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MUSICA PASSIONE
STORIA E SIGNIFICATO DELLE CANZONI
Piccolo uomo
La ricerca smisurata del perdono
Mia Martini
1972
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Adamo mi parli di
“Piccolo Uomo”? È uno dei brani fondamentali della discografia di Mia Martini, pubblicato nel 1972 dalla Dischi Ricordi. Fu il suo primo grande successo, scritto da Bruno Lauzi e Michelangelo La Bionda, su musica di Dario Baldan Bembo e Leonardo Ricchi, inizialmente non accreditato. Stiamo parlando di una giovanissima Mia Martini… Siamo nel 1972 quando la cantate, seguendo il suo manager Alberigo Crocetta, lasciò la RCA ed approdò alla concorrente Ricordi che in quegli anni stava cercando di imporre un pop melodico italiano di buona fattura, ma di sicuro impatto commerciale. Baldan Bembo non era d’accordo di affidare il pezzo a Mia Martini vero? A suo parere il brano doveva essere affidato ai Camaleoni, un gruppo già affermato rispetto a Mia Martini che al tempo era una giovane di belle speranze: “Può cantare come la Fitzgerald, ma è poco conosciuta e rischia di bruciare un pezzo che funziona.” Il buon Dario rimase così contrariato che si rifiutò di suonare l’organo Hammond al provino in sala registrazione. Perché mai tutta questa contrarietà? Mimì veniva da un debutto musicale abbastanza problematico. Il suo primo brano "Padre davvero" infatti era stato oggetto di molte critiche e censure, oscurato dalla Rai. Molto probabilmente Baldan Bembo temeva che quel cono d’ombra potesse offuscare il suo pezzo. Ma i fatti lo smentirono… Infatti si dovette ricredere perché dopo l'inspiegabile bocciatura a Un disco per l'estate, il brano venne presentato al Cantagiro e al Festivalbar, dove la cantante calabrese ottenne la sua prima vittoria e un successo clamoroso. Successo dovuto anche alla coppia radiofonica Arbore Boncompagni, che nella loro trasmissione, Alto gradimento, passarono il pezzo molto spesso. Le vendite come andarono? Mimì, con Piccolo uomo, vinse il Disco d’Oro, oltre a rimanere nelle classifiche di vendita per cinque mesi. Il disco raggiunse il terzo posto nella classifica settimanale del 5 agosto 1972 e alla fine dell’anno si classificò al 29esimo posto. Cover? Nel 1973 la cantante incise “Piccolo uomo” in spagnolo col titolo “Pequeno hombre”, in francese, “Tout petit homme”, e in tedesco “Auf der welt”. Vi fu nel 1985 anche una versione di Bruno Lauzi, uno degli autori. Il testo? Venne definito una poesia di alto livello, livello ulteriormente aumentato dalla trascinante interpretazione di Mia Martini. Il testo racconta lo stato d'animo di una donna, emotivamente fragile, sull’orlo della disperazione. Convinta di non poter vivere senza il suo uomo, implora il suo perdono addirittura accollandosi ogni tipo di colpa e mettendosi dalla parte del torto. Una canzone commovente… Direi commovente e triste. La pioggia, i silenzi e le mani fredde simboleggiano il distacco della coppia, ma soprattutto i momenti precedenti ad un addio. Lei nello sconforto via via trasforma la sua disperazione nella paura di rimanere da sola. Allora tenta l’ultima carta e per convincerlo gli dice che al suo posto lei lo avrebbe sì rimproverato, ma poi perdonato superando ogni ostacolo e affrontando ogni problema per ricominciare daccapo e vivere insieme felici: "Avrò sbagliato si lo so, ma insieme a te ci riuscirò e si!!" Al di là del valore del pezzo la critica più intransigente afferma che quelle non sono parole di una donna. In effetti è un testo scritto da uomini ed esprime il modo in cui gli uomini vorrebbero essere visti e considerati dalle donne mettendo in bocca parole che una donna forse non direbbe mai. Insomma un sogno maschile che in quanto sogno non esiste nella realtà specialmente ai giorni nostri. |
L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
FONTI:
https://www.songtell.com/it/mia-martini/piccolo-uomo
https://www.marcoliberti.it/2015/02/piccolo-uomo
https://hitparadeitalia.it/schede/p/piccolo_uomo.htm
https://hermesmagazine.it/article/musica/piccolo-uomo
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