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INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Glenda May Jackson
Una romantica donna
inglese
Attrice britannica vincitrice di due
Oscar per la miglior attrice, nel 1971 per Donne in amore e
nel 1974 per Un tocco di classe. Nel 1992 ha abbandonato la
carriera artistica per dedicarsi alla politica ed è stata
deputato laburista alla Camera dei comuni
(Birkenhead, 9 maggio 1936 – Londra, 15
giugno 2023)
Madame le sue origini? Sono nata a
Birkenhead vicino a Liverpool, da una famiglia povera.
Eravamo quattro figli ed io ero la più grande. Mio padre
faceva il muratore e mia madre alternava l’andare a
servizio con il lavoro di cassiera al supermercato.
Vivevamo in una casa modesta con il bagno esterno.
Però lei era appassionata di cinema, vero? Mamma
mia aveva chiamata Glenda come Glenda Farrell,
un’attrice americana famosa a quei tempi. Insomma
sognavo ad occhi aperti e per mantenermi gli studi di
recitazione ed aiutare i miei iniziai a lavorare
dapprima in una farmacia e poi come cameriera di un
resort.
Come andava a scuola? Ero abbastanza
brava, tra le altre cose vinsi una borsa di studio che
mi permise di studiare al RADA. Nel 1957 feci il mio
esordio teatrale nella pièce “Tavole separate” di
Terence Rattigan e successivamente entrai a far parte
della Royal Shakespeare Company ed ebbi la fortuna di
lavorare con il regista Peter Brook.
Poi il
grande cinema… La popolarità arrivò nel controverso
“Donne in amore” del 1969 di Ken Russell, per il quale
vinsi il mio primo Oscar alla migliore attrice.
Ambientato nell'Inghilterra del 1920, interpretavo il
ruolo di Gudrun Brangwen, una timida maestra che si
innamora di un ispettore scolastico, mentre mia sorella,
una scultrice anticonformista, dava vita a un rapporto
passionale e torbido con un industriale. Anche tra i due
uomini nascerà un sentimento ambiguo. Il film suscitò
scandalo per la scena della lotta nuda dei due uomini
che si dicono: "Noi siamo mentalmente e spiritualmente
vicini, perciò dobbiamo esserlo anche fisicamente".
L’anno dopo un altro film chiacchierato…
Interpretai la parte della moglie ninfomane del
musicista Čajkovskij in “L'altra faccia dell'amore”
sempre diretto da Russell. In quel film interpreto il
ruolo di Antonina Ivanovna Miljukova, un’appassionata
ereditiera che sposa il grande musicista russo, ma lui
affetto dal complesso di Edipo per aver visto la madre
morire non onora il talamo nuziale e dopo disperati e
tormentati tentativi decidiamo di lasciarci.
Perché non ritirò mai i premi Oscar personalmente?
Non amavo quel tipo di manifestazioni e sostanzialmente
non ho mai lavorato per vincere premi. Le statuette
furono ritirate nel 1971 dall’attrice Juliet Mills e nel
1974 dal regista Melvin Frank
Dopo due ruoli così
drammatici si dedicò al cinema brillante… Fu
un’intuizione del regista statunitense Melvin Frank
offrendomi la parte da protagonista nel film Un tocco di
classe nel 1973. Il risultato fu ottimo e vinsi il mio
secondo Oscar alla migliore attrice protagonista.
Poi improvvisamente lasciò il cinema… Mi dedicai
alla mia seconda passione ossia la politica. Nel 1978 mi
presentai alle elezioni politiche e venni eletta
deputato laburista nella Camera dei comuni e tra gli
altri ruoli ricoprii l’incarico di sottosegretaria ai
trasporti.
Parliamo della sua vita privata
madame? Sono stata sposata una sola volta con Roy
Hodges. Ci conoscemmo in teatro, lui era direttore di
scena ed attore della compagnia in cui lavoravamo.
Iniziammo a frequentarci e ci sposammo il 2 agosto del
1958 al St Marylebone Register Office di Londra. Insieme
abbiamo avuto nostro figlio Daniel nato nel 1969. Pensi
che ero incinta di sei mesi quando completammo le
riprese di Women in Love.
Il matrimonio non andò
bene… Stanca di continui litigi e incomprensioni nel
1975 intrapresi una relazione con Andy Phillips, il
direttore delle luci per la produzione di Hedda Gabler
in cui recitavo. Quando mio marito lo venne a sapere mi
fece causa e chiese il divorzio sulla base del mio
adulterio con Phillips. Divorziammo l’anno dopo. Con
Andy rimasi cinque anni ma senza sposarmi. Poi tornai
felicemente single.
Oltre ai due Oscar ha
vinto due Premi Emmy, due Premi BAFTA e un Golden Globe
ricevendo inoltre due nomination agli oscar con
“Domenica, maledetta domenica” nel 1972 e con “Il
mistero della signora Gabler” nel 1976. Glenda Jackson è
morta nella sua casa di Blackheath a sud-est di Londra
il 15 giugno 2023, all'età di 87 anni.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
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