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AMARSI CHE CASINO
 



 
INTERVISTA IMPOSSIBILE
Lili Elbe
Danish Girl

Lili Elbe, nacque uomo e divenne donna grazie a sua moglie. È stata la seconda persona nella storia a sottoporsi a un intervento chirurgico di "affermazione di genere".
(Vejle, 28 dicembre 1882 – Dresda, 13 settembre 1931)




 


 
Madame le sue origini?
Sono nata uomo a Vejle, in Danimarca, nel 1882, il mio nome era Einar Mogens Andreas Wegener.

Quando incontrò Gerda Gottlieb?
Gerda è stata la donna più importante della mia vita. La incontrai nella scuola d’arte Kunstakademiet di Copenaghen, fu un colpo di fulmine e ci sposammo nel 1904, io avevo 22 anni e Gerda 18.

Lei che lavoro faceva?
Mi dedicai alla pittura, la mia passione, e in particolare ai dipinti di paesaggi, mentre Gerda lavorava per riviste di moda realizzando illustrazioni. Nel 1907 ricevette il Premio Neuhausens nella sezione pittura.

Il vostro idillio andava a gonfie vele…
Ci amavamo intensamente anche perché avevamo la stessa sensibilità artistica e gli stessi interessi. Sin da subito Gerda aveva captato i miei tormenti interiori e mi incoraggiò a sottopormi a varie sedute mediche, ma i medici di allora, assolutamente non preparati, mi giudicarono malato di mente con una forte componente di schizofrenia e mi sottoposero a cure anti-devianza.

Lei come si sentì?
Ero delusa ed amareggiata soprattutto perché avevo un corpo femminile e a volte presentandomi in pubblico come uomo venivo spesso scambiato per una giovane donna vestita da uomo. Rischiai di essere internato in manicomio e per questo motivo iniziammo a viaggiare per tutta l’Europa, dall'Italia alla Francia, poi scegliemmo di fermarci a Parigi. Era il 1912.

Qui cosa successe?
Proprio nella capitale francese, riuscii finalmente a vivere in maniera più libera, vestendomi da donna grazie soprattutto alla complicità di mia moglie. Lei mi incoraggiò in tutto e per tutto. Iniziai a posare per lei, indossando i suoi vestiti e facendomi chiamare Lili Elbe. Divenni ben presto la sua musa.

Quindi iniziò a vestirsi da donna e non solo nelle sedute di posa…
Iniziai a vivere apertamente la mia identità di genere anche se nessuno conosceva il mio segreto… Solo mia moglie e pochissimi amici fidati conoscevano chi veramente si celasse dietro quell’affascinante e misteriosa donna. Gerda in occasione di feste ed eventi pubblici mi presentava come mia cugina o mia sorella. Durante i nostri anni a Parigi esposi i miei quadri al Salon d'Automne, Salon des Indépendants e al Salon des humoristes.

Come si sentiva negli abiti femminili?
Mi piaceva la sensazione dei vestiti da donna sulla mia pelle, ma quello era solo un primo passo. Ben presto considerai il mio corpo come una prigione e nel 1930 decisi di vendere gran parte dei miei quadri e andare in Germania presso l'Istituto tedesco di Scienze Sessuali a Berlino, per sottopormi a un intervento chirurgico all'epoca ancora in fase del tutto sperimentale.

Era al corrente della pericolosità dell’intervento?
Ero cosciente dei rischi anche mortali, del resto il dottor Kurt Warnekros aveva già operato una persona che purtroppo non era sopravvissuta all’intervento, ma il desiderio di diventare donna a tutti gli effetti superava di gran lunga i miei timori.

Cosa fece?
Nell’arco di soli due anni mi sottoposi a cinque lunghe operazioni. Il primo intervento fu la rimozione dei testicoli (orchiectomia) sotto la supervisione del sessuologo berlinese Magnus Hirschfeld. Nella seconda mi tagliarono il pene e mi trapiantarono le ovaie. Purtroppo a causa di un rigetto dovetti subire altre due operazioni. La quinta operazione fu il trapianto dell'utero, per poter diventare madre.

Lei fu la seconda persona nella storia a sottoporsi alla riassegnazione di genere, e divenne famosa in tutta Europa.
La mia vicenda personale suscitò la curiosità della stampa in Danimarca e in Germania, tanto che l'allora re di Danimarca, Cristiano X, invalidò il mio matrimonio con Gerda nell'ottobre del 1930. Nello stesso anno riuscii però a ottenere il riconoscimento legale del mio nuovo sesso e il cambio di nome, ricevendo il passaporto come Lili Elbe. La mia strada era segnata ormai ero una vera donna e con Gerda ci separammo amichevolmente.

Dopo il cambio di sesso cosa fece?
Smisi di dipingere, perché ritenevo che quel lavoro fosse un qualcosa che apparteneva solo alla mia corrispondente maschile, ossia a Einar e trovai lavoro in una boutique di Copenaghen..

Lili morì nel 1931 a causa di complicazioni post-operatorie, tre mesi dopo la sua quinta e ultima operazione. Si pensa che la causa della sua morte sia stato il rigetto dopo l'impianto dell'utero. È sepolta a Dresda, in Germania.

Dal canto suo, Gerda convolò a nuove nozze con un diplomatico italiano che aveva conosciuto durante il soggiorno romano, da cui divorziò dopo pochi anni. Con la morte di Einar erano finiti amore e complicità, sodalizio artistico e fama. Travolta dalla stampa scandalistica, tornò in Danimarca dove trovò la morte.

Nel 2001 lo scrittore David Ebershoff pubblicò il romanzo La danese (The Danish Girl), che divenne un best seller internazionale tradotto in diverse lingue, e da cui nel 2015 venne anche tratto un film The Danish Girl, diretto da Tom Hooper e con Eddie Redmayne nel ruolo di Lili.










L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
Realizzato grazie a:  
https://www.sinapsi.unina.it/danishgirl_bullismoomofobico
https://www.robadadonne.it/galleria/chi-era-lili-elbe-la-danish-
girl-che-nacque-uomo-e-divenne-donna-grazie-a-sua-moglie/
https://www.harpersbazaar.com/it/cultura/costume/a35466607/lili-elbe-the-danish-girl/



 















 
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