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MUSICA PASSIONE
STORIA E SIGNIFICATO DELLE
CANZONI
Piazza Grande
Lucio Dalla
1972
Adamo mi parli del brano
“Piazza Grande”? È uno dei grandi classici del
repertorio di Lucio Dalla, scritto da Gianfranco
Baldazzi e Sergio Bardotti per il testo e Rosalino
Cellamare e lo stesso Lucio Dalla per la parte musicale.
Fu presentata al Festival di Sanremo del 1972 dove si
classificò all’ottavo posto. In realtà la canzone doveva
essere cantata da Gianni Morandi, ma fu lo stesso Dalla,
contro il volere dei discografici della RCA, a volerla
interpretare sul palcoscenico di Sanremo.
Come
nacque? Ron tempo fa ha dichiarato che la musica era
nata per caso durante un viaggio su una nave che da
Napoli lo portava, assieme a Lucio Dalla, in Sicilia.
Musicalmente? Si tratta di un giro di accordi che
ricorda un po’ il fado portoghese e in effetti c'è una
forte somiglianza con un brano cantato dalla Rodriguez
nel 1968, "Vou Dar de Beber à Dor", non solo nel giro
armonico, ma anche nella melodia e nel fraseggio.
Il testo? Parla delle riflessioni di un bohémien
in cerca d'amore non solo da ricevere, ma anche da
donare: “A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io… A
modo mio avrei bisogno di sognare anch’io”. Trascorre la
sua vita per strada e ruba con gli occhi ciò che di
bello il mondo può da offrirgli e nonostante il disagio
per la sua condizione non rinuncerebbe mai alla propria
libertà: “Ma la mia vita non la cambierò mai mai… A modo
mio quel che sono l’ho voluto io”.
Praticamente
un clochard seduto su panchina in Piazza Grande… La
piazza secondo alcuni è Piazza Maggiore a Bologna,
secondo altri Piazza Cavour. Sergio Bardotti, paroliere
della canzone, ha smentito tutti affermando che Piazza
Grande è un nome comune del nord e quindi rappresenta un
luogo generico d'incontro, un posto che appartiene a
tutti, anche ai vagabondi.
Come andò il festival
di Sanremo di quell’anno? Vinse Nicola Di Bari con “I
giorni dell'arcobaleno” alla sua seconda affermazione
consecutiva nella manifestazione, anche se la sua
canzone ebbe qualche intoppo con la censura in quanto
ritenuta troppo esplicita nella descrizione della "prima
volta" di un'adolescente. Di Bari fu costretto a
modificare il testo della canzone poi rivelatasi
vincitrice. al secondo posto Peppino Gagliardi con “Come
le viole”, al terzo Nada con “Il re di denari” Da citare
il debutto di Morandi che arrivò quarto con “Vado a
lavorare”, l’esordiente Marcella Bella con il brano
“Montagne verdi” che si classificò al settimo posto e
Ivano Fossati con i Delirium con la canzone “Jesahel”
divenuta in seguito un manifesto della cultura hippie).
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L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Grande_(brano_musicale)
https://italian-traditions.com/it/lucio-dalla-canzone-piazza-grande-bologna/
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