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MUSICA PASSIONE
Canzoni dedicate a
FRANCESCA
Il nome
Francesca deriva dal latino medievale Francisca, che indicava
l'appartenenza al popolo dei Franchi. Fino a qualche anno fa
Francesca era uno dei nomi più popolari in Italia. Nel 1999
addirittura si collocava al sesto posto della classifica con un
valore assoluto di più di 7.000 “Francesche” l’anno. Oggi ha perso
un po' di smalto, secondo dati ISTAT sui nomi più diffusi, in Italia
nel 2020 sono state chiamate Francesca 1470 bambine
Inevitabilmente il nome
Francesca ci riporta alla storia dei due famosi cognati ed
amanti Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, ossia due
figure entrate a far parte dell'immaginario popolare
sentimentale. A loro è dedicata buona parte del V canto
dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. Nella
Commedia, i due giovani raffigurano le anime condannate alla
pena dell'inferno nel II cerchio dei lussuriosi.
Relativamente al panorama musicale italiano, non possiamo
citare come primo brano la Francesca di Lucio Battisti. “Non
è Francesca” è una canzone del 1967 scritta da Mogol e
Battisti. Il brano fu pubblicato come lato B della canzone
sanremese “Un’avventura” diventando un classico della musica
italiana e raggiungendo la 15esima posizione alla hit
parade. Il testo in forma di monologo ha come protagonista
un uomo a cui viene riferito che la sua compagna Francesca
lo tradisce; lui però, nonostante gli indizi gravi e
concordanti, si ostina a non volerlo credere anche di fronte
all'evidenza giurando sulla fedeltà di Francesca e nella
speranza che sia tutto un malinteso: “Ti stai sbagliando chi
hai visto non è, non è Francesca”, convinto che lei viva
nella sua ombra, “lei è sempre a casa che aspetta me, non è
Francesca”.
Franziska di Fabrizio De André,
pubblicata nel 1981, è la donna di un bandito che si è dato
alla macchia. Lei vive nel terrore, tra difficoltà
sentimentali e umane, ai balli nessuno la può invitare e
tanto meno stringere, per strada nessuno può avvicinarla. Il
testo è tratto dalla storia personale di De André, infatti
durante il suo sequestro un bandito gli raccontò la storia
di questa donna costretta alla clausura per la gelosia del
fidanzato ed alla solitudine per la sua latitanza. D'altra
parte il suo compagno non se la passava meglio, dovendo
rimanere sempre lontano dalla propria amata.
Da
citare anche Francesca (Con i miei fiori) di Anna Oxa del
1985 pubblicata nell’album Oxa. Il testo parla di due
persone sicuramente due ex che hanno convissuto e che si
rincontrano per caso. Lei gli dice che non è cambiato, lui
le propone un whisky a casa, ma lei sa che in quella casa
ora ci abita Francesca: “Francesca dentro casa mia.
Francesca nelle mie coperte. Francesca che non va più via.
Francesca che si diverte. Francesca nella vita mia.
Francesca che non va più fuori. Francesca con la roba mia.
Francesca con i miei fiori.”
"Sta arrivando
Francesca" pubblicata nel 1971 nell’album "Un mondo di
donne" è un pezzo di Gianni Morandi scritto da Franco
Migliacci e Claudio Mattone. Lui è innamorato di Francesca
dalla pelle di pesca, tanto che gli si secca la bocca e gli
si piegano le gambe quando la vede. Lei corre nelle sue vene
e calpesta il suo cuore, e nonostante sia deciso a
conquistarla, "Francesca non lo ama, non lo fila per
niente", ed allora non gli rimane che abbandonarsi al sogno
immaginandola vestita di bianco, davanti alla chiesa….
La “Francy” di Paola e Chiara pubblicata nel 1997
nell’album “Ci Chiamano Bambine” è un inno a non cambiare,
ad essere sempre se stesse, celebrando il proprio essere, la
propria bellezza di donna e rifiutando di conformarsi alle
aspettative della società. Il pezzo incoraggia Francy a
perseverare nei suoi sogni e a valorizzare le sue qualità
uniche, trovando così la propria realizzazione senza cedere
alle lusinghe di un amore maledetto: Francy non tagliare I
tuoi capelli. Sei piu' bella. Dai lo sai. Sei una donna e lo
sai. Che paura fa. Quell'amore maledetto. Che arriva e se ne
va…”
Mirkoeilcane in “Francesca e basta” del 2021,
affronta i temi della delusione d’amore, della routine di
coppia, delle mezze bugie e delle incomprensioni che
inevitabilmente affiorano nella relazione, tentando così di
scandagliare, dal suo punto di vista, la varietà e la
complessità dell’universo femminile.
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L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
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