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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
Ho scritto t'amo sulla sabbia
FRANCO VI E FRANCO I 1968
"Ho scritto t'amo sulla sabbia, E il
vento a poco a poco, Se l'è portato via con sé”
Adamo mi parli del brano “Ho scritto t'amo sulla
sabbia”? È un brano del duo vocale Franco IV e Franco
I pubblicato nel 1968 con etichetta Style casa
discografica gestita da Gino Mescoli, musicista e autore
tra le tante canzoni di “Amore scusami di John Foster”.
Il brano scritto dal duo, ma non iscritto alla Siae, è
firmato da due pseudonimi di Mescoli: Sharade e Sonago
quest’ultimo è il cognome della moglie.
Di che
parla la canzone? Il testo, basato su poche frasi, è
praticamente una dichiarazione d'amore scritta sulla
sabbia, ma il vento a poco a poco l’ha cancellata per
cui il protagonista pensa bene di scriverla nel proprio
cuore in modo che rimanga per sempre: “Ho scritto
t'amo sulla sabbia, E il vento a poco a poco, Se l'è
portato via con sé, L'ho scritto poi nel mio cuor, Ed è
restato lì, Per tanto tempo…” Ovviamente la scritta
è puramente simbolica e fa riferimento agli amori estivi
che durano il tempo di una vacanza. Quindi perché una
relazione duri veramente ha bisogno di essere scritta
nel proprio cuore.
Da dove nasce? Sembra che
l’ispirazione sia venuta a Francesco Calabrese il quale
aveva ricevuto una cartolina da una ragazza francese
conosciuta in vacanza che riportava appunto la frase del
titolo della canzone.
Fu un successo vero?
Praticamente un tormentone estivo, il pezzo si
classificò al terzo posto della manifestazione canora
Rai: Un Disco per l'estate, quell’edizione fu vinta da
Riccardo Del Turco con “Luglio”, ma ebbe un ottimo
riscontro popolare e in poche settimane si posizionò al
primo posto tra i 45 giri più venduti e rimase in
classifica per 16 settimane. A fine anno raggiunse la
tredicesima posizione nella classifica dei dischi
preceduta da pezzi indimenticabili come “Azzurro” di
Adriano Celentano; “La Bambola” di Patty Pravo;
“Applausi” dei Camaleonti e superando vere hit dell’anno
come “Sentimento” di Patty Pravo; “Luglio” di Riccardo
Del Turco; “Vengo anch'io. No, tu no!” di Enzo Jannacci
ecc.
Come nacque il nome del duo? Il nome
nacque per gioco, in quanto nella loro compagnia di
amici c’erano ben otto Franco, quindi si numerarono per
distinguersi, e da lì scaturì l’idea di riproporre la
cosa nel nome d’arte. I due entrambi napoletani si erano
conosciuti ad Ischia nel 1966 e, accertata la loro
passione comune, subito iniziarono a scrivere canzoni e
a esibirsi nei locali della provincia.
Che fine
hanno fatto? I Simon & Garfunkel nostrani furono una
vera e propria meteora e durarono una sola stagione in
quanto le successive incisioni furono totalmente
ignorate dal grande pubblico. Dopo soli tre anni dal
successo il duo si sciolse: Franco Romano (Franco IV) si
mise a fare il docente di fisica sanitaria e Francesco
Calabrese (Franco I) continuò la sua attività come
solista, sempre utilizzando il nome del duo ed
esibendosi insieme a un giovane molto somigliante a
Franco Romano..
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