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AMARSI? CHE CASINO!
IL MESTIERE ANTICO
Viaggio nel piacere
Sosua, Repubblica Dominicana
Sexo, bachata, merengue e Cuba Libre
Sosúa si trova nella
provincia di Puerto Plata, nella Repubblica Dominicana.
Gli ebrei tedeschi e austriaci si stabilirono in questo
piccolo pueblo all'inizio degli anni '40. Il governo
regalò loro alcune terre su cui iniziarono a porre i
primi insediamenti. Sosua è ora famosa per essere una
delle migliori destinazioni per i single maschi.
Dopo 4 ore di viaggio in autobus arrivo a Sosua, Carlos
la mia guida locale mi ha già prenotato l’hotel. Dopo
una veloce doccia sono pronto per immergermi in questo
paradiso domenicano. La vita notturna è piena di locali
dove si beve tanto tra belle ragazze sorridenti. Qui
vengono per fare le vacanze, soprattutto turisti dagli
Stati Uniti, infatti sono molti gli americani che, data
la sua vicinanza, si recano a Sosúa ogni fine settimana,
sui voli in coincidenza con Miami. Vi sono anche
tedeschi, ma di italiani ne incontriamo pochi. I
residenti sono molto cordiali e sempre pronti a dare una
mano.
Durante la nostra passeggiata Carlos mi
dice che nella Repubblica Dominicana la prostituzione è
legale. Ciò che invece è illegale è lo sfruttamento
ossia che terze parti guadagnino sul lavoro delle
ragazze. Ma fatta la legge trovato l’inganno infatti ci
sono molti bordelli nel quartiere a luci rosse Pedro
Clisante chiamati Casa de Citas dove i proprietari
pretendono il pagamento prima che la donna si apparti
col cliente.
Si stima che più di mille donne
esercitino la prostituzione, anche se solo l'1% sono
originarie della provincia di Puerto Plata. La maggior
parte hanno tra i 18 ei 25 anni e per una prestazione
breve chiedono dai 20 ai 50 dollari mentre per tutta la
notte il prezzo sale fino a 150 dollari. Esercitano il
loro mestiere, girando per casinò, bar e hotel ma è
possibile trovare prostitute anche di giorno sulla
spiaggia. Pagando 15 dollari si può consumare un
incontro veloce in una baracca sulla spiaggia.
A
Sosua la prostituzione è aumentata in modo allarmante
negli ultimi anni, e l’industria del sesso rappresenta
di fatto il motore dell’economia di tutta l’isola. Qui
le prostitute non vengono considerate come delle vittime
costrette a vendere il proprio corpo, bensì come delle
donne al pari di tutte le altre, che lavorano per
mantenere le proprie famiglie. La presenza di numerosi
alberghi e ristoranti è la prova ultima di questo
sistema, in cui il mondo della prostituzione è parte
integrante del turismo.
Carlos mi dice che negli
ultimi anni la situazione economica dell’isola è
precipitata e la crisi ha portato molte ragazze e
ragazzi sulla strada, anche minori. Oltre il 25% della
popolazione domenicana vive al di sotto della soglia di
povertà. Alle volte sono le stesse famiglie a spingere i
figli a prostituirsi. Secondo report internazionali la
Repubblica Dominicana si colloca al quarto posto nel
mondo dopo Brasile, Tailandia e Filippine in quanto a
prostituzione. Sarebbero circa trentamila i minori fino
a diciassette anni coinvolti nel mercato del sesso e si
stima che due turisti su dieci approdano da queste parti
per fini sessuali. E il fenomeno è così diffuso che le
autorità sono state costrette ad affiggere degli avvisi
negli aeroporti con scritto: «L’uso di minori per
prostituzione e pedopornografia è punito con il carcere
fino a 10 anni e multe fino a un milione di pesos». Di
contro la prostituzione tra maggiorenni è tecnicamente
legale.
“Pensa,” dice ancora Carlos, “ci sono
ragazze che dormono direttamente sulla spiaggia sotto le
palme ed aspettano il turista che di solito chiede
rapporti orali o “sexo por atrás”. Qui non è tutto da
immagine da cartolina sole, mare e piña colada che vi
arriva in Europa. Chiunque qui, per pochi dollari, il
prezzo di una cena, ma per loro una paga di una
settimana, può portarsi una ragazza a letto, ma ripeto
non è un escort e decisamente non pensa di esserlo è
semplicemente una ragazzina che vende il proprio corpo
per denaro. Poi ovvio il business è entrato nel sangue
dei domenicani e quindi c’è anche una sorta di
prostituzione organizzata che si svolge negli strip club
e nei saloni di massaggi in cui è consentito al turista
cliente di prendere una ragazza a suo piacimento fuori
dal suo orario di lavoro, pagando una "salida" ossia il
diritto di uscita. La ragazza non dirà mai di no se il
cliente è straniero e lui a quel punto è libero di
portarla in albergo dove gli addetti chiuderanno un
occhio e a volte dietro lauta mancia anche tutti e due.”
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WEB REPORTAGE
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https://www.bocachicaplaya.com
https://turistipercaso.it/
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