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INTERVISTA IMPOSSIBILE
 
 
Volumnia Citeride Licoride
La ballerina dell'Antica Roma
Da schiava era divenuta mima e ballerina col nome d'arte di Citeride. Bella e infedele fu amata da Marco Antonio e fu una delle attrici più desiderate dell’Urbe
(Roma, 70 a.C. – dopo il 43 a.C.)



 


Madame lei è famosa per essere stata un’attrice, mima e ballerina ai tempi dell’Antica Roma…
Sono nata come schiava nel 70 a.C. e il mio nome era Volumnia Citeride, perché ero la liberta di Publio Volumnio Eutrapelo, un uomo molto ricco, amico di Marco Antonio.

Dicono che Publio Volumnio fosse ben inserito nel mondo dello spettacolo…
Possedeva una scuola di recitazione per spettacoli teatrali e sotto la protezione di Marco Antonio organizzava esibizioni senza veli nelle ville dei potenti e dei politici romani del I secolo a.C.

In quelle esibizioni si faceva chiamare col nome d'arte di Citeride, perché?
Era riferito a Citera, l’isola dove era nata Venere, e durante gli spettacoli mi esibivo come mima cantando e danzando secondo l'uso della “Nudatio mimarum” e offrendo gratuitamente prestazioni particolari, dovute a titolo di opera per il mio ex padrone e i suoi potenti amici.

Quindi non si dedicava solo al ballo…
Le Mimae al tempo avevano il ruolo ambiguo di attrici e prostitute e nelle loro esibizioni, essendo schiave, univano danza, recitazione, canto dai contenuti licenziosi ed altro…

Dicono che crescendo divenne una vera e propria maestra nell’arte della seduzione…
Conquistai insieme alla fama la mia libertà, ma conservai un debito di riconoscenza nei confronti del mio vecchio padrone Publio Volumnio dal quale avevo preso il nome gentilizio. Quindi intrattenevo i suoi ospiti e grazie alle mie doti e alle capacità artistiche mi affermai non come semplice meretrice, ma come una cortigiana particolarmente richiesta da uomini potenti.

Ebbe molte relazioni vero?
I miei ammiratori erano soprattutto uomini politici come Marco Antonio e Marco Giunio Bruto, ma anche poeti come Cornelio Gallo.

Dicono che fosse una donna sensuale, bellissima, di grande fascino ma anche infedele…
Avevo molti corteggiatori e lo stesso Marco Antonio si innamorò di me al punto che, nonostante la mia condizione di schiava, mi trattò come una moglie e mi fece dono di fertili terreni in Campania.

La vostra relazione destò scandalo…
Marco Antonio, nonostante fosse sposato, non faceva nulla per nascondersi, anzi mi portava in lettiga per le strade di Roma e in varie occasioni ufficiali sostituii sua moglie da vera e onesta matrona romana. Nel 46 a.C. però, probabilmente su pressione di Cesare e per dare un’immagine più sobria di sé non esitò a interrompere la relazione e a lasciarmi.

Divenne così molto famosa nella Roma di fine repubblica tanto che fu citata varie volte da Cicerone…
Vero, fui oggetto di animate critiche da parte di Cicerone nelle sue Filippiche, ma in realtà erano orazioni pronunciate contro Marco Antonio; suo avversario politico. Insomma Cicerone per colpire il suo nemico mi dava pubblicamente della mantenuta.

Nel 43 a.C. iniziò una nuova relazione col poeta Cornelio Gallo…
Durò due anni dal 43 al 41 a.C. Lui innamoratissimo mi idealizzò al punto che divenni la protagonista delle sue poesie d'amore col nome di Licoride.

Nonostante fosse la sua musa ispiratrice lei lo abbandonò…
Mi innamorai di ufficiale dell'esercito romano, fedelissimo di Cesare e nemico di Ottaviano e con lui fuggii nelle province a nord dei territori romani.

Il destino di Citeride è sconosciuto in quanto la bella ballerina non è menzionata in nessuna fonte dopo la sua fuga da Roma









L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
GRAZIE A:
https://tribunus.it/2021/05/21/originearbuscola-
citeride-le-attrici-piu-desiderate-dellurbe/
https://culturificio.org/citeride-uneleganza-proibita/











 
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