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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
 
 

My way
Frank Sinatra
1967
My way… Comme d'habitude… A modio mio… A mi manera… Un successo planetario

 
 
 


 

Adamo mi parli di “My way”?
Cominciamo col dire che la canzone originale è stata scritta da un certo Jacques Revaux, il quale abbandonato la carriera di cantante si era dedicato al mestiere di autore e tra le altre cose compose questo pezzo, alquanto triste, dandogli un testo provvisorio, in un inglese approssimativo intitolandolo “For Me”.

Il buon Jacques non si rese conto di avere tra le mani una hit mondiale…
Beh no, lui ci credeva, tanto che, nonostante il pezzo fosse ancora incompiuto, fece il giro delle sette chiese per trovare un produttore, ma la melodia suonava come qualcosa di già sentito e troppo malinconica, per cui Revaux a malincuore la ripose nel cassetto dedicandosi ad altri progetti.

Poi cosa successe?
A questo punto entra in gioco Claude François. Il biondino franco-egiziano, già di casa nella Hit Parade francese da alcuni anni sentì la canzone e la trovò adatta per descrivere la sua vicenda biografica: era stato lasciato da France Gall, al termine di una relazione amorosa di tre anni. Quindi con il dolore ancora vivo si rivolse al paroliere Gilles Thibaut il quale scrisse il testo descrivendo l'interruzione di una relazione ormai divenuta solo routine, ma che avrebbe voluto che continuasse, e gli diede il titolo “Comme d'habitude” (Come al solito).

Quando fu pubblicata la canzone?
Nel novembre del 1967 Claude François registrò il 45 giri che entrò immediatamente nella Hit Parade francese. Sarà il primo disco a uscire sotto l'etichetta da lui stesso fondata, la Flèche Records, e sarà anche il traino per il suo album che porterà anch'esso il titolo Comme d'habitude. François ne preparò anche una versione per il mercato italiano: i versi furono scritti da Andrea Lo Vecchio e il brano intitolato “Come sempre”, uscì nella facciata B del 45 giri Se torni tu. La canzone uscì in tedesco col titolo So leb dein Leben e riproposta da Michel Sardou in spagnolo col titolo “A mi manera”, riproposta poi negli anni novanta dai Gipsy Kings con lo stesso titolo ma col testo modificato.

Sì ok, ma come arriva a Frank Sinatra?
Tra leggenda e realtà la storia ci riporta verso la fine del 1968 quando il cantante canadese Paul Anka, l'ex ragazzo prodigio di “Diana”, decide di partire per una vacanza in Europa, nel sud della Francia. Un giorno accende la radio e ascolta un pezzo strano, che, destino volle, proprio quella settimana e solo per quella settimana era in top 10 francese. La canzone era “Comme d'habitude”. Paul non è ferratissimo col francese, ma di musica ne capisce abbastanza per rendersi conto dell’incredibile potenziale della melodia. Colpito dal brano, tra i souvenir nella sua valigia trova posto anche il 45 giri di Claude François. Una volta tornato negli USA, acquista i diritti del brano, compone i versi in inglese, le dà il titolo “My Way” (A modo mio) e la sottopone a Frank Sinatra.

Le versioni sono uguali?
Assolutamente no! La versione inglese non ha nulla a che vedere con la versione originale: è la storia di un uomo, forse alla fine della propria vita artistica o forse vicino alla morte, che traccia un bilancio della propria esistenza e restando fedele ai propri ideali e alla propria indole non ha molti rimorsi poiché ha sempre vissuto "a modo suo". Certo con qualche rimpianto, ma anche quando ha “morso più di quel che poteva masticare”, nella peggiore delle ipotesi ha sempre trovato il modo di sputare fuori quello che era di troppo. Un addio, un testamento, un bilancio. Una canzone eterna. Il tema calzava a pennello per Sinatra, che incarnava il mito americano del "self-made man". Frank Sinatra registrerà My Way il 30 dicembre del 1968. La canzone verrà pubblicata nel marzo del 1969 ma ottenne un’accoglienza tiepida negli Usa raggiungendo solo la 27esima posizione nella classifica di Billboard, ma con il passare del tempo il singolo cominciò a essere sempre più apprezzato, diventando una canzone senza tempo. Poi Paul Anka incise una propria versione imposta dalla sua casa discografica e la canzone ebbe un successo planetario e fu tradotta in moltissime lingue.

Si dice che Sinatra odiava My Way trovandola troppo autoindulgente…
Lui non ha mai fatto mistero di quanto il brano gli stesse stretto. Riteneva infatti che la canzone, avesse un che di “autoassolutorio”. Inizialmente infatti si rifiutò di inciderla, ma sarà sua figlia Nancy, che dopo averla ascoltata dal provino di Paul Anka, convinse il padre a rinchiudersi in studio di registrazione.

… e nacque un capolavoro…
Il testo è fantastico, un uomo che si confessa a se stesso, che dice: “Ho ingoiato più di quello che potessi masticare, ho mangiato e poi sputato” ossia ho dovuto sopportare più di quanto fossi capace, “ho fatto il passo più lungo della gamba” ma è rimasto comunque in piedi seguendo il proprio destino. Tutto quello che mi è arrivato, riso, pianto amore, vittorie e sconfitte le ha accettate, perché fanno parte del cammino della vita, orgoglioso ora di poterle dire ad alta voce perché: “Tutto questo lo ho scelto io, l’ho fatto a modo mio!”

Immagino quanti interpreti si cimentarono nel brano…
My Way diventò un classico della canzone popolare, entrando nel repertorio dei più famosi cantanti tipo Elvis Presley, Nina Simone, Ray Charles, i Gipsy Kings, Shirley Bassey, Josè Carreras, Sammy Davis jr, Connie Francis, Sex Pistols, Celine Dion e Michael Bublé ecc. Secondo il biografo di Claude François, vi sono circa duemila incisioni del brano. Claude François junior, attuale detentore dei diritti d'autore dopo la morte di suo padre, percepisce circa 750 mila euro all'anno, questo grazie anche a una causa che suo padre stesso intentò dopo essersi accorto che le somme versategli erano calcolate in enorme difetto rispetto al dovuto.

In Italia?
Venne fatta una versione per il mercato italiano chiamata “A modo mio” e tra i cantanti nostrani ricordiamo Fred Bongusto, Patty Pravo, Mino Reitano, Little Tony, Luciano Pavarotti. Fatto curioso è che in Italia il brano non è mai entrato nella classifica dei 45 giri, ma si tratta di uno dei cosiddetti long seller, che pur non avendo mai avuto picchi di vendita, ha continuato ad essere per anni uno dei titoli più acquistati. Molti italiani si sono riconosciuti in quei versi: "Ho avuto, non ho avuto, tutto perfetto, tutto sbagliato. Pero' io sono io, a modo mio. E anche se ho pianto un po', quell'esperienza mi ha fatto bene".

 





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ARTCOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
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