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MUSICA PASSIONE
Canzoni col nome Laura
LAURA
Laura viene
dal latino Laurus, pianta sacra al dio Apollo, che per amore
trasformò la ninfa Dafne in alloro. Il nome latino Laurea si affermò
in epoca imperiale rafforzandosi poi nel Medioevo. La grande
diffusione in Italia è dovuta alla Laura cantata da Francesco
Petrarca nel suo Canzoniere. Il nome è ampiamente popolare in tutta
la penisola tanto da risultare al 14º posto per diffusione nel XX
secolo e in leggero declino nei primi anni del XXI secolo (nel 2004
risultava al 28º posto per popolarità). Negli Stati Uniti è stato
fra i dieci nomi femminili più usati fra il 1963 e il 1979. .
Tra le canzoni più famose che
utilizzano il nome Laura vi è senz’altro il brano di Nek,
“Laura non c’è”. Singolo pubblicato da Filippo Neviani nel
1997 e presentato al Festival di Sanremo dove arrivò al
settimo posto, per poi esplodere quasi come un tormentone
nel periodo successivo vendendo in totale oltre un milione
di copie in tutta Europa. Si tratta di una storia d’amore
anzi di una storia finita, lui cerca di sostituirla con
un’altra donna, ma non è la stessa cosa. Lui con il pensiero
ad andare sempre al suo vecchio grande amore perché Laura è
Laura! “Laura non c'è , è andata via. Laura non è più cosa
mia e te che sei qua e mi chiedi perché, l'amo se niente più
mi dà, mi manca da spezzare il fiato, fa male e non lo sa,
che non mi è mai passata, Laura non c'è capisco che è
stupido cercarla in te…”
Nel 1975 Roberto Vecchioni
compose “Canzone per Laura” raccontando la storia di una
donna che, delusa dall’amore, ha perso la fede e la fiducia
nel mondo: “Al primo amore si fermò scese dalla filovia e
allora il mondo gli sembrò una drogheria, una drogheria… Va
da sé che Laura non crede, non crede più…” Priva di
qualsiasi emozione osserva distaccata e distante ciò che la
circonda, comprese le grandi figure storiche che un tempo
avevano il potere di influenzare le persone, ma nonostante
il suo scetticismo chiude gli occhi e sogna trovando
conforto nella speranza e nella fiducia in se stessa.
Nel 2013 Simone Cristicchi inserisce nella sua raccolta
“Album di famiglia” la canzone “Laura” dedicata a Laura
Antonelli, l’attrice italiana, sex symbol degli anni
settanta, ennesima vittima della gogna mediatica. Prima
incensata e lodata poi buttata nel dimenticatoio e lasciata
sola con se stessa. L'intenzione di Cristicchi, è stata
quella di far sentire l’attrice meno sola: “Cara Laura,
questa sera, vorrei darti una carezza, ma mi batte forte il
cuore, se ripenso alla bellezza, che fermava gli orologi,
congelava ogni secondo, che davanti alla tua grazia, si
inchinava tutto il mondo… Le tue curve così dolci date in
pasto alla gente, il tuo corpo da vendere al migliore
offerente, circondata da fantasmi e da miseri pidocchi, eri
carne da pellicola da masticare con gli occhi…”
La
“Laura” di Bobby Solo scritta nel 1995 parla di un uomo
innamorato delle donne così romantico da considerarle a
tutti gli effetti delle Dee come Laura appunto che se ne era
andata via come le altre non credendo al suo infinito amore:
“Le donne sono degli dei ma confessartelo è dura però. Forse
un romantico sarò, ma questo non lo negherò. Tu sarai sempre
un traguardo per me…”
Il cantante Michele nel 1967
canta “Dite a Laura che l'amo”. Una cover di "Tell Laura i
love her" portata al successo nel 1960 da Ray Peterson e poi
ripresa da Ricky Valance. La cover italiana era fedele sia
al testo che al significato del brano e parla di un cantante
Tony che non ha mai dimenticato la sua Laura. Le aveva
dedicato una canzone che ripeteva ad ogni suo spettacolo:
“Dite a Laura che l’amo.” Poi però “Una notte correndo da
lei ad una curva il destino lo fermò e quando lo trovarono
lui mormorò fino all'ultimo così: Dite a Laura che l'amo,
non le dite che soffro, stasera tarderò, ma appena potrò
ritornerò…”
La Laura di Vasco Rossi del 1998 aspetta
un figlio per Natale, un figlio per errore però lei dice che
si chiama "amore"… Il brano è dedicato al grande amore della
vita di Vasco, Laura Schmidt, sua compagna da sempre, Laura
è la madre dell'ultimo suo figlio Luca, nato nel 1991.
Nel 1992 Pino Daniele è autore per Fabio Concato per il
quale scrive il testo di "Canzone Di Laura" su musica dello
stesso Concato. È una canzone d'amore che parla di una
storia d'amore finita, ma che lascia un ricordo indelebile
nella mente e nel cuore dell'autore. La canzone è un invito
a non dimenticare mai l'amore che si è vissuto, anche se non
è più presente nella vita di tutti i giorni.
Tra le
tante canzoni dedicate a Laura in questa rassegna non poteva
di certo mancare: “Lauretta mia” di Enrico Musiani, la
canzone dei matrimoni per eccellenza presente in numerose
versioni tra cui Gigione, Enzo Parise e Romeo Livieri.
L’anno di produzione è incerto, ma di sicuro non dopo il
1980 e parla dell’emozione di un padre al matrimonio di
Lauretta sua figlia.
Chiudiamo con il sonetto
composto tra 1339 e 1347 dal Petrarca che rievoca a distanza
di anni il primo incontro con Laura, avvenuto nella chiesa
di S. Chiara ad Avignone. Lui, colpito dalla sua folgorante
bellezza, si innamora immediatamente di lei, anche se ora, a
causa dell'età, quella bellezza comincia a sfiorire sul
volto della donna. Nonostante questo, il poeta continua ad
amarla come il primo giorno e a soffrire le pene di questo
amore infelice in quanto non corrisposto. La novità del
componimento è la stessa Laura, invecchiata come tutte le
donne terrene, e perciò assai lontana dall'idealizzazione
religiosa della donna angelo del Dolce Stilnovo:
“Erano i capei d’oro a l’aura sparsi che ’n mille dolci
nodi gli avolgea, e ’l vago lume oltra misura ardea di
quei begli occhi, ch’or ne son sì scarsi; e ’l viso di
pietosi color’ farsi, non so se vero o falso, mi parea:
i’ che l’esca amorosa al petto avea, qual meraviglia se
di sùbito arsi? Non era l’andar suo cosa mortale, ma
d’angelica forma; e le parole sonavan altro, che pur voce
humana. Uno spirto celeste, un vivo sole fu quel ch’i'
vidi: e se non fosse or tale, piagha per allentar d’arco
non sana.”
Seguono: Laura Scissor Sisters
Laura degli specchi Eugenio Finardi Think of Laura
Cristopher Cross Modà A laura
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L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
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