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GIALLO PASSIONE
 

Cleopatra
Meretrix regina
 





Si dice di lei che fosse una seduttrice senza scrupoli, ambiziosa e avida di piaceri, ma anche una donna di straordinaria bellezza, intelligente e carismatica. Properzio la chiamava “Meretrix regina”, Dante a sua volta la cita nel V canto dell'Inferno, quello di Paolo e Francesca, chiamandola: "Cleopatràs lussurïosa". Comunque sia la Regina d’Egitto deve essere stata davvero avvenente per far girare la testa a due “pezzi da 90” della Roma preimperiale, ossia Giulio Cesare e Marco Antonio.

Nata nell’illustre famiglia greca dei Tolomei, alla morte di suo padre era salita all’ambito trono d’Egitto appena diciottenne, assieme al fratello, un bambino di 10 anni. Sebbene i consiglieri cercassero di allontanarla dal potere lei decise di prendersi quello che le spettava, ossia il potere assoluto. Amante delle lingue, si dice che ne parlasse ben nove, imparò presto i segreti degli astri, della medicina e dei veleni, sicuramente doti fuori dal comune per una donna nel mondo antico.

La sua vita cambiò quando Pompeo sconfitto da Cesare si rifugiò in Egitto cercando protezione, ma i sostenitori del fratello di Cleopatra pensarono bene di assassinarlo sperando così di ingraziarsi Cesare…
L’incontro con Cesare avvenne ad Alessandria, lei temendo di cadere vittima di un agguato del fratello ci arrivò segretamente nascosta in un tappeto. Quando venne srotolato, lei si presentò a Cesare, giovane e bella con i soli gioielli indosso e completamente nuda.
Facilmente intuibile la sorpresa di Cesare dinnanzi alla bellezza della giovane regina d’Egitto e a quelle forme appetitose nude e crude.
Non sappiamo se Cleopatra fosse al corrente della bisessualità di Cesare tanto che Cicerone lo aveva definito: "il marito di tutte le mogli e la moglie di tutti i mariti" e che di volta in volta a Roma veniva definito "rivale della regina di Bitinia", "stalla di Nicomede" e addirittura "bordello di Bitinia", ma di certo sappiamo che in quel contesto fu lei che lo tolse dall’imbarazzo e parlando in latino lo invitò nelle sue grazie chiedendogli nel contempo protezione dal fratello. L’effetto fu irresistibile tanto che si dice che fecero l’amore la notte stessa.

Non si sa se tra i due scoppiò la scintilla del vero amore, ma di certo sappiamo che Cesare rimase colpito dalla sua audacia e dal suo coraggio tanto che le diede il suo pieno appoggio nella lotta contro il fratello. Del resto Cleopatra era una donna alla quale era davvero molto difficile resistere, ma al di là del fascino del suo corpo, seduceva servendosi dell’intelligenza e dello spirito. Di sicuro nacque tra i due un sodalizio politico alimentando le spregiudicate ambizioni di entrambi.

Fu comunque una relazione importante tanto che ebbero anche un figlio insieme, Tolomeo XV, detto Cesarione e la regina arrivò a trasferirsi a Roma. Sebbene la legge romana non riconoscesse legalmente quella relazione i due andarono ad abitare insieme nella villa di Cesare sul Gianicolo. Qui la bella Cleopatra installò una corte sfarzosa in stile orientale, ma i Romani non videro di buon grado quella relazione fiutando le intenzioni di Cesare di diventare re, e quindi rovesciare la Repubblica, al fianco della sua "amante ufficiale".
Durante il suo soggiorno romano Cleopatra fece di tutto perché Cesare, privo di eredi maschi, potesse considerare Cesarione come suo successore, ma Cesare non pensò mai, neppure lontanamente, di sposarla.

Così che, dopo un primo periodo di passione, la regina, resasi conto che Cesare non l’avrebbe mai sposata e che Cesarione non sarebbe mai stato il suo erede, se ne tornò in Egitto. Rimasero comunque insieme fino alla morte di Cesare nel 44 aC.

Rimasta “vedova” la bella Cleopatra si consolò ben presto con Marco Antonio, parente e fedele compagno di Cesare, ben più giovane del suo predecessore.
Si narra infatti che Marco Antonio, facendo sosta a Tarso in Turchia volle conoscere la bella regina più da vicino. L’incontro avvenne di sera, su una nave dove Cleopatra comparve vestita come la dea Venere. La storia parla di un colpo di fulmine reciproco. Antonio, a seguito di quell’incontro decise di divorziare da sua moglie, sorella di Ottaviano, con cui era sposato da tre anni.

Ottaviano a quel punto divenne nemico giurato del cognato e lanciò un’intensa propaganda contro i due amanti. Del resto non gli fu difficile screditare Cleopatra, ritratta come la puttana d’oriente che seduceva i generali romani per opportunismo. Nel frattempo, Antonio, sempre più coinvolto, si trasferì ad Alessandria d’Egitto e loro storia d’amore proseguì a gonfie vele dando alla luce tre figli.

A Roma, intanto, la loro relazione era ormai considerata un atto di tradimento e cospirazione contro l’Impero romano, così che Ottaviano, sostenuto da tutto il Senato, nel 31 a.C. ad Azio distrusse la flotta reale egiziana. Cleopatra, che aveva convinto Antonio a scontrarsi con Ottaviano nonostante fosse consapevole di avere un esercito decisamente inferiore, non le rimase che prendere atto del trionfo di Ottaviano suicidandosi con un aspide in seno.










ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/cleopatra-
https://www.meteoweb.eu/2015/10/le-origini-della-storia-damore
https://www.wheremagichappens.it/2023/05/05/cleopatra-e-giulio-cesare/
https://www.letturefantastiche.com/cleopatra_e_giulio_cesare.html










 
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