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MUSICA PASSIONE
STORIA E SIGNIFICATO DELLE
CANZONI
I giorni dell'arcobaleno
La prima volta a tredici anni
Nicola di Bari
1972
Adamo mi parli del brano “I
giorni dell'arcobaleno”? È una canzone di Nicola di
Bari, scritta da Dalmazio Masini per il testo, da Piero
Pintucci e lo stesso Di Bari per la musica ed arrangiato
da Pintucci. Fu presentata al Festival di Sanremo 1972.
Sempre nello stesso anno partecipò per l'Italia
all'Eurovision Song Contest di Edimburgo piazzandosi al
sesto posto.
Ebbe successo vero? Altroché si
classificò al primo posto precedendo “Come le viole”
cantata da Peppino Gagliardi e “Il re di denari”
interpretata da Nada. Per Nicola di Bari si trattò del
secondo successo consecutivo al Festival, dopo la
vittoria dell'anno precedente con il brano “Il cuore è
uno zingaro” in doppia esecuzione con la stessa Nada. Il
45 si piazzò al 27esimo posto nella classifica delle
vendite annuali.
La canzone ebbe problemi di
censura… A Sanremo ebbe qualche intoppo con la
censura in quanto ritenuta troppo esplicita nella
descrizione della "prima volta" di un'adolescente. Di
Bari fu costretto a modificare il testo della canzone
poi rivelatasi vincitrice.
Qual era il passaggio
incriminato? Veramente più di uno. Il verso “Vivi la
vita da donna importante/Perché a tredici anni hai già
avuto un amante” fu pesantemente contestato tanto che
l’autore fu costretto a cambiare l’età della ragazzina a
16. Mentre il verso: “giacesti bambina” diventò “tu eri
bambina”. Il primo verso restò censurato anche nella
versione che Di Bari portò in concorso ad Eurovision,
mentre l’altro tornò nella versione originale.
Cover? Nel 1994 Délcio Tavares registrò una cover in
portoghese del brano per il mercato brasiliano. Quattro
anni dopo Frank Michael fece una versione francese dal
titolo “Le temps qu'il nous reste”. Lo stesso di Bari
cantò una versione in spagnolo: “Los Dias del Arco
Iris”.
Come andò il festival di Sanremo di
quell’anno? Oltre ai vincitori da citare il debutto
di Morandi che arrivò quarto con “Vado a lavorare”,
l’esordiente Marcella Bella con il brano “Montagne
verdi” che si classificò al settimo posto e Ivano
Fossati con i Delirium con la canzone “Jesahel” divenuta
in seguito un manifesto della cultura hippie.
Chi
era Nicola di Bari? La prima notorietà nacque proprio
a Sanremo nel 1965 con "Amici miei" in coppia con Gene
Pitney. Arrivò al secondo posto dopo Bobby Solo che
cantava "Se piangi, se ridi". Ma il vero successo arrivò
cinque anni dopo sempre a Sanremo con “La prima cosa
bella» in doppia esecuzione con I Ricchi e Poveri.
Canzone scritta insieme a Mogol e dedicata alla
primogenita Ketty. In realtà la canzone avrebbe dovuto
essere cantata da Gianni Morandi, ma il bolognese
rinunciò poco prima del festival e la RCA sceglie il
cantautore foggiano, da affiancare ai Ricchi e Poveri.
La canzone si classificò al secondo posto. Tieni conto
che in quell’edizione furono presentati pezzi come Chi
non lavora non fa l'amore di Celentano che vinse. Al
terzo posto Sergio Endrigo e Iva Zanicchi con L'arca di
Noè, al quarto posto da Eternità dei Camaleonti e
Ornella Vanoni e al quinto da un'altra canzone storica,
La spada nel cuore, scritta da Mogol e Carlo Donida per
Patty Pravo e Little Tony. Dopo qualche mese Di Bari
uscì con Vagabondo.
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L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Grande_(brano_musicale)
https://italian-traditions.com/it/lucio-dalla-canzone-piazza-grande-bologna/
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