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FASCINO E SEDUZIONE
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STORIA
DELL'AUTOREGGENTE
Il potere della seduzione
L'accessorio perfetto per aggiungere un tocco di glamour al
guardaroba.
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La sua antenata è la
calza di nylon che terminava con un elastico senza la balza
ornata in pizzo ed è proprio questa la chiave della nuova
seduzione associata alla femminilità e alla voglia di
stupire nei momenti intimi...
Le autoreggenti
nascono alla fine degli anni ’80 e precisamente nel 1987
quando vengono lanciate sul mercato al posto delle calze con
la fascia elastica. L’innovazione rispetto alla calza
tradizionale sta proprio nella fascia, chiamata balza, che
diventa siliconata e permette alla calza di non scendere e
stare su da sola. Aderisce perfettamente alla gamba
donando alla donna un senso di sicurezza mentre cammina e
soprattutto è possibile indossarla con qualsiasi look
risultando allo stesso modo elegante e casual.
Pian
piano il nuovo accessorio diventa il preferito dalle donne
sia per la comodità, rispetto al vecchio reggicalze, che per
l’aspetto seducente, rispetto a un normale collant. Ciò che
le ha rese protagoniste del guardaroba femminile grazie al
loro equilibrio tra praticità, sensualità ed eleganza.
Ne esistono tipologie diverse che consentono di
scegliere colori, fantasia e il livello di velatura e vanno
dai modelli più semplici a quelli con balze alte più
sensuali e decorate in pizzo o raso. Per un tocco di
trasgressione in più si può optare per i modelli con la riga
dietro o a rete, ma quelle più sensuali ed adatte a serate
particolari rimangono senza dubbio le autoreggenti
impreziosite da dettagli ricamati. Oltre alla variante in
nylon esistono autoreggenti in cotone, per poter creare un
look più sbarazzino.
La differenza con le parigine
sta nel fatto che queste ultime, essendo più corte, lasciano
le gambe scoperte e quindi mostrano lo stacco tra la calza e
la pelle; le autoreggenti, invece, per non apparire volgari,
vanno portate con la balza sempre coperta da abiti o gonne
di media lunghezza. .
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GUARDA LA
PHOTO GALLERY
L'articolo è a cura di Adamo Bencivenga
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