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INTERVISTA
IMPOSSIBILE
Irma Capece Minutolo
La cantante legata a re
Faruq
La favola di una ragazza sedicenne, che
si innamora di un Re in esilio, di venti anni più grande di lei,
e che lo segue per nove anni, fino alla morte di lui, con
estrema dedizione e fedeltà, senza interessi di alcun genere, se
non quello dell’amore e dell’abnegazione
(Napoli, 6 agosto 1935 – Roma, 7 giugno 2023)
Madame le sue origini? Nasco a Napoli
da un’antica e nobile famiglia, figlia di Don Augusto,
patrizio napoletano, e di Luisa Amoroso. A 16 anni un
incontro importante… Nel 1951 conobbi a Capri Faruq
I, re d'Egitto, durante il suo esilio in Italia. Dopo
pochi giorni ci fidanzammo.
Come avvenne il
vostro primo incontro? La nostra favola è iniziata in
una torrida estate e quell’incontro cambiò totalmente la
mia vita. Lui, re giovane e inesperto, fu costretto
all'esilio in seguito al colpo di Stato messo in atto
dal generale Nasser. Al tempo non sapevo nulla di
politica, volevo solo vivere la mia vita con quell’uomo
affascinante che ogni giorno mi inondava di rose e mi
chiamava “la mia sirena”.
Finché il re,
nonostante fosse sposato, chiese la sua mano… Il re
stava vivendo un rapporto conflittuale con la sua
giovane moglie e in effetti poco dopo divorziarono. Io
invece ero solo una ragazzina un po’ spregiudicata e mi
resi conto di vivere accanto a uno degli uomini più
ricchi e potenti del tempo solo quando nel suo yacht "La
favorita" vidi gente famosa come Onassis e Frank
Sinatra, Anna Magnani e Winston Churchill, Yves Montand
e Picasso.
A quanto pare sempre in quell’anno vi
sposaste… Sposai il re in una cerimonia con rito
islamico e acquisii il titolo di Sua Altezza Reale Faegi
Farouk.
Perdoni madame, ma molti dicono che non
c’è alcuna prova di quel matrimonio… Gli stessi
documenti storici affermano che Faruq si era sposato
ufficialmente solo due volte: con la regina Farida nel
1938 e con Narriman Sadiq nel 1951. Pare che la vostra
fosse solo una relazione intima e duratura o alla meglio
un matrimonio di tipo morganatico. Guardi che del
nostro rapporto ne parla anche la rivista Time in un
articolo del 1954 descrivendomi "la compagna di viaggio
attuale di Re Faruq è una voluttuosa napoletana" e poi
ancora nel necrologio alla morte del re, pubblicato nel
The New York Times, vengo descritta come "compagna
costante di Faruq negli ultimi anni".
Sì ok, ma
questo non significa che lei fosse sua moglie… anche
perché proprio nel 1951, ossia lo stesso anno del vostro
presunto matrimonio, risulta che il re sposò la sua
seconda moglie Narriman Sadek. La religione del re
che consentiva più matrimoni non proibiva affatto di
sposarsi nello stesso anno.
E come spiega il
fatto che in occasione della morte del re avvenuta nel
1965 lei dichiarò in un’intervista che eravate sposati
da otto anni anziché da 14? Lo feci soprattutto per
rispettare la memoria di mio marito il quale era sempre
stato geloso della sua privacy anzi dichiarai anche che
avevo rifiutato di sposarmi perché ritenevo il
matrimonio la tomba dell’amore…
Quindi solo un
depistaggio? Ero contenta così, innamorata e felice,
e non mi importava nulla essere definita dal Time dopo
il suo divorzio dalla regina Narriman "l'ultimo pezzo
della collezione".
Nel 1965 ci fu la prematura
scomparsa del re… Morì il 18 marzo 1965 all'età di 45
anni dopo un'abbondante cena nel suo ristorante romano
preferito. Sulla sua morte furono ipotizzate molte
versioni, anche quella di omicidio politico per
avvelenamento, ma io non motivo per dubitare che non
fosse un decesso naturale dato che quella morte avvenne
a tredici anni di distanza dalla sua deposizione.
Lei come si sentì? Avevo abbandonato tutto per
inseguire un mio sogno sincero e mi ritrovai sola,
abbandonata, a mia volta, nel momento più delicato del
mio cammino. Sola e senza sostegno mi feci forza e seppi
trovare nella musica e nel canto, una nobile ragione di
vita.
Cosa fece dopo? Mi traferii da Napoli a
Roma e poi a Milano e ripresi lo studio della lirica,
del resto mai del tutto abbandonata. Nel 1967 esordii
nel ruolo di Liù, al teatro Opera di Roma nell'opera
“Turandot” di Giacomo Puccini, nello stesso anno il
ruolo di Leonora ne “Il trovatore” di Giuseppe Verdi,
poi ancora Desdemona nell'Otello di Giuseppe Verdi e
quello di Nedda nei “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo.
Assieme a Giuseppe Di Stefano interpretai il ruolo di
Mimì nella Bohème di Giacomo Puccini. Con impegno e
dedizione mi esibii nei più grandi palcoscenici europei
e italiani come la Fenice di Venezia, il Reggio di
Parma, il San Carlo di Napoli, il Petruzzelli di Bari,
il Regio di Torino, il Teatro Greco di Taormina e di
Siracusa.
È stata anche attrice vero? Tra i
film che ricordo con piacere voglio citare: “Napoletani
a Milano” del 1953 di Eduardo De Filippo; “Il giovane
Toscanini” del 1988 di Franco Zeffirelli con Liz Taylor,
“La tempesta di Shakespeare” del 1986 di Sergio Pastore
e “In una notte di chiari di luna” del 1989 di Lina
Wertmuller.
Irma Capece Minutolo muore a Roma,
dove risiedeva, il 7 giugno 2023 ad 87 anni. A dare la
notizia la nipote Irma.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
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