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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
Il Giardino dei Semplici
1975 M'innamorai 1977 Miele
Adamo
chi era Il Giardino dei Semplici? È una band musicale
di genere pop melodico fondato a Napoli nel 1974. Il
periodo di maggior successo è stato a cavallo tra la
fine degli anni settanta e inizio ottanta con alcune
canzoni rimaste famose come M'innamorai, Tu, ca nun
chiagne e Miele.
Che musica facevano? Le
caratteristiche fondamentali del complesso erano le voci
soliste, i falsetti corali e la spiccata vena romantica
della loro musica. Il loro pubblico erano soprattutto le
teenagers di allora.
Come iniziano? Il gruppo
nasce per opera del batterista Gianni Averardi che
raggruppa una serie di musicisti sparsi in formazioni
minori del napoletano. Agli inizi si esibiscono allo
Shaker Club di Napoli e riescono ad ottenere grazie ai
produttori Giancarlo Bigazzi e Totò Savio, il loro primo
contratto discografico con la CBS. Il nome della band è
scelto da Bigazzi in omaggio al museo di Storia Naturale
della sua città, Firenze.
Chi erano i componenti?
Andrea Arcella alle tastiere, Luciano Liguori al basso,
Gianfranco Caliendo alle chitarre; Gianni Averardi alla
batteria.
Già l’anno successivo conquistano i
primi posti della hit parade. Con il loro primo
singolo M'innamorai partecipano al Festivalbar 1975, e
il disco raggiunge il 5º posto nelle classifiche e vende
all’incirca un milione di copie.
Di che parla
M'innamorai? Il solito amore adolescenziale con i due
protagonisti che si devono lasciare a fine vacanza:
“Sulla spiaggia si allungavano le ombre, Guardando l'uva
mi dicesti: "È già settembre", Metti su la mia camicia e
via il costume, M'innamorai di quel pulcino senza piume,
Io sognavo ancora di fare all'amore, E mi ha svegliato
sorridendo un pescatore, Io sognavo ancora di tenerti
stretta, Te n'eri andata con l'estate troppo in fretta…”
Nello stesso anno un altro successo… A
M'innamorai segue Tu, ca nun chiagne, rifacimento
pop-rock del brano del 1915 scritto da Libero Bovio ed
Ernesto De Curtis, il 45 giri ottiene il disco d'oro e
il terzo posto in classifica.
Poi la grande
occasione di Sanremo… Nel 1977 il gruppo partecipa al
Festival con il brano Miele, classificandosi al 4º posto
dopo gli Homo Sapiens, i Collage e i Santo California.
Il singolo vende 1 milione di copie.
Di che
parla Miele? Una storia d'amore di una estate, che
non si dimentica facilmente: “Miele era il colore dei
nostri corpi addormentati sotto il sole, sulle tue
labbra c'era un sapore, che non ho scordato mai… Quella
sera che inventai il tuo nome, già cadevano le prime
stelle, Miele, com'eri bella. E l'estate ancora sa di
miele, Anche se io senza te sto male, Con me c'è
un'altra e potrei far l'amore, Ma non è miele “
Chi erano gli autori? Sia “M’innamorai” che “Miele”
sono state scritte da Giancarlo Bigazzi, componente
degli Squallor e autore di grandi successi come “Non si
può morire dentro” di Gianni Bella, “Erba di casa mia”
di Massimo Ranieri, “Montagne verdi” di Marcella, “Lady
Barbara” di Renato dei Profeti, “Eternità” dei
Camaleonti, “Lisa dagli occhi blu” di Mario Tessuto,
“Gloria” e “Notte rosa” di Umberto Tozzi, “Un amore
grande” di Pupo, “Non amarmi” di Aleandro Baldi, “Gli
uomini non cambiano” di Mia Martini e tante altre.
E Totò Savio? Anche lui componente degli Squallor
ha firmato grandi successi discografici della musica
leggera italiana, tra i quali “Cuore matto” di Little
Tony, “Se bruciasse la città”, “Vent'anni” ed “Erba di
casa mia” di Massimo Ranieri, “Lady Barbara” di Renato
dei Profeti, “Perché ti amo” dei Camaleonti, “L'aria del
sabato sera” e “Maledetta primavera” di Loretta Goggi e
“Una rosa blu” di Michele Zarrillo.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
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