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MUSICAPASSIONE
 
 
 
1980

L'Aria del Sabato Sera
Loretta Goggi
L’atmosfera frizzantina e ingannatrice che si insinua subdola tra due ex amanti il sabato sera

 


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Adamo mi parli del brano "L'aria del sabato sera"?
È una canzone interpretata da Loretta Goggi, il singolo su disco 45 giri con etichetta WEA Italiana fu pubblicato nel 1979 e presentava sul lato B il brano “Dispari”. Fu utilizzato come sigla finale della prima edizione del programma televisivo di Rai 1 Fantastico, condotto dalla stessa Goggi insieme a Beppe Grillo ed Heather Parisi.

Chi sono gli autori?
Il pezzo è stato scritto da:
Totò Savio, Giorgio Calabrese, Tony De Vita, Totò Savio e Alberto Testa.

Ebbe successo?
Raggiunse il secondo posto nella classifica dei singoli, ottenendo il disco d'oro per aver venduto oltre il milione di copie. Alla fine dell’anno risultò diciassettesima nella Top Annuale Singoli del 1980. Dietro a 45 giri mitici come "Video killed the radio star" dei The Buggles; "Luna" di Gianni Togni; "Amico" di Renato Zero; "Non so che darei" di Alan Sorrenti ecc.

Insomma un ottimo successo…
Direi di sì anche perché si aggiudicò il Telegatto come miglior sigla TV. Il 45 giri fu distribuito anche nel mercato francese, con copertina differente ma mantenendo i due brani con testo italiano.

Di che parla il testo?
All’apparenza un testo leggero che parla dell’atmosfera frizzantina e ingannatrice che si insinua subdola tra due ex amanti il sabato sera: “Avevo chiuso però. Non saprò dirti di no. Comincerà che non voglio e dopo mi spoglio.”

Perché ingannatrice?
Perché alla protagonista basteranno due fiori per cedere di nuovo alla passione lasciando che tra loro tutto ritorni come prima e la colpa principale sarà “L’aria ruffiana e leggera del sabato sera…”

La donna confessa candidamente che le succede ogni sabato…
Siamo nel 1980, in piena rivoluzione femminile e da questo testo viene fuori tutto il bisogno della donna di conquistare i suoi spazi, la cui condizione non è più relegata al ruolo di madre e moglie, ma autonomamente rivendica la propria dose di trasgressione e di libertà anche quella del risveglio ormonale del sabato sera.







Sabato, sabato, sabato
L'aria del sabato sera ritorna leggera da me
Un'aria un po' disonesta mi riempie la testa di te
Avevo chiuso però
Non saprò dirti di no
Comincerà che non voglio e dopo mi spoglio
Mi basteranno due fiori, rinuncio a andar fuori, ah, ah
E lascerò che fra noi
Tutto ritorni com'era
Aria ruffiana e leggera del sabato sera
Sabato, mi succede ogni sabato
Che mi accorgo che è sabato
Perché sento nell'aria la voglia di te
E ancora un sabato da non perdere
Sabato come un ultimo sabato
Per rivivere la prima volta con te
L'aria del sabato sera riporta leggera da me
Quella follia passeggera e un po' di maniera per te
E finirà che tra noi
Tutto ritorna com'era
Aria ruffiana e leggera del sabato sera
Da me
Per te
E torna l'aria leggera del sabato sera
Sabato, mi succede ogni sabato
Che mi accorgo che è sabato
Perché sento nell'aria la voglia di te
E ancora, un sabato da non perdere
Sabato come un ultimo sabato
Per rivivere la prima volta con te
Come ogni sabato sera con te


Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore.
LiberaEva ha lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.






ARTICOLO A CURA DI ADAMO BENCIVENGA
FOTO GOOGLE IMAGE
FONTI















 
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