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MUSICA PASSIONE
STORIA E SIGNIFICATO DELLE
CANZONI
Ragazze dell'Est
"Io le ho viste nelle sere
quando son chiuse le fabbriche e le vie. Sulle labbra vaghi sorrisi
di attesa e chissà che. Scrivere sui vetri ghiacciati le loro
fantasie. Povere belle donne innamorate d'amore e della vita..."
Claudio Baglioni
1981
Adamo mi parli del brano
“Ragazze dell’est”? È una canzone di Claudio Baglioni
pubblicata nel 1981 e inserita nell’album “Strada
facendo”, nono album in studio del cantautore romano. Il
disco è stato registrato in Inghilterra, prodotto da
Geoff Westley, ex pianista dei Bee Gees, che ha curato
gli arrangiamenti.
Ebbe successo? Altroché!
L’album, con etichetta CBS, trainato da questa ed altre
stupende canzoni tipo: “Via”, “I vecchi” e la stessa
“Strada facendo”, ha venduto oltre un milione di copie
solo in Italia ed è rimasto al primo posto delle
classifiche delle vendite per ben 16 settimane. Alla
fine dell’anno si classificò al secondo posto degli
album più venduti superato solo dal mitico “Making
movies” dei Dire Straits.
Parliamo del pezzo:
“Ragazze dell’est”? Il brano racconta la vita di una
terra lontana non solo geograficamente, ma soprattutto
diversa socialmente, culturalmente e distante da noi
anni luce. Baglioni la descrive concentrandosi sulla
realtà delle ragazze che vivevano in quei paesi chiamati
al tempo del socialismo reale, restituendoci una
fotografia di una società dove il quotidiano sembra
piatto ed incolore. Insomma con un linguaggio poetico,
intimistico ed estremamente delicato ci racconta un
mondo grigio dove tutto sembra scontato e regolato,
mettendo a fuoco quelle ragazze con i loro vestiti
consumati, le camicette a fiori ordinarie, ma sempre
dignitose che aspettano chissà quale primavera.
Come inizia il brano? Baglioni inizia il suo pezzo
immergendoci subito in quella realtà: “Nei mattini
pallidi appena imburrati di foschia” e continuando con
una descrizione per immagini, ossia: “Fredde ed
assonnate alla fermata degli autobus, coi capelli di
sabbia raccolti nei foulard, far la fila con impazienza
davanti ai gelatai, negli alberghi dove si balla gridare
l’allegria, bere birra e chiudere di fuori la solita
neve e la realtà, e ballare alcune tra loro e ballare e
poi ballare…”
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L'articolo è stato realizzato da
Adamo Bencivenga
grazie a
https://www.doremifasol.org/news/2022/12/07/claudio-baglioni-
dalle-ragazze-dellest-alle-ragazze-iraniane
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