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MUSICA PASSIONE
Storia e significato delle Canzoni
Ricchi e poveri
1970 – La prima cosa bella 1971 – Che
sarà 1981 – Sarà perché ti amo
Adamo chi sono “I Ricchi e Poveri”? Sono un
gruppo musicale, originario di Genova, formato nel 1967.
Per numero di dischi venduti sono il secondo grippo in
Italia alle spalle dei Pooh. Hanno partecipato a 12
Festival di Sanremo, che hanno vinto nel 1985 con la
canzone “Se m'innamoro” e sfiorando la vittoria con
pezzi mitici come “La prima cosa bella”, “Che sarà” e
“Sarà perché ti amo”.
Quando nascono? Il
gruppo nasce come quartetto polifonico, formato da due
voci maschili e due voci femminili. Nella formazione
iniziale ci sono: Franco Gatti, Angela Brambati, Marina
Occhiena e sardo Angelo Sotgiu. Cominciano a esibirsi in
alcuni locali genovesi con il nome di Fama Medium (dalle
iniziali dei loro nomi di battesimo) eseguendo brani di
altre formazioni quali The Mamas & the Papas, Double Six
e Crosby, Stills, Nash & Young.
Poi l’incontro
con Franco Califano. Fu proprio il cantautore romano
a credere in loro che ne diventa il produttore coniando
il nome del gruppo da una sua frase detta durante un
incontro in un ristorante milanese: «Siete ricchi di
spirito e poveri di tasca».
Quando esordiscono?
Il debutto avviene al Cantagiro del 1968 con “L'ultimo
amore”, cover in lingua italiana del brano Everlasting
love degli inglesi Love Affair, il testo in italiano
venne scritto appositamente da Mogol. Nello stesso anno
incidono “La mia libertà”, cover di un pezzo dei Bee
Gees, tradotta in italiano da Franco Califano.
LA PRIMA COSA BELLA
Il successo?
Due anni dopo quando salgono per la prima volta sul
palco del Festival di Sanremo 1970 e cantano in coppia
all’autore Nicola Di Bari il brano: “La prima cosa
bella”.
C’è una curiosità intorno a questa
canzone vero? Il brano era stato promesso a Gianni
Morandi ma il cantante emiliano non lo aveva gradito per
cui fu sostituito da i Ricchi e Poveri. Comunque
arrivarono secondi dietro a “Chi non lavora non fa
l'amore” di Adriano Celentano, ma il successo di vendite
fu nettamente superiore. Il brano precedette L'arca di
Noè di Sergio Endrigo e Iva Zanicchi che si
classificarono terzi. Al quarto posto Eternità dei
Camaleonti e Ornella Vanoni e al quinto La spada nel
cuore, scritta da Mogol e Carlo Donida per Patty Pravo e
Little Tony.
Di che parla la canzone? Si
tratta di uno dei pezzi più melodici e orecchiabili
della musica italiana del periodo. È una ballata in
stile folk: pochi accordi di chitarra, un testo
essenziale e chiaro scritto da Mogol, un ritornello
cantabile ma non banale. La versione dei I Ricchi e
Poveri era arricchita di impasti vocali in stile
spiritual.
È una canzone d’amore vero?
Christian Calabrese su Hit Parade Italia afferma che
Nicola Di Bari aveva composto questo brano in occasione
della nascita della sua primogenita Ketty: "La prima
cosa bella che ho avuto dalla vita e` il tuo sorriso
giovane, sei tu." Ed in effetti la canzone è un
inno di stupore: “Amore amore amore è quello che so
dire, ma tu mi capirai” e gratitudine per aver
ricevuto in dono la sua bambina: la cosa più bella
ricevuta in regalo dalla vita è un dono inestimabile,
più prezioso di qualunque altra cosa.
Come nacque
il brano? Lucio Battisti, dopo aver ascoltato la
canzone, registrò una demo con la sua chitarra
accompagnato da Franz Di Cioccio, Damiano Dattoli,
Andrea Sacchi e Flavio Premoli. Nicola Di Bari e
l'arrangiatore Gianfranco Reverberi decisero di usare
questa versione come base.
CHE SARA’
L’anno successivo ancora Sanremo… Nel 1971 si
classificano ancora secondi con la canzone “Che sarà” in
coppia con José Feliciano.
Anche intorno a
questa canzone c’è una curiosità… L’autore del brano
era Jimmy Fontana, il quale aveva l'obiettivo di
presentarlo a Sanremo gareggiando in coppia con
Feliciano, ma la RCA, diversamente, decise di affidarla
ai Ricchi e Poveri. Jimmy Fontana dapprima rifiutò il
consenso, ma poi cedette alla forzatura della sua casa
discografica dando l’autorizzazione. Il successo
ottenuto fu immediato: il brano diventa un cavallo di
battaglia del quartetto genovese, oltre che un classico
della canzone italiana nel mondo.
Di che parla?
Si tratta di un testo popolare su una melodia molto
orecchiabile e descrive il sentimento e lo stato d’animo
degli emigranti che lasciavano l’Italia per trovare
fortuna altrove ponendo l’accento sulla nostalgia e
l’incertezza del futuro: "Paese mio ti lascio, io
vado via, Che sarà, che sarà, che sarà, Che sarà della
mia vita chi lo sa?, So far tutto o forse niente, Da
domani si vedrà, E sarà, sarà quel che sarà!"
Le vendite del 45 giri? Entrambe le due versioni
riscuotono un notevole successo e battono nelle
classifiche di vendita il vincitore "Il cuore è uno
zingaro" di Nicola Di Bari e Nada.
SARA’
PERCHE’ TI AMO
Facciamo un salto di dieci anni?
È il 1981 il gruppo si riduce a tre componenti perché
Marina Occhiena lascia i Ricchi e Poveri dopo un'accesa
lite con Angela per aver intrattenuto una relazione col
compagno della collega. Nonostante la defezione si
presentano al Festival di Sanremo come trio. Presentano
un pezzo intitolato “Sarà perché ti amo”, scritto da
Pupo, Daniele Pace e Dario Farina.
Un trionfo…
Arrivarono quinti dietro a “Per Elisa” di Alice,
“Maledetta primavera” di Loretta Goggi, “Tu cosa fai
stasera?” di Dario Baldan Bembo e “Roma spogliata” di
Luca Barbarossa. Diventa però uno dei singoli di maggior
successo dell'anno, restando alla vetta della classifica
per dieci settimane, su diciannove di permanenza nella
Top Ten, conquistandosi il titolo di singolo italiano
più venduto del 1981 con ben 7 milioni di copie.
Il brano varca i confini nazionali… Scala i
vertici delle classifiche di tutta Europa vendendo
milioni di dischi in Belgio, Francia, Austria, Germania
e Spagna.
Di che parla? È la classica canzone
d’amore e racconta dell’emozione che si prova e del
desiderio di stare accanto alla persona amata
tendenzialmente così forte da provocare confusione e
fare apparire tutto più bello, quasi come toccare il
cielo come un dito. Tutto il resto sembra non contare
più nulla: "Che confusione Sarà perché ti amo, È
un'emozione Che cresce piano piano, Stringimi forte e
stammi più vicino, Se ci sto bene Sarà perché ti amo..."
Nello stesso anno un altro successo… Sempre nel
1981, partecipano al Festivalbar con il brano
“M'innamoro di te” una romantica ballata che diventa un
altro pezzo forte della loro carriera. Gli autori sono
Cristiano Minellono e Dario Farina. Incidono il loro
primo LP senza Marina Occhiena intitolato E penso a te,
dai estrarranno altri due singoli di successo: Come
vorrei e la ballabile dal sapore internazionale Made in
Italy.
Ora? Ora sono rimasti in due Angela
Brambati e Angelo Sotgiu girano l'Italia facendo
concerti e mantenendo viva la fiamma del loro
incredibile successo.
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INTERVISTA A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
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