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INTERVISTE IMPOSSIBILI
Lulu White
Una figura eccentrica,
nota per il fiuto degli affari e il suo amore smisurato per i
gioielli, ha gestito per anni “Mahogany Hall”, il più famoso
bordello di Storyville
(1868 circa - 20 agosto 1931)
Madame le sue origini?
Beh guardi la mia data di nascita non la so, ma le posso
dire che sono nata in una fattoria vicino a Selma, in
Alabama.
Lei è famosa per essere stata una
mezzana… Gestivo varie case di piacere a New Orleans,
ma più che mezzana mi consideravo un’imprenditrice che
dava lavoro e facevo del bene a numerose ragazze.
Bordelli lussuosi di fascia alta… La mia punta di
diamante era il sontuoso "Ocoroon Parlour" chiamato
anche “Mahogany Hall”, situato al 235 di Basin Street a
Storyville. La costruzione di quella casa a quattro
piani mi costò la bellezza di 40mila dollari, al cambio
di oggi circa un milione! Storyville era il
quartiere a luci rosse di New Orleans… Il distretto
venne istituito per limitare la prostituzione in una
zona della città dove le autorità potevano controllare e
regolare la pratica. Venne realizzato sulla base dei
quartieri a luci rosse legalizzati del nord della
Germania e dei Paesi Bassi. I bordelli erano di varie
categorie e andavano da quelli economici "cribs", dove
una prestazione costava 50 centesimi, a quelli più
costosi da 10 dollari, fino a una fila di eleganti
palazzi lungo Basin Street per i clienti benestanti.
Il suo bordello era proprio lungo quella strada.
Il Mahogany Hall ospitava in media 40 donne. Per i
clienti vi erano aa disposizione 5 salotti e quindici
camere da letto, ciascuna con il proprio bagno. Lo avevo
arredato con paramenti eleganti, addobbi floreali,
enormi lampadari, mobili in mogano, numerosi dipinti ad
olio, vetrate Tiffany e altre opere d'arte.
Tra
le quaranta ragazze vi erano prostitute famosissime.
Sceglievo personalmente le mie ragazze e non solo per la
bellezza, ma anche per il modo di fare e il
comportamento senza distinzione tra bianche e nere. Le
più richieste erano Victoria Hall chiamata la Miss, Emma
Sears, chiamata The Coloured Carmencita e poi Clara
Miller, Estelle Russell, Sadie Reed e Sadie Levy, tutte
ragazze avvenenti che facevano girare la testa anche a
palati sopraffini. Nel mio locale si esibirono pianisti
del calibro di Kid Ross, Tony Jackson e Jelly Roll
Morton.
Il successo di Mahogany Hall la rese una
dei pochi milionari neri che si erano fatti da sé
all'inizio del secolo. Avevo il pallino per gli
affari e Mahogany Hall era il mio fiore all’occhiello di
un’attività imprenditoriale che vantava diversi locali
sparsi per Storyville. Uno di questi era il famoso "Lulu
White's Saloon", lo avevo aperto nel 1912 poco distante
dal bordello. Con l'inizio del proibizionismo lo
trasformai in un bar di bevande analcoliche anche se
sottobanco continuavo a vedere whisky pregiato.
Nel 1906 però, incontrò difficoltà finanziarie… Fui
arrestata per aver violato il Volstead Act, ossia la
legge relativa al proibizionismo, ma anche per aver
trasgredito alla legge sulla segregazione razziale.
Dovetti vendere la struttura per soli 11.000 dollari e
mi trasferii in California. Dopo la chiusura di
Storyville, Mahogany Hall fu requisita dallo Stato e
divenne una sorta di casa per disoccupati, poi fu
definitivamente demolita nel 1949.
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
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