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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
Camaleonti
1968 Io per lei 1969 Mamma mia
1970 Eternità
Adamo chi sono i Camaleonti? Uno dei gruppi pop più
affermati nella seconda metà degli anni '60 in Italia,
cinque ragazzi provenienti da varie regioni, ma a Milano
uniti da una grande passione per la musica. Nascono come
gruppo beat ed è il chitarrista e cantante Riki
Maiocchi, sul finire del 1963, che interpella dapprima
il tastierista Tonino Cripezzi e successivamente il
chitarrista Gerry Manzoli, il batterista Paolo de Ceglie
e il bassista Livio Macchia, proponendo loro di creare
un nuovo gruppo musicale. Scelgono dapprima il nome di
Mods e poi di Beatnicks. Solo due anni dopo prendono il
nome di Camaleonti.
Qual è la loro musica? Il
loro repertorio comprende shake, twist, rock 'n roll, ma
poi si specializzano in cover in lingua italiana di
brani celebri inglesi e americani e il gruppo viene
notato da Miki Del Prete, collaboratore e paroliere di
Adriano Celentano, che offre ai Camaleonti un contratto
con la casa discografica Kansas. Il successo arriva
quasi subito con “Sha la la la la” (cover di “La La La
La La” del gruppo messicano-statunitense The Blendells)
e con “Portami tante rose” che arriva all'11º posto in
hit parade.
Iniziano a farsi conoscere… Dopo i
primi successi lasciano la Kansas, per passare alla CBS
(la sezione italiana della casa madre statunitense, che
in Italia viene distribuita all'epoca dalla CGD di
Ladislao Sugar), che garantisce una migliore
distribuzione.
Chi è il cantante all’epoca? I
brani sono cantati tutti da Riki Maiocchi, ma dopo la
sua defezione per una carriera da solista, nel 1968 con
la voce di Tonino Cripezzi il gruppo raggiunge la vetta
delle classifiche di vendita con “L'ora dell'amore”
(versione italiana di “Homburg” dei Procol Harum).
Rimane al primo posto per dieci settimane vendendo oltre
un milione e mezzo di copie.
Sempre nel 1968
altri due brani importanti… Con “Applausi” cantato da
Livio Macchia e scritto da Luciano Beretta e Claudio
Cavallaro raggiungono di nuovo la vetta della classifica
con quasi un milione di copie vendute. L’altro brano di
quell’anno si intitola “Io per lei”,
versione italiana con testo di Daniele Pace di “To Give
(the Reason I Live)” di Frankie Valli. Questo brano si
classifica al quarto posto al Cantagiro di quell'anno, e
viene interpretato, tra gli altri, anche da Patty Pravo
e Farida.
Di che parla il testo di “Io per lei”?
Il testo italiano non è correlato all'originale basato
sul significato della forza della vita. “Io per lei” è
la classica canzone di genere pop melodico dedicata alla
figura della madre: “E' lei che mi sveglia al mattino e
la notte mi copre. Io per lei faccio tutto, sai perché?
Io per lei, io per lei morirei, per quegli occhi vivrei
una vita di più...”
Nel 1969 arriva Battisti…
Si tratta del singolo “Mamma mia” che
in poche settimane diventa uno dei singoli a 45 giri più
venduti dell'anno, anche grazie alla musica, scritta
appunto da Lucio Battisti, (il testo è del solito Mogol)
molto moderna dal punto di vista della costruzione
musicale, e alla convincente interpretazione di Livio
Macchia.
Di cosa parla? Parla di un uomo,
deluso ed amareggiato da precedenti esperienze, che si
risveglia grazie a nuovo amore: “Oggi il sole mi ha
svegliato, e chi ho visto? Ho visto te, ma chi sei? Chi
ti ha mandato? Ma sei certa che vuoi me? Mamma mia,
mamma mia, Il mio cuore scoppierà, lei è mia, lei mi
vuole, lei mi ama…” Insomma sconvolto e sorpreso, non
crede ai suoi occhi e che quella fortuna sia capitata
proprio a lui: “Io ti guardo e penso che, tu sei un
miracolo per me. La tua bocca, le tue mani, sul mio
viso, su di me. Ma chi sei? Chi ti ha mandato? Ma sei
certa che vuoi me? Ma sei certa che vuoi me? Proprio
me…”
L’anno dopo un altro grande successo:
"Eternità"… Scritto da Claudio
Cavallaro per la musica e da Giancarlo Bigazzi per il
testo, il brano viene presentato al 20º Festival di
Sanremo in coppia con Ornella Vanoni. La giuria gradisce
e la canzone si piazza al quarto posto (vincono Adriano
Celentano e Claudia Mori con “Chi non lavora non a
l’amore”). Ma anche nelle vendite l’esito è positivo:
sarà proprio la versione del gruppo a scalare la vetta
della hit parade arrivando fino al secondo posto in hit
parade e a restare in classifica per tredici settimane.
Del brano esiste anche una versione per il mercato
sudamericano in lingua spagnola inciso sempre nel 1970
da Gabriella Ferri col titolo Eternidad.
Di che
parla il testo? Lo dice il titolo stesso! Parla
dell’amore eterno ed in effetti la canzone è dedicata
alla donna che dorme accanto a lui: “Stare qui. Ha il
sapore dell'eternità. Dopo aver amato te. Io ti guardo
mentre dormi accanto a me. Non ti sveglierò. Oh no, no,
no. Perché tu sorridi. Un bel sogno forse ora c'è.
Dietro le ciglia chiuse. Eternità, spalanca le tue
braccia io sono qua, accanto alla felicità che dorme.
Per lei vivrò, e quando avrà bisogno io ci sarò, ad
asciugare le sue lacrime...”
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