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Argentina, bruciate vive perché lesbiche Sono le 6 del mattino e nel quartiere di Barracas, periferia di Buenos Aires, è ancora buio. Nell’albergo fatiscente, un uomo con una bottiglia piena di benzina accende lo stoppino, apre la porta della stanza 14 dove dentro dormono quattro donne e lancia la molotov all’interno. Le fiamme avvolgono subito i letti. Le due coppie avevano trovato in quella piccola pensione familiare il loro rifugio. Sono lesbiche dichiarate ed erano stanche di essere inseguite, insultate... Tre di loro muoiono, la quarta sopravvissuta è in gravi condizioni. Non vi sono dubbi sulla natura dolosa dell’incendio: sul posto, i vigili del fuoco hanno rinvenuto stracci imbevuti di liquido infiammabile. Per la Federación Argentina LGBT si tratta di uno dei crimini d’odio più aberranti degli ultimi anni e nella fattispecie di omofobia. Il principale sospettato è un vicino di stanza con cui le quattro donne avevano avuto frequenti discussioni. Lui ha cercato di togliersi la vita con una sega prima di essere arrestato, ma non ci è riuscito. |
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FONTI
LiberaEva Magazine
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