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IL MESTIERE ANTICO
La prostituzione in Francia 1800
Les Maisons d'abattage
e “Le belle donne di
Parigi”
La guida fu stampata in sole 169 copie e
vi erano menzionate le donne più belle e focose descrivendone in
maniera dettagliata le abilità sessuali, i pregi e i difetti
Adamo di che parliamo? In
pratica di bordelli e fu proprio la Francia la prima
nazione a istituire questo modello di case chiuse prima
di essere gradualmente imitato da altri paesi
occidentali. Per legge, questi bordelli dovevano essere
gestiti da una donna (un'ex prostituta) e il loro
aspetto esteriore doveva essere discreto. I bordelli
erano appunto noti come "Maisons d'abattage" e
all’inizio erano molto popolari tra le classi inferiori
di Parigi, ma nel diciannovesimo secolo il livello si
alzò e le cortigiane divennero ricche e famose.
Risalgono all’epoca di Napoleone vero? La loro
diffusione fu strettamente legata al problema del
controllo della sifilide e alle malattie sessualmente
trasmettibili. Attraverso il quale si arrivò
all’emanazione di una serie di norme regolatrici che
obbligavano le meretrici a registrarsi presso l’autorità
di polizia e a sottoporsi a visita medica periodica. Dal
1804, anno in cui Napoleone divenne imperatore, al 1809
spuntarono come funghi 180 bordelli ufficiali.
Immagino fossero molto frequentati… Educate secondo
il principio della sottomissione al marito, la
condizione della donna nella Francia dell’Ottocento non
era affatto diversa da quella delle donne del resto
dell’Europa. Richiuse tra quattro mura non poteva quasi
mai uscire da sola a meno che non doveva recarsi in
chiesa o visitare una parente. Tanto meno poteva entrare
da sola in un luogo pubblico come un caffè, un
ristorante o un teatro, oppure lavorare in quanto la
donna lavoratrice era malvista dalla società perché
ritenuta troppo autonoma e non consona al piacere
dell’uomo. Per cui era praticamente impossibile che due
persone di sesso diverso potessero conoscersi e
frequentarsi specialmente quelle appartenenti a classi
inferiori. Tieni anche conto che alle “donne normali”
ossia mogli e madri veniva negato qualsiasi rapporto
sessuale non destinato alla procreazione!
Quindi
il bordello fu un male necessario? Da che mondo è
mondo mai nessuna legge morale ha proibito l’incontro
sessuale tra l’uomo ricco e una donna di categoria
inferiore. Per cui queste "maisons d'abattage" divennero
molto popolari nel momento in cui si decise di
allontanare le prostitute dalle strade vietando
l’adescamento. Una donna riconosciuta come prostituta
non aveva più il diritto di camminare per strada da sola
ossia doveva essere accompagnata da almeno una persona
responsabile.
Un vero e proprio scarto della
società… A differenza dei secoli precedenti, in cui
si cercava di portare la prostituta fuori dal suo
ambiente per rieducarla, nel XIX secolo si preferisce
chiuderla in compagnia delle sue simili in un bordello
nella consapevolezza che non potrà mai essere
recuperata. Non appena registrata, veniva presa in
carico dal gestore del bordello quindi divenne una
figura legale, numerata e sottomessa. Per le altre che
continuavano a prostituirsi clandestinamente era
previsto il carcere e una multa.
Quindi nessuna
possibilità di ravvedimento… L’unico modo perché una
prostituta potesse tornare ad essere una donna onesta
era intraprendere la via del matrimonio. Ma anche in
questo caso vi erano dei distinguo e la polizia era
riluttante a rilasciare permessi di ravvedimento anche
perché vi erano numerosi casi di prestanomi ossia finti
mariti che in realtà erano protettori ed anche perché,
per la mentalità del tempo, una ex prostituta, quindi
viziosa e corrotta, non era detto che non potesse
continuare l’attività da sposata.
Esiste anche
una guida inglese che testimonia la nascita delle
Maisons d'abattage.. In realtà è un vero e proprio
manuale per gentiluomini inglesi desiderosi di
trascorrere qualche ora in un bordello di Parigi.
Pubblicato nel 1883 descriveva in maniera dettagliata le
abilità sessuali, i pregi e i difetti delle prostitute
parigine. Ovviamente oltre ai meticolosi particolari
piccanti vi erano anche l’indirizzo e le foto delle
gentili signorine.
Il titolo? “Le belle donne
di Parigi” fu stampato in sole 169 copie e vi erano
menzionate le donne più focose. Grazie anche a questa
guida alcune di loro divennero ricche e famose. Molte
delle prostitute elencate erano attrici professioniste
di teatro che godevano dello stile di vita e della
ricchezza che derivavano dall'essere donne o amanti di
uomini di rango. Tra le altre la parigina Jeanne
Granier, la quale tra i suoi clienti annoverava niente
di meno che il figlio maggiore della regina Vittoria e
futuro re d'Inghilterra, Edoardo VII. E ancora Gabrielle
Elluini, descritta come una delle donne più ricche del
mondo con una fortuna di "centomila sterline”. Un altro
capitolo mostra Ameltie Latour, una delle prostitute più
ambite durante il regno di Napoleone III, e Juliette
Grandville che veniva elogiata per essere “l’unica ad
accontentare entrambi i sessi”.
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
http://www.tuttostoria.net/storia-contemporanea.aspx?code=1169
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