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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
La solitudine
Laura Pausini
1993
“Marco se n'è andato e non ritorna più…”
Adamo mi parli del brano “La solitudine”? È una
canzone di Laura Pausini scritta da Angelo Valsiglio e
Pietro Cremonesi, per la parte musicale, e da Cremonesi
e Federico Cavalli per il testo.
Come nasce il
brano? Solo dopo aver ottenuto un contratto con la
CGD, che prevedeva la sola pubblicazione del singolo, la
Pausini ebbe l’opportunità di partecipare al Festival di
Sanremo del 1993.
Come andò a Sanremo? Il
brano ricevette 7.464 voti, conquistando così la
vittoria nella categoria Novità, davanti alla seconda
classificata Gerardina Trovato, con i 7.209 voti della
canzone “Ma non ho più la mia città”.
Fu un
successo vero? Subito dopo la sua pubblicazione, “La
solitudine” riscosse un ottimo successo commerciale in
Italia. Il singolo raggiunse il primo posto nella
classifica dei dischi venduti conservando la vetta per
tre settimane consecutive. Risultò inoltre il
quindicesimo più venduto in Italia durante il 1993.
Anche all’estero andò molto forte… Paul de Leeuw
pubblicò nei Paesi Bassi la cover intitolata “Ik wil
niet dat je liegt” che arrivò in vetta alla Single Top
100. Nello stesso periodo, “La solitudine” riuscì ad
entrare anche nella classifica francese rimanendo nella
top ten per 44 settimane e ottenendo il tredicesimo
posto nella classifica annuale francese. Analogo
successo ci fu in Belgio con otto settimane consecutive
al primo posto. La versione in lingua spagnola “La
soledad” pubblicata nel 1994, contribuì al successo
dell'album Laura Pausini, che diventò il più venduto nel
paese nel corso del 1994.
Di che parla il testo?
Racconta del vuoto vissuto da una giovane adolescente
dopo l'allontanamento dal suo ragazzo, trasferitosi in
un'altra città. Quando la Pausini ascoltò il pezzo
decise di farla sua cambiando solo il nome del
protagonista da Anna a Marco.
Quindi Marco è
esistito davvero? Pur non avendo contribuito al
testo, la canzone, con qualche variazione sul tema, era
la fotocopia della vita che stava vivendo in quel
momento la Pausini, costretta a separarsi dal suo
fidanzatino d’allora, appunto Marco. Anche per lei quei
momenti quotidiani come il viaggio in treno verso la
scuola o lo studio pomeridiano sembravano non avere più
alcun senso senza il suo amore e la sua presenza:
“Marco se n'è andato e non ritorna più. Il treno delle
sette e trenta senza lui. È un cuore di metallo senza
l'anima. Nel freddo del mattino grigio di città. A
scuola il banco è vuoto, Marco è dentro me. È dolce il
suo respiro fra i pensieri miei. Distanze enormi
sembrano dividerci. Ma il cuore batte forte dentro me.
Chissà se tu mi penserai...”
Chi era Laura
Pausini al tempo. Figlia di Fabrizio Pausini, un
cantante di pianobar inizia ad affiancare il padre nelle
serate di pianobar lungo la riviera romagnola. Nel 1991,
al Festival di Castrocaro, supera le selezioni con il
brano New York, New York ma non accede alla finale
mentre l'anno dopo vince il concorso televisivo Sanremo
famosi con il brano “Si sta così” aggiudicandosi la
possibilità di partecipare al Festival di Sanremo 1992,
al quale però non verrà chiamata. Solo l’anno seguente
con il pezzo “La solitudine” parteciperà al Festival
vincendolo.
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