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MUSE
INTERVISTA IMPOSSIBILE
Sophie Gray
La seduzione morbosa di
una ragazzina Musa di John
Everett Millais, fu al centro dello scandalo amoroso tra sua sorella
Effie e suo marito Ruskin e a sua volta oggetto di pettegolezzi per
una presunta relazione con suo cognato Millais
Madame le sue origini? Sono
nata a Kinnoull, un sobborgo di Perth, in Scozia nel
1843. Ero la decima di 15 figli. Mio padre, George Gray,
era un avvocato e nonostante non fossimo ricchi vivevamo
in un ambiente familiare molto confortevole.
lei
è famosa per il ritratto di John Everett Millais uno dei
dipinti più conturbanti dell’epoca vittoriana…
Prestai il mio volto al pittore che mi dipinse a
distanza ravvicinata, al tempo il quadro fece scandalo
perché avevo il collo scoperto ed alcuni critici
avanzarono l’ipotesi che tra me e il pittore ci fosse
una specie di intimità non propriamente artistica.
Le voci la imbarazzarono? Assolutamente no del
resto John era mio cognato, marito di mia sorella
maggiore Effie, anche lei al centro di un pettegolezzo
morboso per la storia del triangolo amoroso con Millais
e il suo ex marito, lo scrittore e critico d’arte, John
Ruskin.
Ossia? Effie si era sposata ragazzina
con Ruskin il quale però decise di non consumare il
matrimonio fino a quando lei non avrebbe avuto 25 anni.
Però quando arrivò la fatidica data, il critico, amante
delle ragazzine in erba, ci ripensò e confessò alla
moglie di provare ribrezzo per il suo corpo maturo.
Effie a quel punto accettò la corte di Millais,
prestandosi come modella in molti suoi quadri. Tra loro
nacque una storia e alla fine, dopo aver ottenuto
l’annullamento del matrimonio per mancanza di
consumazione dalla Corte Ecclesiasticalo lo sposò nel
1855.
Lei quando interviene in questa storia?
Avevo dieci anni quando mia sorella mi ospitò nella sua
casa di Londra. Al tempo lei era ancora sposata con
Ruskin e convivendo con loro ero perfettamente a
conoscenza delle vicissitudini della coppia, compresi i
problemi sessuali di Ruskin, che poi condussero alla
fine del loro rapporto.
Dopo la rottura segue sua
sorella quindi… Il 25 Aprile del 1854 con il pretesto
di dover tornare a casa in Scozia aiutai mia sorella a
lasciare il marito e a fuggire dalla casa di Ruskin
esponendomi a numerose critiche. Ma andai per la mia
strada ed appassionata d’arte decisi di fare la modella
e posai per diversi pittori preraffaelliti, in
particolare per John Millais, il quale nel frattempo era
diventato mio cognato.
Lei era diventata una sua
ossessione al punto che viene ritratta in una serie
infinita di opere… Ammetto che Millais era totalmente
estasiato dalla mia bellezza fanciullesca tanto che
scrisse a mia madre: “…Che deliziosa, piccola e scaltra
damigella è Sophia…Non la lodo per farti piacere, ma la
ritengo estremamente bella, e che migliorerà anche,
eppure sembra non averne la minima idea”, il che la
rende più bella... temo che l'ignoranza non possa durare
a lungo..."
Cosa intendeva Millais con la frase:
“temo che l'ignoranza non possa durare a lungo..."
“Autumn Leaves” del 1856, “Spring” del 1859 sono la
testimonianza del mio cambiamento fisico che da
adolescente diventai una vera donna conservando comunque
un corpo esile, gracile e dall’aspetto innocente,
caratteristiche che nutrivano il genio di mio cognato.
Si ok, ma ad un certo punto sua sorella la
allontana da casa… Motivo? Il fatto fu che mi ero
ammalata di anoressia nervosa ed ero incapace di gestire
qualsiasi relazione interpersonale tra cui le attenzioni
artistiche di mio cognato creando difficoltà a mia
sorella.
Solo attenzioni? Mi scusi l’insistenza,
ma per molto tempo è stata ipotizzata una relazione
sentimentale tra lei ed Everett Millais… Ripeto erano
solo pettegolezzi che non hanno mai trovato conferme,
tanto che nel 1873 sposai James Key Caird, un barone e
produttore di iuta scozzese da cui ebbi una figlia.
Nel corso degli anni viene sottoposta a diverse
cure. La giovane nobildonna di origine scozzese
all’anagrafe Sophia Margaret Gray muore il 15 marzo del
1882, all’età di trentotto anni. Tra le cause di morte
venne ipotizzato il suicidio ma tale ipotesi non trovò
conferme. .
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ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
https://mydailyartdisplay.uk/2013/01/09/sophie-gray-by-john-everett-millais/
https://www.aletes.it/sophy-gray/
https://www.vogue.it/news/article/arte-muse-segrete-quadri-pittori-famosi-botticelli-balthus/
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