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RACCONTI D'AUTORE
Adamo Bencivenga
Regina per una notte
LOS ANGELES ORE 5:00 P.M.
UNA DONNA MOLTO APPARISCENTE ENTRA NELL’AGENZIA SUNSET
INVESTIGATION. IL TITOLARE, IL DETECTIVE GEORGE LINDON,
E’ SEDUTO ALLA SUA SCRIVANIA.
HELLEN:
Buonasera, lei è il titolare? GEORGE:
Per servirla… HELLEN: Spero di non
averla disturbata… GEORGE: Una donna
non disturba mai. HELLEN: Il mio
cognome è Hellen… Piacere… GEORGE:
Il piacere è tutto mio… Quale buon vento la porta qui?
HELLEN: Non mi chiede se Hellen è un
nome di battesimo? GEORGE: Perché
immagino che questa domanda gliel’abbiano fatta già in
tanti… HELLEN: Chi cerca di essere
originale ad ogni costo pecca di spontaneità…
GEORGE: Comunque sia Hellen è un bel
nome. HELLEN: Oh grazie, mi chiamo
Hellen Hellen… GEORGE: I suoi
genitori non hanno avuto molta fantasia a quanto pare.
HELLEN: Hellen era il nome di mia nonna
materna, ma lei non si chiamava Hellen di cognome.
GEORGE: Capisco.
L’UOMO PRENDE
IL SUO PACCHETTO DI SIGARETTE GEORGE:
Sigaretta? HELLEN: Non è la mia
marca preferita, ma l’accetto volentieri.
GEORGE: Questo offre la casa… HELLEN:
Lei è un investigatore privato giusto? GEORGE:
Da cosa lo ha dedotto? Dalla calvizie? HELLEN:
Già i cappelli sono eleganti, ma hanno anche i loro
effetti collaterali… GEORGE: Un
detective che si rispetti non può farne a meno.
HELLEN: Quanto sono riservate le sue
indagini signor Lindon? GEORGE:
Nessuno mai si è lamentato del mio lavoro.
HELLEN: Spero non faccia come gli avvocati che
prendono soldi da ambo le parti… GEORGE:
I soldi sono sempre sporchi da qualsiasi parte
provengano. HELLEN: Quindi posso
fidarmi? GEORGE: Posso chiederle
come mai ha scelto la nostra agenzia? HELLEN:
Oh semplicissimo… passavo di qui, ho visto la vostra
insegna luminosa e sono entrata. GEORGE:
Quindi immagino niente di urgente….
LA DONNA SI
GUARDA INTORNO. HELLEN: Siamo soli?
GEORGE: C’è il mio gatto Nick
nell’altra stanza, ma non credo sia interessato alla
nostra conversazione. HELLEN: La mia
è una questione molto delicata e cerco la massima
riservatezza. GEORGE: Qualunque
donna varchi quella soglia lo fa segretamente…
HELLEN: Immagino quante donne siano
nella stessa mia situazione… GEORGE:
Se conoscessi la sua situazione potrei risponderle. Cosa
posso fare per lei signora… Hellen… HELLEN:
Mi sta chiamando per nome o per cognome?
GEORGE: Beh non credo ci sia ancora la giusta
confidenza tra noi da chiamarla per nome.
HELLEN: Cosa intende per giusta confidenza?
GEORGE: Beh, non abbiamo ancora cenato
insieme io e lei… HELLEN: Perché? Di
solito invita a cena le sue clienti? GEORGE:
Solo quelle di bell’aspetto. HELLEN:
Secondo lei sto correndo questo rischio?
GEORGE: In caso non lo definirei un rischio…
LA DONNA TOGLIE IL CAPPELLO. HELLEN:
Vorrei che trovasse qualcuno per me. GEORGE:
Oh finalmente! Una donna che varca questa soglia senza
parlarmi di corna! HELLEN: Perché?
Sono tante le donne tradite che chiedono il suo aiuto?
GEORGE: Signora Hellen, lei non
immagina quante! Sembra che a Los Angeles gli uomini non
facciano altro che mettere le corna alle proprie mogli.
Lei sta cercando un uomo o una donna? HELLEN:
Uomo naturalmente. GEORGE: Ma non
si tratta di corna giusto? HELLEN:
Ah non lo so, sono qui per sapere. GEORGE:
Le darebbe fastidio scoprire di essere stata tradita?
HELLEN: Perché mi fa questa domanda?
GEORGE: Perché il 99 per cento delle
mie clienti entrano qui per scoprire di non essere
tradite, ma purtroppo, la maggior parte delle volte i
loro sospetti sono più che fondati. HELLEN:
E come reagiscono? GEORGE: Lasciamo
stare… Pensi che alcune si rifiutano di pagare…
HELLEN: Sa cosa le dico? Per una donna
le corna hanno l’effetto di un salvavita, quando si
scopre di essere traditi spariscono immediatamente i
sensi di colpa e ci si dà alla pazza gioia.
GEORGE: Le è successo? HELLEN:
Non sarei stata così precisa. GEORGE:
Quindi anche lei tradiva? HELLEN:
Potrebbe essere il motivo per cui sono qui.
GEORGE: Strano non mi era mai capitato che una
cliente venisse qui per indagare sul proprio tradimento.
HELLEN: Non ho detto questo. Ho detto
che potrebbe essere il motivo perché la persona sia
scomparsa. GEORGE: Quindi è lei che
ha tradito! E lui non sopportando il peso delle corna ha
pensato bene di sparire… HELLEN: Non
corra Signor Lindon, la situazione è più complicata.
GEORGE: Sono tutto orecchi.
HELLEN: Sì comunque l’ho tradito e per una
ragione valida. GEORGE: Si è pentita
signora Hellen? HELLEN: No, ma ora
vorrei solo sapere dove diavolo sia finito. Anzi in
realtà non me ne frega nulla dove stia ora. Mettiamola
così, più che la persona voglio che lei mi cerchi il
motivo. GEORGE: Dell’allontanamento
intende? HELLEN: Esatto.
GEORGE: Ma per cercare il motivo devo
necessariamente cercare la persona. Chi è costui che
dovrei cercare? HELLEN: Era il mio
amante, ma da un po’ di tempo è scomparso.
GEORGE: Quando dice scomparso intende
volontariamente e senza nessun avviso? HELLEN:
Di solito chi scompare non si fa più vedere e non lascia
avvisi… GEORGE: Giusto, ma io vorrei
sapere se il suo amante sia disposto a farsi ritrovare o
meno. Nel mio lavoro è una discriminante importante.
HELLEN: Ultimamente non eravamo in
buoni rapporti. GEORGE: Il motivo
immagino sia stato il suo tradimento. Perché lo ha
fatto? HELLEN: Per sentire come ci
si sente dopo aver tradito. GEORGE:
E come ci si sente? HELLEN: Io ho
provato una sensazione di onnipotenza… Quindi credo che
anche lui abbia provato la stessa cosa.
GEORGE: Scusi, ma non afferro il concetto. Lei
lo ha tradito perché lui la tradiva? HELLEN:
Esatto. GEORGE: Ma ne ha parlato con
lui? O ha solo agito di conseguenza. HELLEN:
La seconda che ha detto. GEORGE: E
lei cosa ha fatto, se posso sapere… HELLEN:
Semplice, ho cercato l’occasione per andare a letto con
un altro uomo… GEORGE: Capisco…
Immagino che lei abbia anche un marito…
HELLEN: Se dico amante e non altro ci sarà un
motivo non crede? GEORGE: Suo marito
era al corrente della sua relazione? HELLEN:
Se lo fosse stato non avrei avuto alcun motivo per
tradirlo… GEORGE: Ovvero?
HELLEN: Io penso che l’intensità
passionale di un rapporto tra amanti prenda linfa dalla
segretezza e dal rischio del rapporto stesso.
GEORGE: Facevate sesso?
HELLEN: Lei conosce un simile rapporto senza
sesso? GEORGE: Immagino che per
vendicarsi andare a letto col proprio marito non sarebbe
stato sufficiente… HELLEN: In un
rapporto tra amanti, i mariti come le mogli sono
trasparenti e così banali da non destare neanche la più
effimera gelosia.
LA DONNA SORRIDE.
GEORGE: La sento determinata e consapevole…
HELLEN: Sono una donna che ha bisogno
di attenzioni. GEORGE: Lo immagino,
quindi il suo amante scomparso non è stato l’unico,
vero? HELLEN: In ordine cronologico
è stato l’ultimo. GEORGE: Quindi il
sesso con il suo amante era più che appagante…
LA
DONNA TACE. GEORGE: Ho detto
qualcosa di sconveniente? HELLEN: Mi
chiedevo Signor Lindon quanto questa informazione fosse
utile per l’indagine… GEORGE:
Assolutamente non ha alcuna utilità, era una mia pura
curiosità. In questo momento mi piaceva immaginarla
mentre si lasciava andare e faceva sesso in una stanza
d’albergo. HELLEN: Con mio marito,
con l’amante o con l’uomo con il quale ho tradito
l’amante? GEORGE: Escludendo suo
marito qualsiasi uomo sarebbe adatto alla mia
immaginazione. Del resto donne del suo calibro non si
danno senza una bottiglia di champagne ai piedi del
letto. HELLEN: La sua immaginazione
è molto aderente alla realtà. GEORGE:
Il suo amante ha saputo del suo tradimento?
HELLEN: Sono qui per scoprirlo.
GEORGE: Lui è il genere di uomo che a volte
scompare in quanto amante? HELLEN:
Di solito i miei amanti non scompaiono con facilità.
GEORGE: Scommetto di no.
HELLEN: Perché scommette? GEORGE:
Perché lei è una bellissima donna. Di solito gli uomini
non scappano dalle belle donne. Anzi, al minimo
sospetto, si lasciano andare a scenate nei ristoranti,
appostamenti sotto casa oppure si rivolgono a me.
HELLEN: Vedo che ha esperienza da
vendere… GEORGE: Quale uomo non è
mai stato tradito… so come funziona quando c’è di mezzo
una bella donna. HELLEN: Per me non
è stato così… Le assicuro che la bellezza in questo caso
non è bastata… GEORGE: Allora il suo
amante deve essere un tipo particolare oppure l’ha colta
nelle mani nel sacco.
L’UOMO SI ALZA E FA QUALCHE
PASSO PER LA STANZA. GEORGE: Quindi
ricapitolando, quando ha scoperto che il suo amante la
stava tradendo ha risposto pan per focaccia, giusto?
HELLEN: Beh non era molto difficile da
capire… GEORGE: No, no, anzi direi
una situazione molto frequente anche tra marito e
moglie. HELLEN: Lei è esperto di
belle donne signor Lindon? GEORGE:
Nella mia lunga carriera mi sono reso conto che sono più
le belle donne ad essere tradite che quelle
insignificanti. HELLEN: Ha una
spiegazione per questo? GEORGE: Beh
ovvio l’uomo che sta con una bella donna è sensibilmente
attratto dalla bellezza femminile indipendentemente
dalla persona che la possiede. HELLEN:
Mi sta dicendo che se fossi stata brutta…
GEORGE: Lei non potrà mai essere brutta. Anzi
posso tranquillamente ammettere che nonostante la
bellezza sia soggettiva, lei è oggettivamente bella.
HELLEN: Non esageri, la prego, anche se
sarei molto curiosa di sapere cosa le ha colpito di me?
GEORGE: Facciamo prima a dire cosa non
mi ha colpito, ossia niente. HELLEN:
Lei è una persona estremamente galante… anche se
immagino che il suo intento primario sia più quello di
avermi come cliente più che portarmi a letto.
GEORGE: Il letto è una meta, ma con lei
anche il viaggio sarebbe interessante…
LA DONNA A
QUEL PUNTO ACCAVALLA LE GAMBE E SI TOGLIE IL SOPRABITO.
L’UOMO NON PUO’ FARE A MENO DI AMMIRARLA.
GEORGE: Allora signora Hellen dopo che lei è
andata a letto con un altro uomo il suo amante è
sparito… HELLEN: Sì, non l’ho più
visto e né sentito… GEORGE: Ma lei
ovviamente non crede che questa sia la ragione
preponderante del suo allontanamento. Anzi è convinta
che il motivo sia un altro. HELLEN:
Anche se mi avesse vista o abbia intuito qualcosa
secondo me non è un motivo sufficiente.
GEORGE: Infatti faccio fatica a pensare che il
suo tradimento sia un motivo più valido della sua
bellezza. Non si lascia una bella amante come lei anche
se infedele. HELLEN: Lei ha mai
fatto scenate di gelosia in un ristorante signor Lindon?
GEORGE: Non ne ho avuto bisogno.
HELLEN: Lei non è un tipo passionale?
GEORGE: Forse non ho mai trovato belle
donne che ne valesse la pena, ma con lei non mi sarei
tirato indietro. HELLEN: Ecco vede?
È quello che penso. Se fosse stato quello il motivo, mi
avrebbe sicuramente fatto una scenata di gelosia.
GEORGE: Mi spiace non conosco il
carattere del suo amante. Non saprei cosa risponderle.
L’UOMO SI ALZA. GEORGE: Un
drink? HELLEN: Volentieri.
GEORGE: Può descrivermelo?
HELLEN: Aveva l’aspetto di un amante.
GEORGE: Ossia? HELLEN:
Un bel tenebroso, alto, occhi chiari e profondi. Vestito
elegantemente e sempre curato… Insomma un uomo molto
interessante come lei del resto. GEORGE:
Ora mi fa arrossire signora Hellen. HELLEN:
Per così poco? Chissà a che genere di donne sarà
abituato lei… GEORGE: Alte bionde
con un bel portamento e un cappello graziosissimo…
HELLEN: Sta descrivendo me, signor
Lindon? GEORGE: Perché immaginarne
altre? Sarebbero solo copie, quando qui davanti ho
l’originale. HELLEN: Già a cosa
servirebbe? E poi sa cosa le dico? Adoro il
corteggiamento… GEORGE: Di solito il
corteggiamento ha un solo fine ossia quello di portarsi
a letto una donna. HELLEN: Oppure
cercare di convincerla a firmare un contratto
vantaggioso. Anche questa è un’ipotesi, no?
GEORGE: L’una non escluderebbe l’altra…
HELLEN: Sarei curiosa di sapere quante
clienti sono state catturate dalla sua ragnatela.
GEORGE Quando si finisce a letto non
dipende mai dall’uomo. HELLEN: Ben
detto signor Lindon. GEORGE: Posso
sapere la professione del suo amante? HELLEN:
È benestante, non lavora. GEORGE:
Immagino abbia un domicilio abituale. HELLEN:
Fino a poco tempo fa viveva in albergo, ma lo cambiava
spesso. Ha un suo recapito, ma ci vive la moglie.
GEORGE: Quindi è separato?
HELLEN: Non saprei cosa risponderle, lui non ha
relazioni, le donne le usa. GEORGE:
E lei si è sentita usata? HELLEN: Mi
piaceva giocare… ma poi mi sono sentita uno schifo
quando ho saputo del suo tradimento. Mi capisca… non
avevo paura di perderlo o altro tipo di insicurezze,
semplicemente non credevo che fossi una donna da
tradire. GEORGE: Quindi lei provava
qualcosa, c’era un sentimento tra di voi.
HELLEN: Mi sentivo importante perché mi
riempiva le giornate. GEORGE: Mi
chiedo se è stato più difficile per lei accettare il
tradimento o l’essere stata abbandonata.
HELLEN: Non sono mai stata tradita figuriamoci
abbandonata, ma ripeto non è questo il motivo perché
sono venuta da lei. Vorrei solo sapere se in tutta Los
Angeles esiste una donna che vive, respira e per la
quale sono stata abbandonata… GEORGE:
All’inizio mi diceva che non era una questione di corna…
HELLEN: Infatti non lo è, questa è la
prima volta per me, la gelosia, in caso ci fosse,
riguarda solo l’altra me stessa, così bella ed
affascinante che nessun uomo si sarebbe permesso di
tradire. GEORGE: Pensa agli anni che
passano?
LA DONNA NON RISPONDE. L’UOMO A QUEL
PUNTO SI RIMETTE SEDUTO E FISSA NEGLI OCCHI LA DONNA.
GEORGE: Cara signora Hellen, mi
ascolti… Premesso che non è lui che sta cercando e men
che meno la ragione perché si sia eclissato senza
lasciare traccia, mi pare che lei stia solo cercando di
capire come faccia un uomo, che ha conosciuto
intimamente, a vivere senza di lei. HELLEN:
Perché dice così? GEORGE: Perché da
quanto ho capito, non credo che lei risolva il suo
problema cercando il suo amante o la ragione per cui lo
abbia fatto. Lei non si capacita perché un uomo,
chiunque esso sia, l’abbia trattata come una qualsiasi
altra donna. HELLEN: Quindi?
GEORGE: Ecco vede, lei mi ha posto un
caso in cui non ho elementi sufficienti per mettermi
alle calcagna di un fantasma senza casa e senza lavoro e
che tra l’altro, come mi ha detto pocanzi lei stessa non
vuole cercare. Tra l’altro immagino che se le chiedessi
nome e cognome lei non saprebbe rispondermi. E ultimo,
ma non ultimo, il fatto che lei già conosce il motivo
per il quale il suo amante si è dato alla fuga.
HELLEN: E per quale motivo secondo lei
sarei venuta qui a spifferare la mia vita privata?
GEORGE: Questo dovrebbe dirmelo lei, ma
sa cosa le dico? I rapporti tra amanti sono
meravigliosi, ma peccano di una cosa importante, ossia
che, quando succede l’irreparabile, la parte offesa non
ne può parlare con nessuno. HELLEN:
Sì ok, ma resta il fatto che ho bisogno di sapere…
GEORGE: Mi creda signora Hellen. Lei ha
solo bisogno di parlarne con qualcuno. Secondo me è solo
una questione di autostima da rinvigorire. La sua del
resto è molto alta… HELLEN: Signor
Lindon se avessi avuto bisogno di uno strizzacervelli
non sarei qui. GEORGE: Lo so, è
difficile accettare per una bella donna come lei di
essere stata tradita e abbandonata, ma le assicuro che
in giro ci sono molti uomini che bacerebbero quei suoi
tacchi a spillo anche sporchi di fango.
HELLEN: Lei dice? GEORGE:
Beh io lo farei. HELLEN: Mi
inviterebbe a cena anche se sa che sono una donna che è
stata tradita e che in città c’è una donna più
interessante della sottoscritta? GEORGE:
Non chiederei di meglio. HELLEN: Lei
ha impegni signor Lindon? GEORGE: Ho
solo un gatto a cui rendere conto. HELLEN:
Ah ok, allora mettiamo il caso che io accettassi il suo
invito e che tra noi possa anche nascere una certa
intesa, mi chiedo e se poi anche lei mi abbandonasse?
GEORGE: Può capitare, non c’è nulla di
più effimero di un rapporto d’amore, figuriamoci di una
relazione clandestina senza sentimento, ma se fossi in
lei e dovesse capitare di nuovo, mi guaderei allo
specchio, sarei orgogliosa dei miei tacchi puliti e
scintillanti e penserei al prossimo amante che abbia la
capacità di farmi sentire una regina anche solo per una
notte. HELLEN: Messa così mi sembra
troppo poco… GEORGE: Una notte può
durare una vita, ma l’importante è iniziare senza
pensare a quanto possa durare. Pensi a me che nei letti
sconosciuti, al risveglio la mattina, donne con cui
avevo passato la notte mi prendevano per impostore
accusandomi di essermi nottetempo intrufolato
furtivamente nelle loro case. HELLEN:
E come si sentiva? Cosa faceva? GEORGE:
La prendevo con filosofia, uscivo da quelle case e
passeggiavo con le mani in tasca per le strade di Los
Angeles. Certo non ero felice, ma di certo non entravo
per caso nelle agenzie concorrenti! HELLEN:
Lo sento come un rimprovero. GEORGE:
Mi ascolti signora Hellen, anche se da oggi in poi
dovesse collezionare solo delusioni lei sarà sempre una
bellissima donna e non avrà mai nulla da invidiare alle
altre. HELLEN: Quindi verrebbe a
cena con me anche senza un contratto firmato in mano?
GEORGE: Se quello fosse stato il mio
scopo, ora già sarei sulle tracce del fantasma del suo
ex amante. HELLEN: Mi ha convinta
Signor Lindon, va bene alle otto allo Sparrow, il mio
ristorante italiano preferito? GEORGE:
D’accordo alle otto.
LA DONNA SI ALZA E VA VERSO
L’USCITA. POI SI VOLTA SORRIDENTE. HELLEN:
Grazie Signor Lindon, parlare con lei ha fatto bene alla
mia autostima e vorrei che stasera non ci fossero
sbavature. Posso chiederle che tipo di scarpe
preferisce? GEORGE: Anche quelle che
indossa ora vanno benissimo. Adoro i tacchi a spillo.
HELLEN: Ma sono impolverati…
GEORGE: Appunto!
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Il racconto è frutto di
fantasia. Ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti
è puramente casuale.
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