|
HOME
CERCA NEL SITO
CONTATTI
COOKIE POLICY
MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
Notte di Natale
Claudio Baglioni
1970
“Dio tu stai nascendo e muoio io…”
Adamo mi parli di “Notte di Natale”?
È il secondo brano di Claudio Baglioni (il primo era
stato “Signora Lia”) pubblicato in 45 giri dalla RCA
Italiana nel settembre del 1970 con retro “Isolina”. La
canzone verrà inserita l’anno successivo nell’album “Un
cantastorie dei giorni nostri”, originariamente stampato
in poche copie, ma ridistribuito in seguito dopo il
successo di “Questo piccolo grande amore”.
Chi sono gli autori? Il testo e le
musiche firmate dallo stesso Baglioni, ma in realtà la
canzone è depositata alla Siae anche da Carlo Scartocci,
coautore della musica, l’arrangiamento musicale è di
Ruggero Cini.
Come andò il disco?
Praticamente passò inosservato, pensa che Baglioni lo
presentò per ben due volte in manifestazioni canore
importanti ossia la Mostra internazionale della musica
leggera di Venezia nel girone dei giovani, ma la giuria
lo confina all'ultimo posto. Il vincitore sarà Donatello
con “Malattia d'amore”. E poi ancora alla VI edizione
della manifestazione canora Caravella dei successi,
svoltasi a Bari il 2 gennaio 1971 e condotta da Daniele
Piombi e anche questa volta si classificò all’ultimo
posto!
Di che parla il testo?
Il Natale raccontato dal cantautore romano è piuttosto
triste, ma non è una canzone propriamente natalizia,
diciamo che il Natale ovvero la nascita di Gesù viene
presa come metafora e per sottolineare ed enfatizzare la
morte di un amore. “Dio tu stai nascendo e muoio
io Tu che faresti al posto mio Ora che perdo pure
lei Ho dato un calcio ai sogni miei Dio ma che
Natale è questo mio Campane a festa anche per me
Anche per me, anche per me Se tu mi senti ma perché
Non fai tornare chi non c'è più…”
Nel brano viene ripetuto ossessivamente l’orario ossia
le 23:46… Esatto, il protagonista vive il
suo dramma alla Vigilia di Natale e mentre gli altri
festeggiano lui consuma la sua tragedia sentimentale a
pochi minuti dalla mezzanotte. “Quanto è tardi e
qui a casa mia Lei non chiama più È un Natale da
buttare via Lei non viene più…” Lui non ha
alcuna voglia di festeggiare ma è semplicemente
rassegnato per aver perso la sua donna, anche la neve,
che cade copiosa, non fa altro che aumentare quella
malinconia. “Guardo il telefono e penso a lei
Vetri appannati son gli occhi miei Quanta neve sta
venendo giù Chi la fermerà…” Anche la melodia
che accompagna il testo è altrettanto malinconica.
Il brano fu sottoposto a censura vero?
Non parlerei di censura vera e propria ma di certo ai
piani alti della Chiesa non piacque quella similitudine
tra la morte di un amore e la nascita di Gesù “Dio
tu stai nascendo e muoio io…” per cui il brano fece
fatica a trovare spazio alla radio.
|
LEGGI LE ALTRE RECENSIONI DI
MUSICA PASSIONE
ARTCOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
Tutte
le immagini pubblicate sono di proprietà dei rispettivi
autori. Qualora l'autore ritenesse
improprio l'uso, lo comunichi e l'immagine in questione
verrà ritirata immediatamente. (All
images and materials are copyright protected and are the
property of their respective authors.and are the
property of their respective authors.If the
author deems improper use, they will be deleted from our
site upon notification.) Scrivi a
liberaeva@libero.it
COOKIE
POLICY
TORNA SU (TOP)
LiberaEva Magazine
Tutti i diritti Riservati
Contatti
|
|