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INTERVISTA IMPOSSIBILE
 

Dora Richter
Un corpo, una prigione

 



 

È stata la prima persona a sottoporsi a un intervento chirurgico completo di riassegnazione di genere da maschio a femmina
 


 


Dora Richter, detta Dorchen è stata la prima persona a sottoporsi a un intervento chirurgico completo di riassegnazione di genere da maschio a femmina. Tra il 1922 e il 1931 si sottopose ad asportazione chirurgica dei testicoli, asportazione del pene e vaginoplastica

Madame le sue origini?
Sono nata nel 1891 in una famiglia di contadini nella regione dei Monti Metalliferi boemi in Germania. Il mio nome era Rudolph ma sin dall’infanzia non mi sentivo a mio agio col mio corpo maschile e lo consideravo una vera e propria prigione.

Come fu la sua infanzia?
Mi rendevo conto di avere comportamenti diversi da quelli dei miei coetanei. Pensi che all’età di sei anni provai a rimuovere il mio pene con un laccio emostatico.

Com’erano i rapporti con la sua famiglia e i suoi concittadini?
Durante l’adolescenza la mia famiglia comprese il mio disagio e mi permise di portare abiti da donna, ma nonostante avessi il loro totale appoggio e lavorassi come apprendista fornaio scelsi comunque di lasciare il mio paese e mi trasferii in un paese più grande dove mi aggregai ad una compagnia teatrale e nel tempo libero riuscivo a vestirmi da donna.

Rudolph e Dora, due vite condotte su binari paralleli che rischiavano di non incontrarsi mai.
Ma il cuore era uno soltanto ed aveva da tempo fatto la sua scelta. Comunque lì iniziai ad esprimere la mia vera identità ed ero felice anche se dovevo concedere qualcosa al compromesso tipo vestirmi da maschio nella stagione estiva per lavorare come cameriere.

Nel 1916 però fu arruolata nell'esercito…
Venni scartata dopo due settimane e accusata di travestimento. Subii anche una serie infinita di arresti da parte della polizia. Passai mesi in prigione in celle riservate ai maschi, fin quando un giudice capì le mie difficoltà e mi affidò allo studio di Magnus Hirschfeld presso l'Institut für Sexualwissenschaft di Berlino.

Cos’era?
Era una struttura che accoglieva altre persone nella mia stessa condizione. Per me fu una liberazione perché venni impiegata come domestica nella struttura, potevo vestirmi liberamente da donna e venivo chiamata con il nome di Dorchen.

Nel 1922 subii la sua prima operazione…
Un'orchiectomia ossia la rimozione dei testicoli seguita da alcuni interventi medici per limitare la crescita della barba e far crescere il seno. Poi nel 1931 vi fu la totale rimozione del pene e un intervento per dare al mio pube una forma più femminile con annessa la vaginoplastica.

Secondo i documenti ufficiali, lei è stata la prima persona a subire il procedimento di cambio di sesso.
Era tutto in fase sperimentale, ma il successo dell'operazione attirò all'Istituto molte altre persone tra le quali anche Lili Elbe.

Siamo in pieno nazismo…
Nel maggio 1933 la biblioteca dell'istituto venne assaltata da un gruppo di studenti filonazisti e tutti i volumi furono dati alle fiamme compresi i registri che attestavano le operazioni chirurgiche.

La storia di Dora Richter finisce qui perché dopo l'assalto all'Istituto le sue tracce si perdono. Alcune fonti presumono che sia stata uccisa durante quell’attacco, altre invece dicono che riuscì ad allontanarsi e tornare nel suo paese natale dove divenne proprietaria di un ristorante. Quindi non sappiamo come sia morta, ma sappiamo come è vissuta, ossia lottando per il suo diritto di essere se stessa.













L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
Realizzato grazie a:  
https://dilei.it/dileicipiace/corpo-prigione-storia-dora-richter/1242873/
https://www.ilcoraggiodelledonne.it/index
https://it.wikipedia.org/wiki/Dora_Richter











 
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