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CHE FINE HA FATTO?
Donna Jordan
La modella che prestò il suo sedere
per la famosa e dissacratoria campagna pubblicitaria dei
Jesus Jeans che recitava provocatoriamente: “Chi mi ama mi
segua!”
Diciamoci la verità, rispetto alla concorrenza e parlo
di Levi’s, Wampum, Lee e Roy Rogers, i Jesus non erano
un granché, ma quel marchio fu protagonista di quello
che viene oggi considerato uno degli eventi più
importanti della storia italiana della pubblicità.
Sta di fatto che il capo dell’azienda un certo Maurizio
Vitale, per creare un brand di richiamo, commissionò
all’agenzia pubblicitaria “Italia”, unica agenzia
creativa operante in Italia insieme ad Armando Testa, il
lancio dei sui jeans. A quel punto quei creativi di
Michael Goettsche ed Emanuele Pirella, evidentemente
aiutati dal nome del marchio, blasfemo e dissacratorio,
ma molto di moda al tempo grazie ad un musical
americano, coniarono lo slogan "Non avrai altro jeans
all'infuori di me!" e lo stamparono in bella evidenza su
una figura a petto nudo con in dosso un paio di jeans
sbottonati.
Ma la vera pubblicità che portò al
boom del marchio e al fenomeno mediatico fu quella del
1973, creata sempre da Emanuela Pirella, ma in
collaborazione con il fotografo Oliviero Toscani. Questa
volta le immagini erano riprese dal basso vita in giù
con vista sia posteriore che anteriore che ritraevano la
modella dentro cortissimi shorts Jesus Jeans con la
scritta: “Chi mi ama mi segua!” Geniale! Ovviamente
l’immagine con lato b fece più presa e il risultato fu
che in tutta Italia si poteva ammirare il primo piano
provocante di quel sedere femminile associato ad una
frase pronunciata da Gesù Cristo, secondo la religione
Cristiana. Lo scatto fu tra i primi di molte altre
fortunate campagne di Oliviero Toscani.
Lo slogan
dal sapore trasgressivo, blasfemo e dissacratorio in
linea con lo spirito ribelle giovanile fu immediatamente
adottato dai giovani del tempo alle prese con la
rivoluzione sessuale in atto.
La campagna fece
scandalo e i jeans andarono a ruba…. Lo spot fece il
giro d'Italia e accese molte polemiche. In tutta la
nazione partì una campagna di condanna e boicottaggio
del brand torinese, iniziata dall’Osservatore Romano e
finita da un articolo di Pier Paolo Pasolini sul
Corriere della sera il 17 maggio del 1973. Pasolini
dichiarava fermamente il proprio dissenso e addirittura
sdegno per quella che a suo avviso era una indecente
iniziativa commerciale. L’articolo si intitolava Il
folle slogan dei Jeans Jesus e profetizzava un uso
sempre più dissacrante e sconveniente delle pubblicità
senza rispetto per i valori prestabiliti, come segno di
una corruzione morale dilagante. Ovviamente per
quelle campagne bizzarre quei jeans ebbero un riscontro
di vendite eccezionale.
Ma chi era la modella? Il
suo nome era Donna Jordan ed era una modella americana
conosciuta soprattutto come una superstar di Warhol e
per essere stata una delle “Antonio's Girls”, modelle e
muse dell'illustratore di moda Antonio Lopez, tra le
quali annoverava niente di meno che Jessica Lange ,
Jerry Hall e Grace Jones!
Donna Jordan seguì
Lopez a Parigi nel 1970 e nel giro di un anno apparì in
bella mostra sulla copertina di Vogue e venne ritratta
da mostri sacri come Helmut Newton e Guy Bourdin. Il suo
aspetto distintivo consisteva in capelli biondi
decolorati, un sorriso dai denti spaziati, un naso
importante, la fronte alta e un rossetto rosso vivo.
Ma la sua popolarità non fu determinata dalle
copertine di Vogue Paris ma dallo scandalo che suscitò
un giovane fotografo milanese, figlio di un fotoreporter
del “Corriere della Sera”, al secolo Oliviero Toscani,
che tra le altre cose è stato anche suo fidanzato. Il
viso della Jordan era già famoso, il suo sedere no. Così
il nostro provocatorio Oliviero lo mette al centro della
campagna pubblicitaria e, complice Emanuele Pirella
accompagna il sedere della Jordan con lo slogan "Chi mi
ama mi segua". La scelta di associare un’immagine
blasfema con una citazione a riferimento religioso
naturalmente non può che destare scalpore. Scoppia il
caso. Mesi e mesi di titoli e dibattiti, con le vendite
che intanto vanno alle stelle.
Successivamente
si cimentò come attrice in un film di Andy Warhol
“L'Amour” del 1973, e successivamente nel 1974 nel film
italiano “Il profumo della signora in nero” un giallo -
horror diretto da Francesco Barilli. Poi la sua meteora
è letteralmente scomparsa, nata nel 1950 ha fatto
perdere le sue tracce ed oggi della proprietaria di quel
sedere che fece tanto scandalo in Italia non si sa più
nulla.
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FONTI:
https://www.harpersbazaar.com/it/moda/tendenze/a40057225/jesus-jeans-storia-moda/
https://curiosando708090.altervista.org/jeans-jesus-donna-jordan-fine-70inizio-80/
FOTO GOOGLE IMAGE
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