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RACCONTI D'AUTORE
 


Adamo Bencivenga
L'impiccio



 


 
JAMES APRE LA PORTA DI CASA, SUA MOGLIE LINDA E’ SEDUTA SUL DIVANO, STRANAMENTE INDOSSA CAPPELLO E CAPPOTTO.

JAMES: Stai uscendo o sei rientrata da poco?
LINDA: Che te ne frega cosa faccio?
JAMES: Assolutamente nulla, tu sei la padrona qui dentro…
LINDA: …mentre tu te la spassi fuori con la tua amichetta…
JAMES: Per tua informazione ho lavorato per tutto il giorno…
LINDA: Poverino allora sarai stanco…

L’UOMO APRE IL FRIGO E SI VERSA UN CALICE DI VINO ROSSO…
JAMES: Ascolta Linda… non mi va di litigare, ok?
LINDA: Potevi restare fuori allora… Nessuno ti obbliga a tornare la sera, anzi mi avresti fatto un grosso favore ed evitato di vedere la tua bella faccia…
JAMES: Ti prego non ricominciare…
LINDA: Più che un inizio mi sembra il giusto epilogo.
JAMES: Allora stai uscendo…
LINDA: Ti ho detto che non ti riguarda.
JAMES: Allora sono venuti oggi? Hanno intenzione di comprarla o no questa casa?
LINDA: Non vedono l’ora…
JAMES: Ma chi sono?
LINDA: È una coppia di Baltimora, non hanno figli. La casa è perfetta per loro due… Lei non può avere figli per cui anche in futuro tre stanze sono più che sufficienti.
JAMES: Quindi la comprano?
LINDA: Abbiamo parlato per circa due ore… Lui è un dirigente di banca ed è stato trasferito da poco qui in città, domani firmeranno il contratto. Sono entusiasti e di certo non ci ripenseranno.
JAMES: E tu chi hai ripensato?
LINDA: Ormai la decisione è presa, vendiamo mio caro… Così ognuno andrà per i fatti propri…
JAMES: La decisione l’hai presa tu, io non sono d’accordo…
LINDA: Allora sei tu che ci stai ripensando…
JAMES: Penso a Richard…
LINDA: Tuo figlio se ne farà una ragione…
JAMES: Ma sei sua madre… non ti preoccupa il suo futuro?
LINDA: Quanto rompi, ne abbiamo già parlato. Avrà sicuramente un futuro migliore.
JAMES: Ha bisogno della madre.
LINDA: A quest’età ha bisogno più del padre. Io l’ho svezzato ed educato ora tocca a te.
JAMES: Sei cinica. Dove andrà a stare?
LINDA: Starà sicuramente meglio di ora.
JAMES: Ma i suoi amici, la scuola…
LINDA: Per la scuola stendiamo un velo pietoso, è meglio che cambi aria…
JAMES: Non ti riconosco più.
LINDA: Che cosa ti aspettavi? Tu a spassartela con la tua amichetta ed io qui in casa a lavare le mutande a te e a tuo figlio? Scordatelo. Non funziona più.

LA DONNA SI ACCENDE UNA SIGARETTA.
LINDA: Ho aspettato per anni che tutto cambiasse…
JAMES: Ma non hai mosso un dito… secondo me sin dall’inizio hai sperato che finisse così…
LINDA: Tu pensa per te, credi di esserti comportato da buon marito?
JAMES: Non sono uno stinco di santo, lo ammetto, ma tu non mi hai aiutato…
LINDA: E perché avrei dovuto farlo? Mica sono tua madre, credevo di aver sposato una persona adulta, mica un ragazzino da svezzare…
JAMES: Non darmi colpe che non ho.
LINDA: Comunque ora mi sono stufata. Meglio chiudere, vendere la casa e chi si è visto si è visto…
JAMES: Ma c’è un bambino di mezzo…
LINDA: Ora te ne preoccupi? Quando ti scopi la ragazzina però non ci pensi a tuo figlio…
JAMES: Io non mi scopo nessuno…
LINDA: Ma smettila non sai neanche fingere, credi che non lo sappia? Se vuoi ti dico nome, cognome, colore dei capelli, misura di seno, quanti anni ha, dove vive e dove vi incontrate per scopare…
JAMES: Allora ci hai seguiti…
LINDA: Solo per rendermi conto in che squallore sono vissuta in tutto questo tempo e che razza di uomo ho sposato.
JAMES: Comunque io non scopo, in caso ci faccio l’amore…
LINDA: Ah sì? Allora stavolta è una cosa seria! Ti sei innamorato?
JAMES: Se fosse?
LINDA: Sei un uomo di niente, non credo tu abbia un sentimento per provare lontanamente un qualcosa chiamato amore… È ancora una ragazzina, ma prima o poi anche lei se ne accorgerà.
JAMES: Lei non è come te…
LINDA: Ah sì? Fino a quando non si ribellerà e a quel punto ne cercherai un’altra. A te non serve una donna, ma solo un buco per sfogare i tuoi schifosi umori! Sei un uomo senza amore.
JAMES: E invece ti sbagli… fino a prova contraria sono io che sto pensando al futuro di nostro figlio… invece tu…
LINDA: Nostro? E da quando è nostro? L’hai mai accompagnato a scuola? Hai mai parlato con i professori? Ma fammi il piacere…
JAMES: Sei tu che non ti sei mai sentita una madre…
LINDA: Io la mia parte l’ho sempre fatta, almeno fino a quando ho sperato che mio figlio avesse un padre oltre a una madre.

L’UOMO SI SIEDE SUL DIVANO, LA DONNA SI SPOSTA…
LINDA: Per favore non starmi così vicino, odio il tuo odore, puzzi di femmina…
JAMES: Tu hai bisogno di uno psicologo…
LINDA: Io ho bisogno solo di starti lontano il più possibile.
JAMES: Credi che la soluzione sia vendere la casa?
LINDA: È un primo passo, almeno non vedrò più la tua faccia… E poi scusa, mica navighiamo nell’oro… In questi anni non sei stato capace neanche di farci vivere degnamente… Se non si vende siamo costretti a rimanere qui e sinceramente non è ho più voglia…
JAMES: E Richard che fine farà? Non ti rendi conto del casino…
LINDA: Meglio che stare qui…
JAMES: Ci daranno il tormento, ci disconosceranno come genitori… pensa ai servizi sociali per esempio…
LINDA: Signor tutto d’un pezzo, solo ora nasce il problema? Prima non potevi pensarci? E poi scusa prenditelo tu e il discorso è chiuso…
JAMES: Tu sei la madre…
LINDA: E quindi? Avrà una nuova madre… una nuova casa, a meno che la tua amichetta non voglia un moccioso tra le palle…
JAMES: Lei vuole un figlio tutto suo…
LINDA: Beh in un certo senso la capisco… ma non è che l’hai messa già incinta?
JAMES: Smettila con questa ironia ti prego non è opportuna…
LINDA: E cos’è opportuno… sentiamo… Stare qui ad aspettarti la sera mentre fai i tuoi porci comodi? Lo hai capito o no che io mi devo rifare una vita, sono ancora bella no? E se non te ne sei accorto ancora giovane…
JAMES: Non occorre essere giovane e bella per passare da un letto a un altro…
LINDA: Ti dà fastidio che fanno la fila per me?
JAMES: Non è questo il punto, puoi darla a chi vuoi, a me non interessa, ma allo stesso tempo potresti rimanere qui e crescere tuo figlio…
LINDA: E quale sarebbe l’esempio? Tu che ti scopi la ragazzina ed io che mi porto a casa il portiere dello stabile o il titolare della tintoria qui sotto? Il vero trionfo dell’ipocrisia con una famiglia distrutta che cade a pezzi… Ormai ti conosco, per te l’importante è salvare la faccia ed evitare la noia dei servizi sociali… Se indagheranno su di te non la passerai liscia. Hai paura vero?
JAMES: Scusa e quando hai intenzione di dirglielo?
LINDA: Comportati da padre, diglielo tu come sta la situazione… e digli anche che suo padre non lo vuole tra le palle.
JAMES: Che senso avrebbe?
LINDA: Io il mio dovere di madre l’ho fatto, ora tocca a te. Ti comunico che oggi ha preso tre, durante l’interrogazione di geografia ha fatto scena muta.
JAMES: Ci credo, non è tranquillo e poi con tutto questo trambusto qui dentro… Sicuramente si sarà chiesto perché stiamo traslocando e dove andremo…
LINDA: Ora mi rimproveri anche di aver fatto le valigie? Non voglio perdere tempo. Ora fai il tuo dovere, vai nella sua stanza e digli quello che devi dire.
JAMES: No, non lo faccio. Casa è anche mia e non firmo nessun contratto.
LINDA: Allora dammi la mia parte e me ne vado all’istante e per sempre.
JAMES: Non ho soldi…
LINDA: Come vedi non c’è altra soluzione che vendere.
JAMES: E poi tu dove andresti a quest’ora?
LINDA: Non preoccuparti, l’importante è stare lontano da te.
JAMES: Hai già chi ti aspetta? E poi rimproveri a me di avere un’amichetta!
LINDA: Che cambia per te? Se lo avessi avuto non te ne saresti accorto. Qui sei sempre stato un ospite. E poi non capisco la tua ostinazione, non ci siamo mai amati, ci siamo solo usati, ed è per questo che non poteva funzionare. Ora che siamo arrivati al dunque ti tiri indietro?
JAMES: Se non ci fosse stato Richard non ti avrei fatto problemi.
LINDA: Secondo me l’unico problema è stata la nascita di Richard. Se non fossi rimasta incinta! Avrei dovuto non ascoltarti ed abortire…
JAMES: Avresti potuto farlo, perché non lo hai fatto?
LINDA: Sarebbe cambiato qualcosa? Tu non sei cambiato affatto, prima o dopo il matrimonio, prima e dopo la nascita di nostro figlio, sei sempre rimasto uguale, avevi solo bisogno di una serva non di una donna, una che ti lavasse le mutande sporche di altre fighe. Scema io che ho pensato di cambiarti…
JAMES: Ti ricordo che neanche tu sei stata una santarellina… questo lo puoi far credere a qualche tua amica, ma non a me…
LINDA: Cosa avrei dovuto fare? Mi sono solo presa ciò che tu non volevi più farmi.
JAMES: Sono sempre stato comprensivo con te.
LINDA: E che ci facevo della comprensione? Addirittura a un certo punto hai deciso di vivere come fratello e sorella. Sai quanti anni sono passati dall’ultima volta che abbiamo fatto l’amore?
JAMES: E tu ti sei consolata eccome, anche con uomini sposati
LINDA: Meglio sposati e maturi che una ragazzina ingenua che ancora non ha capito di che pasta sei fatto. La metterai incinta, se non lo hai già fatto, le dirai come dicevi a me che è la donna della tua vita… la sola che ti capisce… e poi le riserverai lo stesso trattamento… sia a lei che al tuo prossimo figlio.
JAMES: Sei tu che consideri Richard un impiccio…
LINDA: Ah io? Troppo comodo pensare che un figlio è esclusivamente della madre…
JAMES: Lo è…
LINDA: E invece mi spiace mio caro, io sono una persona come te con lo stesso desiderio di vivere e rifarmi una vita…
JAMES: Quindi hai deciso, lo portiamo in un orfanotrofio.
LINDA: Vedi la pensi esattamente come me! Pur di disfartene hai pensato ad un istituto, ma non lo vuoi ammettere perché vuoi addossarmi ogni tipo di colpa. Questa famiglia non ha funzionato, cazzo! Per caso senti amore qui dentro? C’è mai stata comprensione, affetto? Credi che anche lui non lo senta? Quindi se ne farà una ragione, è ancora in tempo per trovarsi un’altra madre e soprattutto un altro padre che ha desiderio di fare il padre.
JAMES: Non eri così cinica quando ti ho sposato…
LINDA: Lo sono diventata grazie a te.

LA DONNA SI ALZA PRENDE LA VALIGIA ED APRE LA PORTA.
JAMES: Dove vai?
LINDA: Sul tavolo c’è l’atto di vendita, io l’ho già firmato. In questa casa non ci resto un minuto di più. Pensa tu a tuo figlio.
JAMES: Se vai via esco dopo di te…
LINDA: Fai come vuoi.
JAMES: Resterà solo.
LINDA: Domattina non lo sarà più. I nuovi acquirenti non vedono l’ora di adottarlo. È una coppia senza figli ed hanno tanto amore da dare. L’ho anche fatto scrivere sul contratto e loro sono ben contenti di acquistare casa e figlio.
JAMES: Quindi hai deciso tutto tu!
LINDA: Addio.









Il racconto è frutto di fantasia.
Ogni riferimento a persone e fatti
realmente accaduti è puramente casuale.
Liberamente ispirato al film Loveless (Neljubov')
scritto e diretto da Andrej Zvjagincev



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