e poi assolti nei gradi successivi di giudizio. Sigrid è la sorella della protagonista, un ermafrodito che viene da un circo e si esibisce davanti ai due amanti immorali per farli godere.

L’anno successivo prende parte anche se marginalmente al film Velluto nero di Brunello Rondi. Lei ricopre il ruolo di Magda, la figlia ninfomane della protagonista Christal, che è solita donarsi a tutti. Recita insieme a Laura Gemser e Annie Belle ed è anche la voce ansimante femminile di tutte le scene di sesso del film. Il film non passerà alla storia come un’opera d’arte, ma semplicemente un cult per amanti
del trash e del kitsch.

Sempre nello stesso anno la troviamo in “Eva nera” di Joe D’Amato. Il film narra le vicende di Eva, Laura Gemser, una ballerina esotica che danza nei night-clubs esibendosi con dei serpenti. Zigi nel film è Candie, una ragazzina che viene iniziata all’amore saffico e incestuoso dalla bella indonesiana.

Nel terzo film che gira sempre in quell’anno finalmente ha il ruolo di protagonista. Si tratta di “Cuginetta…amore mio” di Bruno Mattei, una commedia sexy all'italiana in cui Zigi recita la parte di Nicoletta Fava Del Dongo, la figlia in calore del povero padre di famiglia che aspetta che un suo ricco zio, il conte Aristide, muoia per poter ereditare un’immensa fortuna.

Sembra che proprio in questo film la Zanger abbia avuto una breve relazione con il produttore Diego Spataro, ma dopo la fine di quel rapporto abbandona il cinema e fa ritorno in Germania. Non conosciamo il motivo di questa decisione, ma possiamo supporre che delusa dalla qualità dei film proposti abbia preferito uscire di scena.


Praticamente una meteora del firmamento cinematografico lavorando in Italia per due soli anni e interpretando solo quattro film erotici tra il 1975 e il 1976. Tanto che Zigi viene ricordata esclusivamente per quei gemiti caldi e sospiri bollenti che accompagnato le scene lesbiche tra Laura Gemser e Annie Belle nel film Velluto nero.


 





 

















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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://de.wikipedia.org/wiki/Ziggy_Zanger
http://www.liberolibro.it/una-meteora-di-nome-zigi-zanger/


FOTO GOOGLE IMAGE


 













 
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