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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
Mille giorni di te e di me
LA FINE DI UN AMORE
Claudio Baglioni 1990
“Una storia va a puttane, sapessi
andarci io”
Adamo mi parli del brano “Mille giorni di te e di me”?
È una canzone di Claudio Baglioni inserita nel doppio
album “Oltre” pubblicato il 17 novembre del 1990 dalla
CBS. Un album molto discusso musicalmente che riuscì
comunque a scalare le vette delle classifiche grazie
appunto a "Mille giorni di te e di me" restando per una
quarantina di settimane tra i più venduti e raggiungendo
alla fine dell’anno il 20esimo posto. Il singolo in
questione è diventato nel corso del tempo uno dei più
conosciuti dell’intero repertorio di Claudio Baglioni.
Come nasce il pezzo? La canzone ha avuto una
lunga gestazione, in realtà era pronta già anni prima
nel 1985, ma poi all’ultimo momento fu preferita la
canzone “La vita è adesso” quella che avrebbe dato il
titolo all’album precedente e “Mille giorni di te e di
me” finì in un cassetto. Poi negli anni venne riprese e
modificata.
Di cosa parla “Mille giorni di te e
di me”? Parla di un amore finito tra persone ormai
mature e la genialità del testo sta nell’idea che spesso
il vero amore, nasce quando l’amore è già finito:
"Ci separammo un po' come ci unimmo" e "Finimmo prima
che lui ci finisse" ma soprattutto "il ricordo
di me per sempre, per tutto quanto il tempo, in questo
addio io mi innamorerò di te" rendono l’idea che
l’amore consapevole va oltre la storia vera e propria e
sopravvive alle storie successive in quanto niente e
nessuno potrà mai più cancellare.
È
autobiografica? Direi proprio di sì, non per il fatto
che racconti più o meno una storia, ma perché descrive
frammenti ed emozioni più o meno vissute dall’artista in
diversi momenti della propria vita. Ad esempio il verso:
“Chi ci sarà dopo di te respirerà il tuo odore
pensando che sia il mio”: descrive bene gli stati
d’animo di una persona lasciata e quante volte ognuno di
noi si è trovato inevitabilmente a pensarla.
Che
significa la frase: Mille giorni di te e di me? È uno
sguardo al futuro nella consapevolezza che i due ex
innamorati avranno altre storie, si innamoreranno di
nuovo, ma ineluttabilmente insegneranno ai nuovi partner
ciò che hanno imparato insieme. Quindi “Mille giorni di
te e di me” rappresentano ciò che rimane di una storia
che è ormai andata ed anche se finita resteranno per
sempre anche separandosi.
Mi verrebbe da dire che
rappresenta la maturità di Claudio Baglioni… Beh in
effetti siamo lontani mille miglia da “quella sua
maglietta fina…” ossia dal romanticismo ingenuo e
adolescenziale di “Questo piccolo grande amore”, in
quanto qui parliamo di un amore adulto, sofferto e
soprattutto finito senza un perché, una ragione precisa,
come se ad un certo punto si fosse sgonfiato da solo
senza dare atto a recriminazioni o addossare alcunché di
colpa: “Non ti lasciai un motivo, né una colpa, ti
ho fatto male per non farlo alla tua vita…”
Ma nonostante questo il protagonista si chiede anche: “se
c'è stato per davvero quell'attimo di eterno che non
c'è…” Infatti parliamo di mille giorni ossia di
una storia, non di un amore assoluto, ma anche questa
storia lascia un vuoto siderale soprattutto nei due
protagonisti singolarmente, forse incapaci di amare o
forse consapevoli di non aver colto l’occasione.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
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