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INTERVISTA IMPOSSIBILE
 

 

Sinéad O'Connor
Anima tormentata



 Una delle grandi protagoniste del rock. L’artista irlandese dalla spiccata personalità deve la sua fama alla sua meravigliosa voce e al suo anticonformismo nonché ai suoi look fuori dal comune con i capelli rasati, i problemi di salute mentale e alle sue opinioni controverse: “Sono un disastro dal giorno in cui sono nata.”
 (Dublino, 8 dicembre 1966 – 26 luglio 2023)


 

Madame le sue origini?
Sono nata nel 1966 a Dublino, nel sobborgo operaio di Glenageary, da una famiglia numerosa. La mia infanzia è stata traumatica, tra abusi in famiglia, espulsione da scuola, arresto per taccheggio e riformatorio. A 9 anni, dopo la separazione dei miei genitori, venni affidata a mia madre, lei era alcolizzata e depressa, per cui quando vennero fuori gli abusi mio padre mi prese in custodia, per modo di dire, visto che mi affidò a diversi collegi cattolici.

Lei cosa fece?
Per sfuggire da quell’ambiente imparai sin da ragazzina a suonare la chitarra e a comporre canzoni mentre frequentavo la scuola, ma sinceramente non credevo che sarebbe diventato un lavoro. A 14 anni entrai a far parte del gruppo “In Tua Nua”. Esordimmo con il mio brano “Take my hand” e fu un successo. Decisi allora di lasciare la scuola e a casa successe un pandemonio. A mio padre per poco non venne un infarto ed ancora oggi continua a dirmi: “Avresti dovuto seguire i miei consigli e trovarti un lavoro serio”.

Nel 1985 il vero successo…
Mi trasferii a Londra per lavorare al suo primo album “The Lion and the Cobra” pubblicato due anni dopo. Fu accolto con entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica, tanto che intrapresi un tour in Europa e negli Stati Uniti.

Nel 1990 la definitiva consacrazione…
Il brano era “Nothing Compares 2 U”, una struggente ballata romantica che mi permise di raggiungere i vertici delle classifiche mondiali. Pensi che il brano era stato scritto da Prince, nel 1985, lui l'aveva affidata ai The Family ma fu un totale disastro. Cinque anni dopo reinterpretai quel pezzo a mio modo e in breve tempo scalai le vette più alte della popolarità e la canzone fu nominata il singolo numero uno al mondo dell’anno dai Billboard Music Awards. Il brano era accompagnato da un video con il mio viso in primo piano su sfondo nero, mentre canto e mi commuovo.

Con la popolarità anche una pioggia di critiche per certi suoi atteggiamenti.
Nel 1992, Frank Sinatra dichiarò che mi avrebbe volentieri presa a calci nel sedere ("kick her ass") perché avevo detto che non mi sarei esibita in New Jersey se fosse stato suonato l'inno nazionale degli Stati Uniti d'America. Altro scandalo fu quando cambiai le parole di “War” di Bob Marley al Saturday Night Live riferendomi esplicitamente al problema della pedofilia nella Chiesa cattolica. Al termine della canzone strappai in diretta davanti alle telecamere una foto di Wojtila dicendo "Combatti il vero nemico!" Venni in breve tempo etichettata come eretica e squilibrata.

Il suo rapporto con la religione cattolica è stato sempre problematico…
Sono nata in Irlanda, un Paese in cui il cattolicesimo ha avuto forme di teocrazia fondamentalista non riscontrabili in altre nazioni. Ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di sbagliato nella religione cattolica perché tutti quei dogmi ci impediscono di condividere il vero messaggio d’amore.

Lei si è sempre dichiarata una fan dell’Ira.
L'Irlanda è come una madre smarrita. Abbiamo perso la nostra lingua e la nostra storia di fronte agli inglesi. E andiamo in giro sentendo questo dolore ogni minuto. Per questo motivo ho sempre denunciato l'oppressione britannica dietro la tragedia della carestia del 1847 e invocato la riunificazione irlandese e la fine delle violenze.

Si è dichiarata per tre quarti eterosessuale e per un quarto gay…
Sono stata a letto con donne, ma sono molto più attratta dagli uomini. Penso di essere lesbica nel profondo dell’anima, anche se finora ho avuto molte difficoltà ad accettarlo.

Addirittura alla fine degli anni novanta decide di ritirarsi…
Mi feci ordinare prete da un movimento cattolico indipendente, con il nome di Madre Bernadette Mary, comunque continuai ad esibirmi anche se la mia principale missione era quella di "Salvare Dio dalla religione!" Comunque la mia battaglia non era contro tutta la chiesa, ma solo su alcuni esponenti, tanto che nel 2013 in concerto in provincia di Milano dedicai la canzone “I Am Stretched on Your Grave” ad Albino Luciani, papa Giovanni Paolo I.

Nel 2011 trova il tempo e la forza di sposarsi…
Il mio matrimonio con Barry Herridge a Las Vegas durò diciotto giorni.

Il 26 agosto 2014 esce l'album I'm Not Bossy, I'm the Boss.
Quello è stato il mio ultimo lavoro in cui raccolsi ballate dolenti accanto a pezzi classicamente rock.

Poi una serie di post su Facebook dove annuncia la sua malattia…
Soffrivo di depressione e disturbi bipolari. L'8 agosto 2017 pubblicai un video nel quale dichiaravo: «Sono da sola, tutti mi trattano male e sono malata. Le malattie mentali sono come le droghe. Vivo in un motel Travelodge in New Jersey e sono da sola. E non c'è niente nella mia vita eccetto il mio psichiatra, la persona più dolce al mondo, che mi tiene in vita. Voglio che tutti sappiano cosa significa, e perché faccio questo video. Le malattie mentali sono come le droghe, sono uno stigma. All'improvviso, tutte le persone che dovrebbero amarti e prendersi cura di te ti trattano male.»

Nel 2018 la conversione…
Annunciai pubblicamente di essermi convertita all’Islam adottando il nome di Shuhada’ Davitt. Quella è stata la conclusione naturale del mio viaggio attraverso lo studio delle scritture.

Nel 2022 la perdita di suo figlio… avuto da una relazione col cantante folk Donal Lunny.
Shane venne trovato morto suicida il 7 gennaio 2022. Aveva solo 17 anni, era scappato da due giorni da un centro psichiatrico dove era ricoverato per aver manifestato tendenze suicide.

Possiamo dire che la sua è stata una vita esagerata?
Sono stata una ribelle contro tutti e contro me stessa, ho vissuto costantemente al di sopra delle mie possibilità nervose e psicologiche, ho tentato per sette volte il suicidio, mi sono imbottita di psicofarmaci, ma alla fine del mio viaggio di vita la mia unica speranza sarà quella di essere stata semplicemente una buona madre.

Dopo tanti dolori, tormenti e lutti Sinéad O'Connor muore il 26 luglio 2023 a 56 anni. La famiglia diffonde la notizia del decesso tramite un comunicato affidato all’Irish Times, senza specificarne le cause. Le ultime sue parole su Twitter risalgono allo scorso 6 giugno con un video della preghiera Ho'oponopono, un'antica pratica hawaiana per la riconciliazione e il perdono interiore. Quasi un testamento spirituale: “La dedico a tutti quelli che ho fatto soffrire, ma anche, con amore, a chiunque nella sua vita finora abbia portato sofferenza a me.”




 







 





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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE










 
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